“Ciao Franco, sono passati solo 10 anni”

Un omaggio all'intellettuale, allo scrittore di grandi avventure e al dirigente Rai, che ha lasciato un segno profondo nel mondo della cultura e del teatro. Commovente il ricordo dello scrittore Andrea Di Consoli. In prima fila la moglie Mascia Musy.

di Pino Nano
Venerdì 11 Luglio 2025
Roma - 11 lug 2025 (Prima Pagina News)

Un omaggio all'intellettuale, allo scrittore di grandi avventure e al dirigente Rai, che ha lasciato un segno profondo nel mondo della cultura e del teatro. Commovente il ricordo dello scrittore Andrea Di Consoli. In prima fila la moglie Mascia Musy.

Una vita tra la Rai e il teatro, da dirigente del servizio pubblico e da scrittore e giornalista. Dieci anni dopo la sua morte, esattamente lo stesso giorno della sua scomparsa, il 6 luglio del 2015, al Teatro Argentina di Roma va in scena “Ciao Franco 2015 – 2025”, una serata magica dedicata ad un grande della cultura italiana, Franco Scaglia, uomo-RAI dalla testa ai piedi, ma soprattutto poeta solitario e scrittore di rara delicatezza e bellezza. Era nato a Camogli (Genova) il 27 marzo 1944, si era laureato in lettere moderne all’Università di Genova, e se ne è andato all’età di 71 anni.

L’ho conosciuto personalmente e gli ho voluto anche bene, per il garbo estremo e la classe con cui sapeva ascoltare tutti quelli che come me avevano lavorato per lui. Un grande protagonista della storia della RAI italiana, figura poliedrica e determinante nel panorama culturale italiano, autore di romanzi e saggi tradotti in diversi paesi europei, drammaturgo di successo e vincitore di importanti riconoscimenti letterari.

Autore di tre romanzi ambientati in Terra Santa che hanno per protagonista il frate francescano Padre Matteo: Il custode dell’acqua (con cui ha vinto il Super-Campiello), Il gabbiano di sale e L’oro di Mosè, insieme a Monsignor Vincenzo Paglia, ha poi pubblicato In cerca dell’anima e Cercando Gesù.

Al Teatro Argentina ci sono per una sera i suoi amici più cari, c’è un pezzo solenne di questa RAI che in realtà non è mai andata via da Viale Mazzini, una RAI fatta di uomini e donne che anche se in pensione da anni continuano a vedersi e a parlarsi tra di loro, “niente di più bello e di più affasciante”, commenta il vecchio e mitico direttore di RAI Due Gianpaolo Sodano.

Franco Scaglia -è questo il vero mantra della serata a lui dedicata- in realtà ha intrecciato la sua lunga carriera di giornalista e dirigente Rai - dove per oltre quarant'anni ha firmato articoli e approfondimenti culturali con un rapporto continuo e significativo con il mondo teatrale. Questa connessione culminò poi nel suo ruolo di Presidente del Teatro di Roma dal 2010 al 2013, periodo in cui lasciò un'impronta duratura.

Ma questo suo ricordo è stato realizzato proprio dal Teatro di Roma, in collaborazione con Rai Cinema, nato da un'idea della moglie, l'attrice Mascia Musy, una serata in suo onore e un omaggio che ha visto presenti in sala personalità di rilievo che lo hanno conosciuto e stimato Franco Scaglia non solo come artista, ma anche come uomo e amico. C’erano il presidente del Teatro di Roma, Francesco Siciliano, il direttore artistico Luca De Fusco, il presidente di Rai Cinema Nicola Claudio, l'Amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, il suo grande amico sacerdote Monsignor Vincenzo Paglia, lo scrittore Andrea Di Consoli e l'editrice e regista Elisabetta Sgarbi. Ma c’è anche il Segretario Generale della FIGEC Cisal Carlo Parisi, la direttrice de L’Avanti Giada Fazzalari, l’ex Ministro degli Interno Enzo Scotti, lo storico Direttore del Personale della RAI Roberto Di Russo, il regista di tutti i grandi eventi di Rai Uno Giuseppe Sciacca, Paola Severini che domenica 13 giugno trasmetterà nel suo programma “O anche no” il ricordo-video di Franco Scaglia preparato da Raiteche.

