Nuoto, Mondiali Singapore: Curtis ottava nei 100 sl, va in finale.Ceccon da record

4x200 settima, Deplano e Di Pietro in finale con Quadarella.

(Prima Pagina News)
Venerdì 01 Agosto 2025
Roma - 01 ago 2025 (Prima Pagina News)

4x200 settima, Deplano e Di Pietro in finale con Quadarella.

Il presente è certezza; il futuro è assicurato perché con passione, determinazione, volontà se lo prenderà. Ne siamo certi. Sarà Curtis ricomincerà proprio dall'ottavo posto nella prima finale mondiale con un'italiana nei 100 stile libero che la lascia meravigliata e globalmente soddisfatta, ma anche un po' arrabbiata per un tempo più alto di quello che ambiva.

Nuota una gara coraggiosa la 18enne di Savigliano - tesserata per Esercito e CS Roero - che passa seconda in 25"28 (25"32 in batteria e 25"42 in semifinale) e perde fluidità negli ultimi venticinque metri, chiudendo con un ritorno da 28"13 per un 53"41 che si piazza tra il 53"53 delle batterie e il 53"39 delle semifinali.


Si conferma campionessa iridata l'olandese Marrit Steenbergen in 52"55, seguita dalla già campionessa australiana, nonché mondiale e olimpica dei 200, Mollie O'Callaghan in 52"67 e dalla statunitense e vice campionessa olimpica Torri Huske in 52"89.


"Per me è già un successo esser qua, perché c'ho messo un anno e mezzo per raggiungere questi livelli - racconta Curtis, campionessa europea juniores a Vilnius 2024 - Continuerò a lavorare per aumentare la mia competitività. Voglio raggiungere tutto ciò che ho in mente, con l'impegno e gli allenamenti ce la faro". Inevitabile pagare qualche centesimo all'emozione, che potrebbe recuperare già dalla routine dei 50 che iniziano sabato.

"Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state accanto in questo periodo. Ero abbastanza agitata prima della finale. Ho provato a viverla nel migliore dei modi. Adesso mi dedicherò ai 50 e poi partirò per il college in Virginia proprio il giorno del mio compleanno (il 19 agosto, ndr) con tanta curiosità".

Il talento di Sara Curtis è esploso nel 2023, quando agli europei juniores di Belgrado ha portato a casa tre ori e due argenti, dimostrando un’eccezionale versatilità e una competitività in tutti gli sprint escluso, almeno per ora, la rana. Nel 2004, agli assoluti primaverili di Riccione, ha conquistato il pass per la sua prima Olimpiade, a Parigi, nei 50 stile libero, migliorando il record italiano precedentemente detenuto da Silvia Di Pietro, poi portato a 24"43 lo scorso aprile.

Il 15 aprile scorso in 53"01 ha stabilito il record italiano nei 100 stile libero prendendo il posto di Federica Pellegrini. Prima del 61esimo trofeo Settecolli IP si è diplomata all'Istituto Turistico con 100 centesimi. Tifa Torino e il suo primo idolo è stato Marco Orsi, il bomber del nuoto. 

In chiusura di serata il settimo posto della 4x200 stile libero. Carlos D'Ambrosio (1'45"75), Filippo Megli (1'45"91), Marco De Tullio (1'46"52) e Stefano Di Cola (1'47"36) nuotano in 7'05"54. Vince come da pronostico la Gran Bretagna - campione olimpica - in 6'59"84; poi Cina in 7'00"91 e Australia in 7'00"98.

"Mi dispiace perché potevo passare un po' più forte, ma sono mancate le energie - spiega il neo primatista italiano D'Ambrosio, tesserato per Fiamme Gialle e Fondazione Bentegodi - Siamo un bel gruppo e abbiamo la possibilità di crescere e aprire un bel percorso con questa staffetta".

"Carlos non ha niente da rimproverarsi perché è stato bravissimo - prosegue Megli (Carabinieri/RN Florentia) - Ci siamo difesi in un contesto molto alto". "A me piace gareggiare in staffetta - continua De Tullio, tesserato per CC Aniene - Come ha detto Filippo, abbiamo dato tutti il massimo riportando la staffetta. La concorrenza effettivamente è fortissima". Chiude Di Cola (Marina Militare/CC Aniene): "Sono andato meno bene rispetto al mattino. Forse ho accusato un po' di tensione o di stanchezza, non lo so. L'importante è che questa staffetta si sia confermata a livelli importanti".
 
