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Spesso in attrito sulla Terra, in orbita lavorano gomito a gomito nella gestione della Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente stanno cercando di ovviare alle perdita di ossigeno nel modulo Zvezda
(Foto: La ISS in orbita)
Spesso in attrito sulla Terra, in orbita lavorano gomito a gomito nella gestione della Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente stanno cercando di ovviare alle perdita di ossigeno nel modulo Zvezda
(Foto: La ISS in orbita)
Sul pianeta sono in attrito ma nello spazio lavorano assieme. Russia e USA continuano a collaborare sul programma della ISS, Stazione Spaziale Internazionale, che continuerà almeno fino al 2030, con le parti che interagiranno sulla questione della deorbitazione della stazione - ha affermato, come riporta l'agenzia TASS, il direttore esecutivo dei programmi spaziali con equipaggio di Roscosmos nonché inviato speciale del presidente per la cooperazione spaziale internazionale, Sergey Krikalyov.
"È importante per tutti noi garantire che situazioni simili non si verifichino nelle future stazioni" - ha osservato.
È il caso della recente perdita nella camera interstiziale del modulo della ISS Zvezda, ove specialisti russi e USA – assicura Krikalyov - stanno lavorando insieme per riparare la perdita il prima possibile l'avaria a bordo.
"Anche se interrompessimo le normali operazioni, significherebbe che è ora di iniziare il deorbitamento.
E lavorando insieme, abbiamo trovato un profilo di deorbitazione, che richiederà circa due anni.
Quindi dovremo lavorare insieme almeno fino al deorbitamento, che non avverrà prima del 2030" - ha dichiarato durante una conferenza stampa prima del lancio della navicella spaziale Crew Dragon Endeavour con a bordo l'equipaggio della missione Crew-11.
Bakanov, aveva detto in precedenza che l'ente statale russo e la NASA avevano raggiunto un accordo sul fatto che la ISS dovrebbe rimanere operativa almeno fino al 2028, anche se probabilmente tale termine sarà prorogato fino al 2030. La ISS è in orbita dal 20 novembre 1998, ha un peso di circa 435 tonnellate e, con la navicella agganciata, può raggiungere le 470 tonnellate.
Tra i partecipanti al progetto figurano Russia, Canada, USA, Giappone e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che comprende Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Francia, Svezia e Svizzera.