“La prima cosa di cui sono molto soddisfatto è che il Governo ha raggiunto tutti i 45 obiettivi previsti dal Pnrr per questo semestre. Il ministro dell’Economia ha già inviato alla Commissione europea la richiesta per l’esborso di 24,1 miliardi di euro al lordo dell’anticipo già versato. L’Italia finora ha rispettato tutte le scadenze previste dal piano ed è un segnale direi essenziale per la serietà e la credibilità del Paese”.
Così il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri.
Il premier ha detto che il suo rientro a Roma è dovuto all'urgenza di approvare i provvedimenti contro il caro bollette: “Voglio sottolineare che questi provvedimenti dovevano necessariamente essere attuati oggi. L’assestamento di bilancio deve essere approvato entro oggi e il terzo trimestre per le bollette comincia domani. In mancanza di questa approvazione ci sarebbe stato un disastro. I cittadini avrebbero ricevuto bollette senza agevolazioni con rincari fino al 35-40% senza questo intervento. Questo spiega perché sono rientrato a Roma ieri notte e l’ultima seduta del vertice Nato è stata validamente presidiata dal ministro Guerini”.
“Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato provvedimenti urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie e aiutare la capacità produttiva delle imprese davanti ai rincari energetici. Proroghiamo anche per il prossimo trimestre l’azzeramento degli oneri generali di sistema per famiglie, negozi, piccole imprese e abbattiamo l’Iva e poi rafforziamo anche il bonus sociale. Interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale con la concessione di prestiti alle imprese del settore. Poi abbiamo approvato l’assestamento di bilancio per l’anno 2022", ha evidenziato Draghi.
Per quanto riguarda il problema della siccità, Draghi ha detto che il governo sta lavorando per approntare provvedimenti contro la crisi idrica.
In merito al governo, questo “non rischia e non si fa senza M5s”, ha detto il premier, precisando di non avere alcun interesse a entrare nella vita dei partiti. “Il governo è stato formato per fare e ho anche detto all’inizio a tutti che questo governo non si fa senza 5 stelle e questa resta la mia opinione”, ha spiegato, per poi continuare: “Il M5S ha dato un contributo importante all’azione di governo e sono certo continuerà a darlo. Il presidente Conte ha confermato che non ha intenzione di uscire e o di limitarsi all’appoggio esterno. Il governo è nato con il movimento 5 stelle e il governo valuta il suo apporto troppo importante per accontentarsi dell’appoggio esterno”.
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