Milan, l'ex portiere Galli: "La squadra è sgonfia sotto tutti i punti di vista, manca di coraggio"
"E' una squadra che si rende conto di essere in grande difficoltà".
(Prima Pagina News)
Lunedì 06 Febbraio 2023
Milano - 06 feb 2023 (Prima Pagina News)
"E' una squadra che si rende conto di essere in grande difficoltà".
"Il Milan, in questo momento, è una squadra sgonfia sotto ogni punto di vista: come intensità e sul piano fisico. E' una squadra che si rende conto di essere in grande difficoltà, le manca lo stesso coraggio che l'anno scorso le permise di arrivare al titolo.

Quando si vince tutto va bene e diventa automatico, ma ci sono anche dei momenti di difficili nei quali subentra la paura e arrivano gli errori. Contro il Sassuolo ho visto una difesa che scappava sempre, mentre l'anno scorso aggrediva. La squadra non si muove senza il pallone, ci sono giocatori che lo rifiutano".

Così, ai microfoni del programma di Rai Radio 1 "Radio Anch'io Lo Sport", l'ex portiere del celeberrimo Milan targato Arrigo Sacchi e della Nazionale, Giovanni Galli.

"L'anno scorso Maignan è stato determinante, come prestazioni e come personalità. Per i compagni è importante sentire la presenza del portiere, così com'è importante anche per il pubblico. Se tu hai una figura di un certo tipo in mezzo al campo, questo diventa importante.

Va detto che Tatarusanu non è neanche fortunato, perché gli tirano in porta tante volte; in questo momento non è lui il problema del Milan. Non ha tanti estimatori, nel pubblico e nella stampa, in questo caso si punta il dito sul giocatore che ha la maglia diversa e i guanti. Per adesso, tuttavia, è ingiusto che tutte le responsabilità cadano sulle spalle di Tararusanu", continua.

"Ho grande stima e fiducia nell'uomo Pioli: se fa delle scelte, le pondera. Se ieri sera ha deciso di non schierare Leao all'inizio, si vede che c'è qualcosa di cui non è convinto, perché Stefano è sempre stato al fianco dei propri calciatori, ci ha sempre messo il petto. Probabilmente c'è una situazione che non lo rassicura.

Io vedo Leao un po' sempre con la testa alta, assume certi atteggiamenti, come se ti facesse un piacere a giocare. Poi, non so la forma fisica e mentale: è uscito dal Mondiale come se potesse diventare una star assoluta, anche se non è mai stato titolare col Portogallo. Forse ha perso un po' di autostima, ma deve ritrovarla, facendo cose importanti anche in allenamento. Vederlo mentre fa il riscaldamento, ti monta la rabbia. Questo penso lo vedano anche gli altri, al di là del talento, che è sotto gli occhi di tutti", prosegue Galli.

Per quanto riguarda l'Empoli, aggiunge, il portiere Guglielmo Vicario "merita tanta attenzione". "E' arrivato tardi, perché molto spesso ha fatto il secondo ma, quando gli è stata data un'opportunità a Empoli, questo ragazzo è esploso, partita dopo partita. Dopo il primo anno sembrava dovesse essere acquistato da squadre importanti e a cifre importanti, avevo dubbi per l'età, ma la seconda stagione è meglio della prima".

"Sul Napoli mi sono convinto dopo la partita persa a San Siro il 4 gennaio scorso contro l'Inter, perché una squadra che mette in campo cinque attaccanti - come ha fatto Spalletti nel finale - e continua a giocare, cercando magari l'imbucata come si fa in allenamento, senza buttare mai il pallone... Questo mi ha dato la convinzione del gioco e della capacità di sapere dove può arrivare. Il Napoli mi ha convinto, è una squadra troppo in salute", conclude Galli.

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