Si prevede che "alcune delle più grandi economie europee come Francia, Germania, Regno Unito e Italia" possano avere "una crescita trimestrale molto debole o negativa alla metà del 2022".
Così il Fondo Monetario Internazionale.
La "battuta d'arresto della ripresa - evidenzia il Fmi - è nascosta nelle previsioni di crescita annuali", che conservano traccia del rimbalzo verificatosi lo scorso anno.
Per l'Italia, il Fondo prevede un aumento del Pil del 2,3% per quest'anno, dell'1,7% per il 2023 e dell'1,3% per il 2024.
Stando a quanto spiega il Direttore del Dipartimento Ue del Fondo, Alfred Kammer, sistemi economici come quelli di "Francia, Germania, Italia e Gb sono previste crescere a malapena o anche contrarsi per due trimestri consecutivi quest'anno", e entreranno in "recessione tecnica".
Per quanto riguarda l'Italia, inoltre, l'Ufficio Parlamentare di Bilancio, prevede che per il primo trimestre di quest'anno ci sia una riduzione di quasi lo 0,5%, con un intervallo di variazione che varia dal -0,9% allo 0,1%. A fare da contraltare alla riduzione della manifattura sarebbe una minore riduzione nel settore dei servizi, favorito dall'allentamento dei provvedimenti anti-Covid.
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