Dopo questo anno appena concluso e praticamente passato dentro una pentola a pressione, nella quale qualcuno è finito per morirci soffocato, il 2021 sarà probabilmente un anno esplosivo.
Usciranno dal calderone tutte le verità. Faremo un bilancio definitivo del nostro Presidente Sergio Mattarella che ha svolto il compito con fermezza e onestà intellettuale rimanendo sempre all’altezza del ruolo, ma nel suo ormai noto stile non troppo coinvolgente sul piano emotivo.
Sarà l’anno della verità per e con questo governo; vedremo se nel bene e nel male sarà comunque riuscito a tirarci fuori da questa pandemia. Perché ovviamente in questo ambito non ci saranno “tempi supplementari”. Anche se già da ora si tenda dialetticamente a slittare i tempi della sconfitta sul Covid oltre il 2021, è solo in questo anno che si gioca la partita economica e politica decisiva.
Se le cose saranno evolute al meglio allora viva il governo e lunga vita ad esso, ma diversamente saranno spazzati via come foglie secche al vento.
Sarà l’anno delle verità per il settore sanitario e chi lo governa, sia al vertice che nei territori. Le tante vittime e malati chiederanno spiegazioni e giustizia. Alla fine il prezzo pagato sarà altissimo e solo un 2021 efficace ed efficiente, chiaro e non contraddittorio, dichiarerà i veri “eroi” e ratificherà le giuste scelte “terapeutiche”.
Sarà l’anno della giustizia perché dalla pentola tenuta in pressione ed in piena ebollizione non potrà che uscire una rinascita della magistratura, una ripresa dei processi, un’accelerazione delle procedure.
La verità si estenderà sui media che sono agli sgoccioli della loro letteratura da “tifoso”: lettori, telespettatori, utenti sono stanchi di schierarsi ed aspettano e sentono nei loro pensieri l’esigenza di opinioni sane, profonde, riflessive e soprattutto imparziali: basta con la politica da bar e di chi così la racconta.
Sarà il prossimo anno quello della verità per molte coppie e famiglie costrette, gioco forza e loro malgrado, fino ad ora ed ancora, a condividere spazi piccoli per tempi lunghi purtroppo difficili da vivere nonché economicamente depressi. Domanda: ne usciranno rafforzarti nei loro sentimenti o impietosamente più ipocriti e sull’orlo di una crisi di nervi e di coabitazione?
Sarà anche l’anno della verità per i figli che come sfollati della scuola si ritroveranno al fine imbambolati, vittime di schermi e “connessioni”, o troveranno la forza insieme a chi li educa di ritrovarsi per provare e ritrovare nella scuola, in classe, l’esperienza di un sospiro e l’emozione di un sorriso? Sarà verità nelle aziende, perché comunque vada l’economia sarà in apnea. Vedremo cosa resterà su queste macerie di un paese spaccato a metà.
Da una parte chi ha lamentato solo il distanziamento sociale e dall’altra chi ha pagato tutto il conto economico e non solo; guai a non riconoscerlo.
Vedremo se ognuna delle due parti sarà capace di riconoscere i reciproci pregi e difetti, se collaboreranno per riportare il Paese ad una ripresa economica che mancava già prima del Covid.
Vedremo dove sta la verità sulle cause che hanno reso malconcio questo Paese.
Ma tutti possiamo iniziare dalle piccole cose quotidiane, da piccole azioni corrette e costanti: come acquistare e consumare prodotti italiani, fare attenzione alle regole del commercio, rispettare l’ambiente in ogni gesto e comportamento, essere educati e consci di dover mettere in campo un senso civico mai visto.
Il 2021 ci dirà senza ulteriori rinvii di che pasta siamo.
Anche per le amicizie sarà l’anno di quelle “vere”, le altre saranno travolte, finiranno nel cassetto dell’indifferenza o nelle scatole dei ricordi fotografici ingialliti, o per i più tecnologici in qualche hard-disk da pochi giga. Perché avremo tutti tanto bisogno degli amici per resistere e per uscire da tutto questo buio tunnel che attraversiamo confusamente nella mente e nel cuore; avremo bisogno degli amici come ora abbiamo bisogno in un modo o nell’altro dell’aria.
Allora scopriremo quelli veri : li troveremo al nostro fianco sia per aiutarci che per sostenerci e confortarci.
Non ci resta altro che attendere questi pochi altri dodici mesi e poi avremo le idee più chiare. Nel frattempo senza perdere un minuto cominciamo a dare corpo alle nostre piccole volontà quotidiane, ai nostri piccoli doveri, non possiamo far altro.
Contribuiamo passo dopo passo, gesto dopo gesto, con forza e determinazione ad indirizzare al meglio il futuro che ci aspetta. Capiremo anche perché gli scogli possono arginare il mare e la barca risalire le onde. Un anno, un solo anno e poi sapremo.
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