Fao: ad agosto crescita della produzione di cereali a livello mondiale, +3,5%

Indice dei prezzi dei prodotti alimentari essenzialmente stazionario.

(Prima Pagina News)
Venerdì 05 Settembre 2025
Roma - 05 set 2025 (Prima Pagina News)

Indice dei prezzi dei prodotti alimentari essenzialmente stazionario.

L’indice di riferimento dei prezzi mondiali dei generi alimentari è rimasto pressoché stabile ad agosto, quando gli incrementi dei prezzi di carne, zucchero e oli vegetali sono stati controbilanciati da una flessione delle quotazioni di cereali e prodotti lattiero-caseari. È quanto si legge nel nuovo rapporto pubblicato lo scorso venerdì dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

L’indice FAO dei prezzi dei prodotti alimentari, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali di un paniere di generi alimentari oggetto di scambi commerciali a livello mondiale, ha registrato in agosto un valore medio di 130,1 punti, in lieve rialzo rispetto al livello rivisto di 130,0 punti di luglio e superiore del 6,9 percento rispetto a un anno fa.

L’Indice FAO dei prezzi degli oli vegetali è aumentato dell’1,4 percento, in agosto, rispetto a luglio, raggiungendo il valore più alto degli ultimi tre anni. Le quotazioni di olio di palma, semi di girasole e colza sono tutte cresciute, spinte, in parte, dall’intenzione dell’Indonesia di innalzare ulteriormente il proprio obbligo di miscelazione del biodiesel il prossimo anno, mentre i prezzi mondiali dell’olio di soia hanno subito un leggero calo, grazie alla prospettiva di abbondanti forniture globali di semi di soia nel corso della prossima campagna di commercializzazione.

Dallo scorso luglio, l’Indice FAO dei prezzi dei cereali è diminuito dello 0,8 percento. In particolare, i prezzi internazionali del grano sono scesi, spinti verso il basso da raccolti più abbondanti nell’Unione europea e nella Federazione russa, mentre i prezzi mondiali del mais hanno subito un rincaro, dovuto, in parte, allo slancio della domanda per l’impiego di mangimi e per la produzione di etanolo negli Stati Uniti d’America.  L’Indice FAO dei prezzi di tutte le varietà di riso è apparso in decelerazione, per effetto del calo delle quotazioni di riso della varietà “Indica”, che ha risentito dell’intensificarsi della concorrenza tra paesi esportatori.

Segno positivo per l’Indice FAO dei prezzi della carne, che, ad agosto, ha guadagnato lo 0,6 percento, toccando un nuovo massimo storico. L'aumento è stato principalmente trainato dai prezzi internazionali della carne bovina, sostenuti dalla vivace domanda da parte degli Stati Uniti d’America e dall’impennata delle importazioni cinesi, che, a loro volta, hanno rafforzato, rispettivamente, le quotazioni all'esportazione di Australia e Brasile. Una dinamica simile si è osservata anche per i prezzi della carne ovina, mentre le quotazioni della carne suina sono rimaste sostanzialmente stabili e quelle della carne avicola hanno risentito dell'abbondanza di scorte destinate all'esportazione dal Brasile.

L’Indice FAO dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari ha subito una battuta d’arresto (-1,3 percento) da luglio, registrando una flessione delle quotazioni di burro, formaggio e latte intero in polvere, complice la contrazione della domanda di importazione dai mercati asiatici principali.

L’Indice FAO dei prezzi dello zucchero è aumentato di un modesto 0,2 percento da luglio, dopo un calo durato cinque mesi consecutivi. L’inversione di tendenza è da ricondursi soprattutto alle preoccupazioni per la produzione e le rese della canna da zucchero in Brasile, unite a un forte incremento globale della domanda. L’aumento dei prezzi è rimasto contenuto, in ragione di prospettive di raccolti più abbondanti, in India e Thailandia.

la FAO ha anche diffuso una nuova previsione relativa alla produzione mondiale di cereali nel 2025, ora stimata in 2 961 milioni di tonnellate, un nuovo record assoluto, pari a un incremento del 3,5 percento, rispetto al livello dello scorso anno.

La nuova edizione del Bollettino sull’offerta e la domanda di cereali attribuisce le revisioni al rialzo ai significativi aumenti dei raccolti di mais previsti in Brasile e Stati Uniti d’America. La produzione mondiale di cereali secondari, tra cui il mais, dovrebbe raggiungere un volume di 1 601 milioni di tonnellate, pari a un aumento del 5,9 percento rispetto al 2024, inclusa una notevole crescita della produzione di sorgo.

Nel frattempo, la FAO ha anche leggermente aggiustato al ribasso (804,9 milioni di tonnellate) la stima relativa alla produzione mondiale di grano, che comunque rimane superiore di circa lo 0,8 percento, rispetto all’anno scorso. La nuova stima riflette prospettive di resa più basse in Cina, a causa delle condizioni climatiche, e più alte nell’Unione europea. La produzione mondiale di riso, al contrario, aumenterebbe dell’1,0 percento, raggiungendo il volume record di 555,5 milioni di tonnellate, grazie alle espansioni in Bangladesh, Brasile, Cina, India e, soprattutto, Indonesia, che dovrebbero più che compensare le flessioni della produzione in Madagascar, Nepal, Stati Uniti d’America e Thailandia.

Nel 2025-2026, l’utilizzo complessivo di cereali, a livello mondiale, è stimato in 2 922 milioni di tonnellate, in crescita dell’1,6 percento, rispetto all’anno precedente, trainato, in parte, dall’impiego crescente di mais e grano per mangimi animali e per l'acquacoltura.

Entro la fine del 2026, le scorte mondiali di cereali sono destinate ad aumentare del 3,7 percento, raggiungendo il massimo storico di 898,7 milioni di tonnellate. In base alle nuove previsioni, il rapporto globale tra riserve e utilizzo di cereali, nel periodo 2025-2026, dovrebbe attestarsi al 30,6 percento, quasi un punto percentuale in più rispetto alla precedente stagione, confermando un quadro di approvvigionamento globale rassicurante.

Le nuove previsioni della FAO parlano anche di una crescita annua dell’1,4 percento del commercio internazionale di cereali, ora previsto in 493,4 milioni di tonnellate. La crescita è sostenuta dalle attese di abbondante disponibilità di mais destinato all'esportazione, dalla forte domanda di grano da parte di Cina, Pakistan, Repubblica araba siriana e Türkiye, e da revisioni al rialzo delle importazioni di riso per Bangladesh, Ghana e Guinea-Bissau.

Anche il Sistema d'informazione sui mercati agricoli (AMIS), ospitato dalla FAO, ha pubblicato, lo scorso venerdì, l’edizione mensile del suo Osservatorio del mercato. Oltre ai consueti aggiornamenti di mercato, il rapporto ha evidenziato l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti azotati, avvertendo che in molte regioni i fertilizzanti stanno diventando meno accessibili rispetto ai prezzi dei raccolti, il che potrebbe incidere sui livelli di utilizzo. 


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

cereali
Fao
PPN
prezzi
Prima Pagina News
prodotti alimentari

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU