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Cospito, Nordio: "Il 41 bis non è stato mai messo in discussione"
"La possibilità di mutare la normativa del 41 bis è inesistente e lo è ancora di più se dovessimo collegare questo mutamento alle situazioni di disordine nei confronti dello Stato".
(Prima Pagina News)
Mercoledì 01 Febbraio 2023
Roma - 01 feb 2023 (Prima Pagina News)
"La possibilità di mutare la normativa del 41 bis è inesistente e lo è ancora di più se dovessimo collegare questo mutamento alle situazioni di disordine nei confronti dello Stato".
“Non abbiamo messo in discussione la necessità di mantenere l’istituto del 41 bis, che costituisce un elemento normativo non trattabile”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante l'informativa urgente alla Camera dei Deputati in merito alla vicenda legata all'anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame al carcere di Sassari da oltre cento giorni.

“La possibilità di mutare la normativa del 41 bis è inesistente e lo è ancora di più se dovessimo collegare questo mutamento alle situazioni di disordine nei confronti dello Stato, come gli attentati e gli atti vandalici, che sono in progressione, da parte degli anarco-insurrezionalisti e di altre formazioni che si stanno compattando con queste", ha continuato.

Il regime di detenzione speciale per Cospito è scattato dopo l'accertamento “di evidenze” che hanno mostrato come Cospito “fosse perfettamente nella condizione di collegarsi con l’esterno, anche in costanza di detenzione, inviando documenti di esortazione alla prosecuzione della lotta armata di natura anarchica”, ha aggiunto il Guardasigilli.

“Abbiamo avuto un’indicazione della Asl di Sassari che definiva la situazione sanitaria accettabile con discrete condizioni ma, essendo venuto meno un parametro elettrolitico, per tutela massima del detenuto, abbiamo ritenuto di trasferirlo ed ora è sotto strettissimo monitoraggio sanitario”, ha continuato.

Cospito, ha proseguito Nordio, si trova in una posizione giuridica che “è estremamente complessa”, perché “coinvolge una serie di aspetti sostanziali e procedurali che sono estremamente articolati”.

“Il detenuto è stato trasferito in una struttura di massima sicurezza, mantenendo il 41 bis, ma anche di massima tutela”, ha evidenziato il Guardasigilli.

“Non esiste un 41 bis di serie A o di serie B. Si può discutere se sia una norma da rivedere o mantenere, a chi applicarlo, ma una cosa è certa: una volta approvata una legge, questa è uguale per tutti”, ha proseguito Nordio. “L'attenzione che poniamo alla salute del detenuto, sia esso anarchico o camorrista, è la medesima”.

Il procuratore generale di Torino, ha detto ancora Nordio, ha reso noto che non potrà inviare entro oggi il proprio parere sulla revoca del 41 bis per Cospito e “lo invierà domani”. “Abbiamo acquisito il parere della direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo ma preferirei per deferenza verso il magistrato di Torino riassumere i pareri in maniera congiunta”, ha evidenziato, aggiungendo che per ora non è in grado “di rispondere a questo complessivo parere: attendiamo il parere del procuratore generale di Torino”.

“Tutti gli atti riferibili ai detenuti in regime di 41 bis sono per loro natura sensibili. Ragion per cui, ai fini della loro ostensione, occorre una preventiva verifica e una valutazione del loro contenuto”, ha aggiunto.

In merito a quanto detto da Donzelli, Nordio ha ricordato l'indagine avviata dalla Procura di Roma “per i reati di divulgazione e utilizzazione del segreto d’ufficio. Questa notizia rappresenta un elemento di novità per cui, per il doveroso rispetto del lavoro degli inquirenti, non possiamo non tenere conto”. “Ho chiesto al mio capo di gabinetto di ricostruire quanto accaduto”, ha continuato. A queste parole ha fatto seguito un boato dell'opposizione, che attendeva un chiarimento.

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