E’ vero, tutti sanno in RAI chi è Andrea Di Consoli, ma l’altra sera al Teatro Argentina di Roma questo straordinario animale televisivo ha superato se stesso, raccontando in pubblico il suo rapporto vero con Franco Scaglia, tra i primi a credere in lui e a investire sul suo talento e sulla genialità del suo fare televisione, aiutandolo a superare i momenti forse più difficili dei suoi inizi in RAI. Scontato? Assolutamente no. Nulla in RAI va dato per scontato, ma questa confessione a cuore aperto di Andrea Di Consoli dimostra quanta rinascenza ancora ci sia in molti di noi, verso amici e dirigenti come Franco che una mattina hanno scelto di aiutarti e di credere fino in fondo nei tuoi progetti. Altri tempi forse, altra RAI probabilmente, altri uomini certamente.

La serata al Teatro Argentina si chiude con un filmato di RAI Teche che ci riporta la vera anima di Franco Scaglia,  un “corto” intitolato “Tra cielo e mare, Franco Scaglia tra pensieri e parole”, e che narra magistralmente bene la biblioteca di Alicudi, oggi a lui intitolata, biblioteca nata grazie alla donazione della moglie Mascia Musy, isola dove Franco trascorreva lunghi periodi e dove veniva a ultimare e rivedere i suoi libri di maggior successo, e dove sua moglie dopo la sua morte ha trasferito il grande sapere di Franco. Una serata davvero magica.

Ma chi era Franco Scaglia?

Franco diventa giornalista dopo un regolare praticantato presso il “Radiocorriere-Tv”, testata per la quale Franco lavora fino al 1982 in qualità di Capo Servizio della redazione Cultura e Spettacoli. Poi va al Giornale Radio Uno, dal 1982 al 1992 è Capo Redattore della Redazione Cultura e Spettacoli. Dal 1992 al 1998 diventa Capo della Linea di Programmazione "Informazioni Culturali, Approfondimenti e Rubriche" del DSE, Vice Direttore di Videosapere, Capo della Linea di Programmazione "Ambiente e Ragazzi" di Raidue, Capo dell'Area Tematica "Musica Classica" di Radio Rai. Nel giugno del 1998 viene nominato Vice Direttore di Radio Rai e l'anno successivo Vice Direttore Vicario di Rai International. Nel marzo 2000 diventa Condirettore di Rai International e nel novembre Vice Presidente di RAI SAT. Nel settembre 2003 viene poi nominato Presidente di New.Co Rai International.

Una vita costellata da incarichi completamente diversi l’uno dall’altro, ma legati da quel filo sottile che era la sua passione per la scrittura il teatro e i libri. Nel maggio 2004 diventa Presidente di Rai Cinema, incarico che ricopre fino alla primavera 2013. Porta la sua firma la rubrica culturale del GR1 "Il Circolo Pickwick " ma Franco è stato anche coautore della rubrica culturale "Effetto notte" in onda su Rai Uno.

In Televisione Franco era di un appeal straordinario, e non a caso miete successi dopo successi, soprattutto nella sua veste di conduttore delle rubriche di libri "Casablanca" in onda su Rai2, de "La biblioteca ideale" e " Il giardino di Oz" in onda su Rai3 e di "Questa e' la mia vita" in onda su Rai3 nel 2012.

Capo ufficio stampa del Teatro dell’Opera di Roma, è stato molto attivo anche nella carta stampata, ha collaborato con i quotidiani Il Piccolo, Avanti!, Il Tempo, Il Messaggero, l’Unità e con i periodici Tempo Illustrato, Europeo, Radiocorriere TV, Opera Aperta, Mondo Operaio, Marcatré, Nord e Sud, Il Caffè, Il Dramma, Sipario, ma ha diretto anche i periodici “Il Nuovo Osservatore”, “Achab” e “Il viaggio in treno”.

Per Rai cinema, cura la pubblicazione di cofanetti dvd che in qualche modo hanno segnato la storia della Rai: "300 anni di Carlo Goldoni 1707-2007", "Il viaggio di Gesu", "Il viaggio continua", "Un altro viaggio", e qui al Teatro Argentina viene trasmesso un bellissimo cortometraggio che lo riprende a spasso per Gerusalemme, con questo suo modo di ciondolare per strada, dinoccolato e dimesso, la camicia fuori dai pantaloni, ma con questo suo sguardo fiero di chi si sentiva a proprio agio e a casa propria anche laggiù in Terra Santa, in questa Gerusalemme-città-sacra che lui considerava il “cuore del suo mondo” e la sua seconda casa di adozione. “Premio Flaiano" per la TV nel 2012, "Premio Campiello" nel 2002, ma sono solo alcuni dei tantissimi riconoscimenti solenni conquistati sul campo. Quanto basta per dire “Grazie Franco”.


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