Difesa: L'EI si esercita con l'artiglieria pesante

Si è conclusa nei giorni scorsi la “Deep Fire 1/2025”, che ha visto in prima linea le Batterie Lanciarazzi del Reggimento Superga, impegnate in attività operative ad elevata complessità che ha confermato il ruolo centrale della componente di fuoco a lunga gittata nella condotta di operazioni di guerra e multidominio (Foto: EI)

di Renato Narciso
Sabato 12 Luglio 2025
Torino - 12 lug 2025 (Prima Pagina News)

Si è conclusa nei giorni scorsi la “Deep Fire 1/2025”, che ha visto in prima linea le Batterie Lanciarazzi del Reggimento Superga, impegnate in attività operative ad elevata complessità che ha confermato il ruolo centrale della componente di fuoco a lunga gittata nella condotta di operazioni di guerra e multidominio (Foto: EI)

Si è conclusa nei giorni scorsi la “Deep Fire 1/2025”, esercitazione complessa e ad alta intensità, della durata di due settimane, organizzata, coordinata e diretta dal Reggimento Artiglieria Terrestre Lanciarazzi “Superga”. Deep Fire ha visto in prima linea le Batterie Lanciarazzi del Reggimento, impegnate in attività operative ad elevata complessità in uno scenario a partiti contrapposti, condotta in duplice modalità, LIVEX sul terreno e nell’ambiente simulato integrato che ha confermato il ruolo centrale della componente di fuoco a lunga gittata nella condotta di operazioni di guerra e multidominio. A fianco del “Superga”, tra gli assetti schierati, hanno operato il 4° Reggimento Ranger, che ha federato la propria esercitazione “SABRE 2025”, il 33° Reggimento EW, il 17° Reggimento Artiglieria Controaerei e il 21° Reggimento artiglieria terrestre “Trieste”, che ha enucleato il Fire Direction Center (FDC) della Brigata Pinerolo. Sul fronte opposto, l’intera catena del fuoco con il Joint Fire Support Element Plus (JFSE+) del Multinational Division South HQ in ruolo di Land Component Command, il FDC del 3° Reggimento artiglieria terrestre da montagna della Brigata “Julia” e molteplici assetti specialistici, tra cui il 185° RRAO e il 5° Reggimento “Rigel”. Ad essere impiegati su entrambi i fronti, gli assetti del 3° Reggimento Supporto Targeting “Bondone” con i sistemi STRIX e RAVEN e quelli del 7° Reggimento Trasmissioni, che ha erogato molteplici servizi e messo in campo nuovi materiali digitali per le comunicazioni. Innovativi anche i sistemi e le procedure sperimentate: il sistema di comando e controllo IMPERIO, l’individuazione e la valorizzazione di immagini e video dai sistemi in volo per l’acquisizione anche dinamica dei target, nuove tecniche per l’ottimizzazione durante la fase di un attacco e l’avvio di una maggiore integrazione tra Forze Speciali (FS) e lanciatori MLRS. Estremamente realistica e sfidante la fase di interdizione e contro-interdizione, che ha consentito di addestrare gli equipaggi dei lanciarazzi alla sopravvivenza sul campo di battaglia, durante l’arco diurno e soprattutto notturno, con la diffusa presenza attiva di distaccamenti delle Forze Speciali, sistemi di intercettazione e droni per la sorveglianza del campo di battaglia. L’esercitazione è stata un’occasione fondamentale per testare processi e procedure beneficiando della possibilità di osservare l’intero ciclo del fuoco, dal Target Engagement fino agli ordini di intervento, attraverso l’Operational Training System e l’utilizzo di full motion video dai droni reali, con effetti al suolo generati grazie all’impiego del sistema VBS.


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