Editoria, Demetrio Guzzardi: da “Calabritudine” di Pino Nano al Catalogo Storico dato a Francesco

35 anni ben portati, la storia di Progetto 2000 è la storia di una delle Case Editrici più interessanti e più feconde del Sud. Dietro il successo c’è la vita e il lavoro di due giovani intellettuali calabresi, Demetrio Guzzardi e Albamaria Frontino, che hanno dimostrato come anche in Calabria si possa fare editoria di qualità e di successo. Da “Calabritudine” il primo libro stampato nel 1986 del giornalista Pino Nano, al catalogo storico portato a Papa Francesco.

di Rosario Sprovieri
Sabato 04 Dicembre 2021
Cosenza - 04 dic 2021 (Prima Pagina News)

35 anni ben portati, la storia di Progetto 2000 è la storia di una delle Case Editrici più interessanti e più feconde del Sud. Dietro il successo c’è la vita e il lavoro di due giovani intellettuali calabresi, Demetrio Guzzardi e Albamaria Frontino, che hanno dimostrato come anche in Calabria si possa fare editoria di qualità e di successo. Da “Calabritudine” il primo libro stampato nel 1986 del giornalista Pino Nano, al catalogo storico portato a Papa Francesco.

Per i 35 anni della Casa Editrice Progetto 2000 Demetrio Guzzardi ha messo in piedi una vera e propria Settimana della Cultura che non è facile vivere in Calabria con tutti questi avvenimenti cos’ immaginati e previsti. Un tour di eventi e di incontri, otto giorni pieni, uno più interessante dell’altro, e che in passato hanno riscosso grande successo di pubblico e di critica. Ma la genialità di questo giovane editore calabrese è tale da non dover meravigliare nessuno.L’Editoriale Progetto 2000, che festeggia i 35 anni dalla propria fondazione, sin dal suo nascere, nel 1986- dice Demetrio Guzzardi- ha voluto essere un luogo di cultura, promuovendo nuovi autori, formando una squadra, dove si incontrano le diverse appartenenze e culture, per conoscere e comprendere le multiformi realtà del mondo in cui tutti abitiamo.

-Guzzardi partiamo dalla Settimana della Cultura Calabrese?

"Ho maturato per molto tempo l’idea di realizzare una manifestazione annuale dove presentare il frutto di un anno di incontri, di libri pubblicati, di consolidati rapporti di amicizia e, dopo varie esperienze e tentativi, finalmente dieci anni fa si è concretizzata a Camigliatello Silano; a quella prima edizione ne sono seguite altre nello stesso luogo fino al 2017".

-E dopo?

"Dal 2018 abbiamo pensato che la manifestazione potesse diventare itinerante; ma già nel 2016, 2017 e 2018 c’erano state edizioni speciali a Cosenza; molti miei amici mi sollecitavano a organizzare il festival nella mia città…, e piano piano ci siamo riusciti".

-Le novità di quest’anno?

"Innanzitutto, non c’è un luogo fisso per le iniziative, come avveniva a Camigliatello nella Casa del forestiero, dove si svolgevano la stragrande maggioranza degli eventi, preferiamo contaminare molti luoghi con la bellezza che nasce anche dalla conoscenza attraverso i libri, la fotografia, l’arte, l’architettura, la musica, i giochi tradizionali e naturalmente l’immergersi nella natura calabrese. L’ edizione di quest’anno vede inoltre una sinergia con l’Accademia musicale “F.S. Salfi” che in alcune iniziative porterà i suoi allievi a esibirsi accanto ai nostri libri".

-Cambia anche “Gazza ladra”?

"La distribuzione gratuita dei libri dell’Editoriale progetto 2000, denominata Gazza ladra, è nata proprio nell’edizione speciale cosentina del 2016 ('Regala un libro regalerai le stelle') e avveniva in alcuni bar cittadini; quest’anno abbiamo pensato che andava valorizzata la casetta Little free library (corso Mazzini, altezza salita di Pagliaro) dove ogni mattina porteremo dei libri di quegli autori che in questo biennio ci hanno lasciati…".

-La chiama la “cultura del ricordo” …

"La Settimana è l’occasione per rivolgere un grato saluto a chi non c’è più. Già dalla prima edizione abbiamo dedicato uno spazio a quegli intellettuali calabresi che hanno concluso la loro vita terrena; quest’anno lo faremo a ogni incontro e a mons. Antonio Cantisani, già arcivescovo di Rossano-Cariati e Catanzaro-Squillace, dedicheremo la serata conclusiva con la consegna del Premio Cassiodoro, giunta alla XVIII edizione".

-La Settimana della cultura calabrese servirà anche per solennizzare i 35 anni di attività di Progetto 2000, che ha fondato nel 1986 insieme a sua moglie Albamaria Frontino…

"L’8 dicembre 1986 al Ridotto del Teatro “A. Rendano” di Cosenza, con la prima uscita pubblica del libro “Calabritudine” del giornalista Rai Pino Nano, abbiamo presentato ufficialmente la nostra casa editrice, che opera – come sottolineato sulla copertina dell’ultimo nostro catalogo – “con uno sguardo positivo sulla Calabria, ma dalla Calabria”. In questi 35 anni abbiamo stampato quasi 800 i titoli, nelle ormai storiche cinque collane: Ecclesia, Percorsi letterari, Tra le pagine della storia, Orizzonti, Sguardi. Vorrei però ricordare che agli inizi della casa editrice - prima dell’avvento di internet - venivano pubblicati alcuni periodici, tra cui il settimanale Buongiorno Cosenza e l’agenzia di informazione ecclesiale La Chiesa in Calabria".

-La “Settimana” – dopo un tour di iniziative tra città storica, centro cittadino e periferie – si concluderà mercoledì 8 dicembre al Villaggio “Città del Sole” a Colle Mussano…

"Sì, presenteremo in anteprima nazionale il libro sulla storia di don Dante Bruno, il prete cosentino fondatore dell’Associazione comunità Regina Pacis. Un volume che fa parte della serie sui fondatori, dopo Nello Serra della Comunità “Don Milani” di Acri e Paolo Giovannini della Comunità “Bethel”. Il testo di don Dante ha una firma importante la nota di presentazione, è stata affidata ad Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano".

-Ma c’è anche una sorpresa che ti hanno fatto…

Demetrio Guzzardi sorride: "I miei amici hanno organizzato una foto collettiva per festeggiare i 35 anni, con autori, colleghi editori, lettori, la sera di sabato 4 dicembre, sui gradini del Palazzo degli uffici, davanti la statua di Mimmo Rotella “La rinascita della cultura”. Ecco, il miglior augurio per questi 35 anni: dalla cultura si può rinascere".

-Un’ultima domanda… c’è una polemica sul fatto che le nuove giunte regionali e cittadina di Cosenza, non abbiano un assessore alla cultura, tu che dici?

"L’assessore alla cultura troppe volte ha rivestito solo i panni di un organizzatore di eventi culturali…, questo lasciamolo fare alle associazioni, alle fondazioni a chi ha qualcosa da proporre. Secondo me occorre un grande progetto culturale regionale che coinvolga tutti gli operatori di questo importante settore; abbiamo bisogno che le politiche culturali valorizzino le tante professionalità presenti in Calabria".

-Buona Settimana allora…

"Grazie, mi faccia dire soltanto ai suoi lettori… Non mancate, vi aspetto tutti"(RS)

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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