Singapore: nonostante le numerose misure restrittive la strada per combattere il #Covid resta ancora lunga
Gli esperti di malattie infettive si interrogano sui perché nascosti dietro la crescita di casi di Covid nella propria comunità e la stasi nella limitazione della sua diffusione.
di Francesco Tortora
Venerdì 10 Settembre 2021
Dal nostro corrispondente a Bangkok - 10 set 2021 (Prima Pagina News)
Gli esperti di malattie infettive si interrogano sui perché nascosti dietro la crescita di casi di Covid nella propria comunità e la stasi nella limitazione della sua diffusione.
La sfilza di misure di Singapore per rallentare la diffusione di COVID-19 in mezzo a casi di comunità in aumento solleva interrogativi su cosa significhi vivere con COVID-19 endemico e quanto sia lontano il Paese da ciò.

Questo è oggi il terreno di riflessione per gli esperti di malattie infettive che cercano di analizzare lo scenario locale. Lunedì scorso, il Co-Presidente della task force multiministeriale Lawrence Wong ha annunciato nuove misure per arginare la diffusione delle infezioni, tra cui ulteriori test e il divieto di interazioni sociali sul posto di lavoro.

La notizia ha sollevato interrogativi sui piani di Singapore di vivere normalmente con un COVID-19 endemico e quanto ancora sia lontano il Paese dal raggiungimento di tali nuovi standard di vita.

A giugno, il ministro della Sanità Ong Ye Kung ha affermato che l'accumulo di capacità di tracciamento dei contatti, test e quarantena da parte di Singapore consentirà al Paese di "mettersi l'interruttore alle spalle". Tuttavia, lunedì Wong ha affermato che a questo punto non si può escludere un interruttore automatico.

Le infezioni quotidiane sono aumentate dalla fine di agosto: giovedì il Ministero della Salute ha segnalato 450 casi trasmessi localmente (9 settembre). Anche i casi non collegati si sono insinuati, con diversi cluster che coinvolgono un servizio essenziale chiave: gli interscambi di autobus.

Gli esperti di malattie infettive intervistati su specifiche rubriche mediche e sanitarie di media internazionali affermano che Singapore è ancora in una "fase di transizione" ed è qui la fase dove potremmo restare ancora per qualche tempo.

Il dottor Lim Poh Lian, membro del comitato di esperti per la vaccinazione COVID-19, ha affermato che la scienza è ancora in evoluzione e questo significa che capire come e quando andare avanti non è semplice.

Il dottor Lim ha aggiunto che se si guarda all'approccio adottato da altri Paesi che si sono aperti rapidamente e poi sono stati colpiti da ondate di infezioni che hanno portato a morti e ospedali sommersi, l'approccio lento e attento di Singapore è stato convalidato.

"Ogni morte è una morte di troppo... stiamo ancora cercando di minimizzarla il più possibile".

I test di Singapore e la riduzione delle infezioni il più possibile hanno fatto la differenza nel mantenere vive e al sicuro molte persone, ha affermato. L'altra difficoltà è che se Singapore si apre troppo rapidamente e più persone vengono infettate, potrebbero esserci implicazioni più ampie. "Altri Paesi potenzialmente non vorrebbero farci visitare", ha detto.

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