Trump-Harvard, ora è guerra aperta: stop all'iscrizione di studenti stranieri

L'Università annuncia un'azione legale: "Misura illegittima e lesiva della missione accademica e scientifica". Un giudice blocca l'espulsione degli studenti stranieri.

(Prima Pagina News)
Venerdì 23 Maggio 2025
Roma - 23 mag 2025 (Prima Pagina News)

L'Università annuncia un'azione legale: "Misura illegittima e lesiva della missione accademica e scientifica". Un giudice blocca l'espulsione degli studenti stranieri.

Adesso è guerra aperta tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e le Università americane. Il prezzo più alto, però, lo paga Harvard, una delle più prestigiose istituzioni universitarie: Trump, infatti, le ha negato la possibilità di accogliere studenti stranieri, attaccando una fonte di finanziamento fondamentale per l'università, a cui, in precedenza, aveva già congelato i fondi federali.

Lo scontro è partito dopo che l'ateneo non si era conformato ad alcune richieste governative. Harvard è accusata dal Dipartimento di Sicurezza Interna di non aver fornito la documentazione richiesta sugli studenti stranieri, nonché di essere tollerante verso un clima “ostile agli studenti ebrei” e di promuovere politiche di diversità e inclusione “razziste” e “pro-Hamas”.

Dunque, se entro 72 ore non si adegua alle richieste, tra cui la consegna di registrazioni video delle proteste avvenute nel campus, dal prossimo anno accademico Harvard non potrà più accogliere nuovi studenti stranieri.

Da parte sua, Harvard ha definito la misura “illegittima e lesiva della missione accademica e scientifica” e ha annunciato un'azione legale.

Secondo esperti del settore accademico statunitense, si tratta di una decisione “senza precedenti”, motivata da ragioni ideologiche e politiche.

Secondo i dati sulle iscrizioni universitarie, quest'anno Harvard ha accolto circa 6.800 studenti stranieri, cioè il 27% circa dell'intero corpo studentesco. Sono tra 70 e 150, si stima, gli italiani che ogni anno frequentano l'Istituto. La retta annuale è di oltre 59.000 dollari, e può arrivare a costare quasi 87.000 dollari, includendo vitto e alloggio.

Gli studenti stranieri non nascondono la loro preoccupazione: “Siamo preoccupati, ma io e i miei amici pensiamo di non avere soluzioni valide a questo problema, a parte il pessimismo”, dice Jennifer, una studentessa cinese.

Intanto, un giudice federale californiano ha bloccato la revoca dello status legale degli studenti stranieri iscritti presso le Università americane, emettendo la prima ingiunzione a livello nazionale.

L'ordinanza, che porta la firma del giudice Jeffrey S. White, vieta, inoltre, l'arresto o la detenzione di studenti per motivi legati all'immigrazione, fino alla conclusione del processo. Questo provvedimento serve a proteggerli da eventuali punizioni durante l'esame del caso in tribunale.

L'amministrazione Trump, ha accusato White nell'ordinanza, ha “sconvolto le vite” degli studenti. Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha definito l'ordinanza “un attacco ai poteri costituzionali del presidente”, e ha annunciato che farà ricorso.


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