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"Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile".
"Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile".
C'è "una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza alle opinioni diverse dalle proprie, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l'antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità". Così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la Cerimonia del Ventaglio.
"Oggi molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati", ha detto Mattarella, ricordando come in passato "l'aspirazione di numerosi Stati - grandi, medi e piccoli - fosse di essere, piuttosto che temuti, ammirati per il loro sistema e stile di vita; ed essere, di conseguenza, ascoltati e seguiti".
Mattarella ha, poi, parlato di "una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza alle opinioni diverse dalle proprie, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l'antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità".
"Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile; e speriamo che alle pause annunciate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco", ha aggiunto.
L'aspirazione ad essere temuti, piuttosto che stimati o ammirati, "può, forse, produrre qualche vantaggio nell'immediato ma colpisce, incrina ampiamente e forse azzera, per il futuro, fiducia, prestigio, autorevolezza; e, quindi, stabile ed effettiva influenza nella comunità internazionale. Vengono ignorate le esperienze che la storia presenta con evidenza: autentiche lezioni, da non dimenticare; perché la vita del mondo non inizia oggi e tanto è stato già visto nel passato. I tanti elementi di novità che contrassegnano questa nostra epoca dovrebbero indurre a ben altre scelte".
"Tante sfide - ha proseguito Mattarella - si presentano, nuove e globali. Nemici allarmanti e comuni dell'umanità - di qualsiasi Paese e regime politico - si sono presentati in questi anni e vanno contrastati e prevenuti con strumenti comuni, inevitabilmente globali": ad esempio, "la crescente polarizzazione delle ricchezze, con un numero molto ristretto di persone che dispone di immensi patrimoni a fronte, oltre che di grandi sacche di povertà, di una tendenza alla progressiva riduzione delle prospettive della gran parte delle società e dei giovani di ogni nazione, con grave, molto grave, aumento di insicurezza sociale".
"L'incredibile bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza è stato definito un errore. Da tanti secoli, da Seneca a S. Agostino, ci viene ricordato che 'errare humanun est, perseverare diabolicum'".
"Si è parlato di errori anche nell'avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell'aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l'uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. E' difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l'ostinazione a uccidere indiscriminatamente.
Una condizione raffigurata, in maniera emblematica, dal bambino accolto con sua madre in un ospedale italiano, dopo aver perduto il padre e nove fratelli - tutti bambini - nel bombardamento della sua casa", ha evidenziato il Capo dello Stato.
"Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani", ha aggiunto.
"L'aggressione della Russia all'Ucraina ha cambiato la storia d'Europa", ha continuato il Capo dello Stato. "E' ben noto che i Paesi dell'Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non la convinzione che la Russia, dopo quella all'Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi. Questi mutamenti - così profondi e inattesi - hanno provocato, tra le altre conseguenze, un comprensibile disorientamento nelle pubbliche opinioni. Disorientamento aggravato da una abile e perversa opera di diffusione di false notizie e false raffigurazioni".
"Sul piano della realtà delle relazioni internazionali la scelta e la postura della Russia hanno, più che stravolto, cancellato l'equilibrio; equilibrio che garantisce la pace e dissuade da avventure di guerra. E' la storia - maestra di vita - che insegna che, fin tanto che non saremo riusciti a eliminare dalla vita internazionale le tentazioni di dominio su altri popoli (ciò che, più o meno, equivale a far scomparire il male dall'umanità), è l'equilibrio che impedisce di seguire le tentazioni di dominio".
Sono necessarie "adeguate capacità difensive dei Paesi raccolti nell'Unione Europea, perché questa possa realmente svolgere il ruolo cui è chiamata: essere attrice di sicurezza e promotrice di pace. A questo corrisponde l'urgente necessità della costruzione della politica estera e di difesa comune. Comune politica estera e di difesa anche allo scopo di rendere effettiva e non illusoria la sovranità dei suoi Paesi membri, condividendone aspetti di dimensione sovranazionale", ha concluso Mattarella.