I militari hanno segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria, quali assuntori, due soggetti italiani, trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana.
Gli indagati alimentavano due discariche abusive, sversando rifiuti di vario tipo, anche pericolosi.
Partono oggi a Cosenza una serie di iniziative dedicate in questi giorni alla figura dello studioso Nuccio Ordine, il grande saggista calabrese scomparso improvvisamente quasi un anno fa, docente di Letteratura italiana all’Unical e visiting professor nelle più prestigiose università del mondo.
Una rassegna di letteratura, una grande mostra di pittura, una performance del coro musicale, un incontro sul benessere e lo stato fisico delle persone anziane, e una festa finale per riaffermare il ruolo di una Università di grande tradizione come questa di Cosenza.
Gli arresti sono collegati a un caso di lupara bianca e a tre omicidi commessi nell'ambito della guerra tra le 'ndrine Mancuso, Patania, Tripodi e Piscopisani.
L'accoltellamento è avvenuto durante una lite per futili motivi. Il ferito non è in pericolo di vita.
Non poteva andare meglio di così. Il Primo Maggio che il Presidente Mattarella è venuto a festeggiare ieri in Calabria è stato un Primo Maggio davvero molto speciale.
Prevista la presenza di oltre 220 autori, editori, giornalisti e rappresentanti delle Istituzioni.
La notizia è destinata a fare il giro dei grandi circuiti culturali di mezza Europa, soprattutto perché riguarda una regione come la Calabria, ancora molto lontana dai grandi sistemi di Intelligenza Artificiale.
Il Presidente della Repubblica torna martedì in Calabria per anticipare di fatto quella che sarà la Festa del Primo Maggio, e questa volta Sergio Mattarella viene a visitare due realtà industriali diverse, ma che oggi sono il fiore all’occhiello della grande industria italiana.
"Ringrazio il capo dello Stato per aver pensato a me. Sono davvero sorpreso e felice. Al Presidente Mattarella vorrei solo dire di non dimenticare i giovani calabresi come me”.
Tre anni senza Antonio Catricalà, uno dei più illustri grand Commis della storia della Repubblica, uno dei giuristi italiani che ha insegnato il rigore morale e la passione civile a intere generazioni di politici e uomini di Governo.