Moda, Vittorio Camaiani riscopre 'Regina' nella sua nuova collezione autunno/inverno
La collezione è stata presentata a Roma, nella storica sala lettura dell’Hotel Santa Chiara, da Elena Parmegiani nel corso del consueto appuntamento di AtelierperUnGiorno.
di Paola Pucciatti
Mercoledì 30 Novembre 2022
Roma - 30 nov 2022 (Prima Pagina News)
La collezione è stata presentata a Roma, nella storica sala lettura dell’Hotel Santa Chiara, da Elena Parmegiani nel corso del consueto appuntamento di AtelierperUnGiorno.
Una delle più singolari artiste del Futurismo milanese, Regina Cassolo Bracchi artisticamente nota come “Regina”, è al centro della nuova collezione Fall/Winter 22/23 di Vittorio Camaiani presentata a Roma, nella storica sala lettura dell’Hotel Santa Chiara, da Elena Parmegiani nel corso del consueto appuntamento di AtelierperUnGiorno.

Le sue colte e raffinate creazioni sono sempre ispirate agli artisti del passato, ai viaggi o alla letteratura. Per questa collezione ha scelto un’affascinante artista d’avanguardia, “Regina”, tra le prime artiste dell'avanguardia futurista a realizzare sculture utilizzando materiali innovativi per l'epoca come l'alluminio, il plexiglass e il filo di ferro. L’artista nel 1932 ha aderito al Futurismo e nel 1951 al MAC, il Movimento di Arte Concreta.

Nella sua carriera ha partecipato a importanti mostre collettive internazionali come la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e la Quadriennale di Roma. Le sue opere più importantisi, si trovano al GAMEC Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo, al Museo Pompidou a Parigi e nella collezione di Zoe e Gaetano Fermani a Milano. Le sue sculture, oggi come allora, continuano a stupire il pubblico dotate di quella particolare bellezza e modernità nei suoi tratti essenziali e nelle sue geometrie astratte, segni distintivi di Regina che in questa collezione si trova a dialogare con lo stilista e le sue stoffe.

I capi dell’attuale collezione del grande couturier marchigiano, ribattezzato il “Poeta della moda”, hanno sfilato in una sorta di atelier Anni Cinquanta. Si tratta di un lavoro “a quattro mani” in cui Vittorio Camaiani riesce a traslare e trasformare le forme rigide della scultura su tessuto in un continuo rimando all’estetica di Regina, ma rese morbide e fluttuanti pronte per avvolgere il corpo femminile. Alfabeto della comunicazione, nel continuo dialogo tra Regina e Camaiani, sono sculture, strutture e disegni che prendono vita sulla donna del designer in linee rotonde, triangoli e forme astratte.

La collezione si struttura sui colori dei materiali utilizzati da Regina come il grigio dell’alluminio e il giallo, il verde e il rosa del plexiglas. Ed ecco, dunque, che a dominare sulle creazioni sono il grigio perla e il grigio ferro, le diverse tonalità di verde, il giallo, il nero, il rosa e il blu. I materiali sono, invece, soprattutto cotone, seta crepe de chine, jersey, crepe di lana, vigogne, rasatelli e cachemire.

Ed è così che una capo realizzato dello stilista prende vita da una scultura in plexiglas, un giaccone segue le linee di una sfera, le gonne a punta come le sculture salgono e scendono dall’orlo e seguono un bozzetto di Regina.

Piccoli triangoli colorati si affiancano al rigore di un tubino, i pantaloni si muovono fluidi e finiscono sull’orlo piegati come in una sua scultura, così come le maniche di una elegante camicia bianca, pezzo iconico di Camaiani presente in ogni sua collezione.

Capo emblematico della collezione è il giaccone “1969”, ripreso da una scultura in plexiglas bianco e trasparente o quello giallo in cachemire ricamato a motivi che evocano il canarino scolpito da Regina negli anni 1925/1930.

Questa collezione costruita "a quattro mani" si distingue per i tratti riconoscibili di entrambi, in un continuo intreccio tra le rispettive estetiche come testimoniano i bozzetti dello stilista, per la prima volta siglati a doppia firma, "Camaiani-Regina".

La moda di Vittorio Camaiani, rigorosamente Made in Italy, si è sempre distinta per la versatilità dei capi, la qualità dei tessuti e delle finiture a mano. Lo stilista che da anni presenta le sue collezioni nello storico e meraviglioso Palazzo Colonna è sempre stato protagonista, con la sua couture, di diverse edizioni di AltaRoma.

Numerose le personalità del mondo dello spettacolo, dell’arte, della cultura, e della nobiltà che indossano i suoi capi. Tra questi una musa particolarmente cara e, soprattutto amica, fu Marina Ripa di Meana.

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