Non è la sua gara, ma per un fuoriclasse non fa differenza. Thomas Ceccon, in versione serata di gala, si prende la finale dei 100 farfalla con il quinto tempo e porta il record italiano sul 50"42, cancellando il 50"64 con cui Piero Codia nel 2018 divenne campione europeo a Glasgow.

Oggi, come sette anni fa, è la corsia uno la protagonista. A tutta la prova del campione olimpico e primatista del mondo dei 100 dorso, che scende per la prima volta in carriera sotto i 51" con un passaggio inarrivabile per tutti in 23"25 e un secondo cinquanta sempre ad alte frequenze in 27"17.

"Sono contentissimo perché ho nuotato con facilità - racconta l'azzurro tesserato per Fiamme Oro e Leosport, già argento nei 100 dorso e con la staffetta veloce e bronzo nei 50 farfalla - Mi sentivo bene fin dalle batterie. Volevo passare così e poi non ho fatto fatica a tornare - continua Ceccon, seguito al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina, che non prenderà parte ai 50 dorso - Per il podio obiettivamente è molto difficile: ci proverò, ma ci sono campioni davanti difficilmente raggiungibili. Ripetere il crono di oggi non sarà facile: sono abbastanza sorpreso". Guida lo svizzero e argento nei 50 Noè Ponti in 50"18, alle sue spalle il canadese e bronzo olimpico Josh Liendo in 50"24.
 
Si dividono le strade dei due amici e sprinter fiorentini doc, entrambi alfieri della 4x100 stile libero d'argento, nei 50 stile libero. Accede in finale Leonardo Deplano, che mette alle spalle i postumi dell'influenza patita nei giorni scorsi; si ferma invece Lorenzo Zazzeri che paga anche lo stop prima dell'avvio a causa della sostituzione di una piastra alla corsia cinque.

Il 25enne di Carabinieri e CC Aniene, argento europeo a Roma 2022 - seguito da sempre da Sandra Michelini- tocca in 21"59, con la classica progressione dai venticinque metri, che vale il quinto crono di ingresso e la seconda prestazione personale di sempre dietro al 21"50 siglato per l'ottavo posto alle Olimpiadi di Parigi.

Il 30enne di Esercito e RN Florentia e capitano azzurro - allenato da Paolo Palchetti - è quindicesimo in 21"87. Sarà una finale ad alta intensità con l'oro olimpico Cameron McEvoy che griffa il miglior crono in 21"30 e lo statunitense Jack Alexy due centesimi più lento. "Ho sporcato un po' la nuotata alla fine ma l'importante era entrare in finale - racconta Deplano - Sarà una finale velocissima. Per ambire al podio ci vuole un 21"4. Non sarà facile ma ci proverò: non mi piace avere rimpianti".
 
Un esempio di tenacia, voglia di combattere, soprattutto uno stimolo per le giovani leve. Non smette di stupire Silvia Di Pietro che strappa il pass per la finale dei 50 farfalla, prima individuale della carriera, in 25"58 per il sesto riscontro cronometrico.

Bravissima la 32enne romana e capitana azzurra - tesserata per Carabinieri e CC Aniene, preparata da Mirko Nozzolillo - che in mattinata aveva portato il suo record italiano a 25"41, depennando il 25"78 che stabilì per il quinto posto agli europei di Berlino 2014. "Stamattina è entrata la gara perfetta, sapevo che in semifinale sarebbe stato difficile ripetere quel tempo - racconta Di Pietro, che ha seguito un lungo percorso conservativo e poi riabilitativo dopo anni di malessere al ginocchio sinistro risolti solo con un intervento chirurgico - Ero tranquilla. Questo mondiale è la ciliegina sulla torta nella mia carriera. Ringrazio il direttore tecnico Cesare Butini di avermi dato questa opportunità. Domani mi giocherò le mie possibilità senza pressioni", conclude l'azzurra che non parteciperà ai 50 stile libero. Guida la statunitense Gretchen Walsh in 25"09.


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