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L'evento, in programma il 22 novembre all’Allianz Cloud, sarà il match clou di “Petrosyanmania – The Last Fight”: 18 incontri, divisi tra pre e main card, in tre diverse discipline (kickboxing, muay thai e boxe).
L'evento, in programma il 22 novembre all’Allianz Cloud, sarà il match clou di “Petrosyanmania – The Last Fight”: 18 incontri, divisi tra pre e main card, in tre diverse discipline (kickboxing, muay thai e boxe).
La leggenda della kickboxing mondiale, il 39enne Giorgio “The Doctor” Petrosyan, vuole celebrare la sua interminabile carriera, ricca di record irraggiungibili (ben 110 vittorie, di cui 43 per K.O., e appena 3 sconfitte e 2 pareggi in oltre 24 anni di attività agonistica ai più alti livelli), il prossimo sabato 22 novembre all’Allianz Cloud di Milano, davanti al suo pubblico più fedele.
Sarà l’ultimo combattimento (il debutto ad appena 15 anni, dopo essere arrivato in Italia due anni prima, assieme al fratello maggiore Stepan e al padre, dopo un durissimo viaggio nascosti nel retro di un autocarro) davanti a più di 5.400 spettatori appassionati di combat sports.
Sul palcoscenico dell’Allianz Cloud (punto di riferimento per lo sport nazionale e internazionale, completamente rinnovato nel 2019, e nuova casa/teatro per grandi kermesse di intrattenimento) andrà in scena “Petrosyanmania – The Last Fight”.
E’ l’evento che segna l’addio ufficiale alla attività agonistica che il campione, nato in Armenia, e naturalizzato italiano (nel 2015, per meriti sportivi, su decreto dell’allora Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano), ha portato avanti in tutti questi anni di attività agonistica.
Petrosyanmania, da diversi lustri, è il galà internazionale di sport da combattimento ideato ed organizzato dai fratelli Petrosyan (Giorgio e Armen), divenuto un vero e proprio cult nel settore.
Considerato, dagli addetti ai lavori, oltre che dai media internazionali, uno dei più grandi fighter di tutti i tempi si è sempre contraddistinto sul ring per la precisione chirurgica (da lì il soprannome di “The Doctor”), l’intelligenza tattica e le capacità difensive, uniche nella sua categoria ideale (ovvero fino a 70kg di peso).
Il timing è sempre stato uno dei suoi punti indiscussi di forza, con una completezza (in termini di repertorio) che gli ha sempre consentito di affrontare qualsiasi tipologia di avversario sul ring in ogni angolo del pianeta. La sua figura è considerata un punto di riferimento assoluto nello scenario mondiale della kickboxing e fonte di ispirazione per le nuove generazioni di fighter di questa spettacolare specialità.
In sintesi, è dotato, da sempre, di una innata eleganza. Fighter sicuramente tradizionale nello stile, ma il controllo delle distanze e, appunto, il timing hanno trasformato determinati suoi movimenti sul ring in spettacolo puro per gli appassionati della specialità.
Giorgio Petrosyan ha conquistato titoli e trofei sui più importanti palcoscenici internazionali, imponendosi come icona globale della kickboxing e “ambassador” dello sport italiano nel mondo. Il match del prossimo 22 novembre sarà non solo una sfida sportiva (la 116ima della sua storia agonistica), ma un tributo, di fatto, a una carriera leggendaria destinata a restare negli annali della kickboxing.
È stato infatti il primo atleta a vincere in Giappone due tornei K-1 World Max consecutivi (nel 2009, in una sola notte, ha battuto tre dei fighter più forti del ranking mondiale dell’epoca), ed il primo atleta di punta della scuola italiana di kickboxing a vincere tornei in K-1 e Glory, considerate le due maggiori organizzazioni al mondo negli sport da combattimento.
A lungo è stato considerato il kickboxer più forte al mondo nella sua divisione di peso, avendo ottenuto vittorie significative contro campioni di indiscusso livello come Naruepol Fairtex, Andy Souwer (per ben due volte), Dzhabar Askerov, Albert Kraus (anche in questo caso due volte), Mike Zambidis, Yoshihiro Sato, Artur Kyshenko, Ky Hollenbeck, Davit Kiria e Robin Van Roosmalen.
Per due anni consecutivi è stato premiato come miglior atleta thai-boxer di tutti i tempi. Diretta mondiale su Dazn. Per “The Last Fight” Petrosyan affronterà un campione portoghese.
“Petrosyanmania – The Last Fight”, che avrà il suo momento più emozionante (sotto il profilo sportivo e umano), proprio in occasione dell’ultimo combattimento di Giorgio Petrosyan, prevede una fight card di tutto rispetto.
Al suo interno ben 18 incontri tra pre e main card (si inizierà alle 17:30 con la pre card; a seguire, dalle 20:30, la “main” trasmessa in diretta mondiale sulla piattaforma di DAZN).
Per l’occasione, lo sfidante di Giorgio Petrosyan, nella categoria di peso fino a 70kg, e con esperienza soprattutto nella muay thai, nella K-1, oltre che nel pugilato, sarà il forte 32enne fighter portoghese José Zeramuk Sousa (atleta del team “Norte Forte” con sede nella città di Porto). Ha combattuto principalmente in Portogallo e Spagna, ma si è cimentato, per ben due volte, anche in Thailandia, “casa” della muay thai (stile di combattimento che, sempre Sousa, ha portato anche nei match di kickboxing), all’interno dell’Old Lumpinee stadium di Bangkok. Teatro, dal lontano 1956, anno della sua fondazione, di incontri epici nella specialità della thai boxe e gestito dall’esercito thailandese su mandato del governo nazionale.
Sousa si presenta sul ring dell’Allianz Cloud con uno score record di 15 vittorie (di cui 5 per K.O) e 6 sconfitte (per un totale di 21 combattimenti tra K-1 e muay thai). Il suo stile di combattimento deriva dalla muay thai e sfrutta al meglio la sua altezza (178 cm) e la sua fisicità per tenere a distanza gli avversari durante il combattimento.
Il match in esame non mette in palio la cintura Wako, di cui è detentore proprio “The Doctor”, e sarà al meglio dei tre round (da tre minuti ciascuno). Al termine di questo evento gli organizzatori sveleranno il futuro e il nuovo assetto di governance della promotion italiana (marchio e progetto di proprietà della Petrosyan Brothers s.r.l.).
La carriera agonistica di Giorgio “The Doctor” Petrosyan:
-Campione del prestigioso torneo K-1 World Max -70Kg nel 2009 e nel 2010 (unico atleta, nella storia della kickboxing, a vincere questo torneo consecutivamente per due anni);
-Campione del mondo Glory -70kg ;
-Campione del mondo Hero Legend -70kg;
-Campione del mondo W5 World Champion -70kg;
-Campione del mondo Iska per molti anni;
- Pluricampione Oktagon;
- Campione del mondo Bellator -70kg (2018 – Roma – Foro Italico) contro il kickboxer azero-bielorusso Chingiz Allazov;
-Campione del mondo del ‘’One Kickboxing World GranPrix Championship’’, torneo con un montepremi da 1 milione di dollari, dove i 16 kickboxer più forti di tutto il mondo si sono sfidati nella famosa promotion asiatica denominata One Championship; in quella occasione vinse la finale a Tokyo contro il francese Samy Sanà aggiudicandosi il torneo ed il montepremi più alto nella storia della kickboxing;
-Campione del mondo Wako Pro, per tre anni di fila, di cui è detentore nei pesi welter.