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Il videomessaggio dell' Arciescovo alle migliaia di persone presenti in Piazza Castello nel capoluogo piemontese.
(Prima Pagina News)
Lunedì 27 Settembre 2021
Roma - 27 set 2021 (Prima Pagina News)
Il videomessaggio dell' Arciescovo alle migliaia di persone presenti in Piazza Castello nel capoluogo piemontese.
“Sono contento di unirmi a voi per esprimervi la mia vicinanza spirituale e tutto il mio appoggio. La vostra presenza, in questa piazza (Piazza Castello a Torino ndr) come in tante altre d’ Italia, dimostra che ci sono ancora persone che non rinunciano ad esercitare la propria intelligenza e che non sono intenzionate a rinunciare alla propria libertà. Siete tornati a riunirvi per esprimere la vostra determinazione e per non lasciarvi cogliere dagli inganni della narrazione dei media di regime, dalle censure delle piattaforme social e delle televisioni”, ma anche “dal terrorismo seminato ad arte per costringervi alla somministrazione di un siero (anti Covid ndr) sperimentale del quale emergono, ogni giorno, ulteriori e gravi effetti collaterali, anche letali, insieme alla dimostrazione della sua inefficacia nel contenere il contagio.

Abbiamo capito tutti che la pandemia è usata come mezzo per ottenere quel ‘Great reset’ che era stato pianificato, da anni, in tutti i suoi dettagli. E’ sconcertante vedere come tutte le forze politiche, anche quelle dalle quali ci si sarebbe potuti aspettare una qualche opposizione all’ instaurazione di questa dittatura sanitaria, si siano rese complici” di tale situazione.

“Governanti, magistrati, Forze dell’ Ordine, medici e scienziati, funzionari pubblici e privati, giornalisti, ma anche vescovi e sacerdoti e gli stessi vertici del Vaticano. Tutti seguono, in ogni parte del mondo, uno stesso copione sotto un’ unica regia. Abbiamo visto dove si spinge la loro fogna ideologica: criminalizzare e discriminare chi sceglie di non essere parte di questa sperimentazione di massa, mossa da un piano anti – umano perché fondamentalmente anticristico e da ampi interessi economici.

Se siete però tutti consapevoli dell’ assurdità e dell’ assoluta gravità di quanto avviene da ormai un anno e mezzo (cioè l’ emergenza legata al Coronavirus ndr), se molti di voi comprendono che il Covid è strumentale alla limitazione delle libertà naturali dei cittadini e all’ instaurazione di un regime orwelliano, in cui ognuno di noi è tracciato e controllato in ogni sua attività, dal’ altro lato occorre andare più a fondo, cioè riconoscere che quanto vediamo accadere risponde a un progetto disumano da parte di personaggi che odiano non solo la salute del corpo, ma anche e soprattutto la salvezza dell’ anima.

Ognuno di noi ha un’ anima immortale creata da Dio e redenta da nostro Signore Gesù Cristo col sacrifico della croce. Il Signore ha versato, per ognuno di noi, il suo sangue. E’ dovere di tutti custodire la nostra anima immortale, nella grazia di Dio, seguendo i suoi Comandamenti e testimoniando con coraggio la fede, proprio nei momenti in cui essa è minacciata, in modo così grave, anche da coloro che governano la Chiesa e che si sono schierate dalla parte de Nemico. Dobbiamo riconoscere che, se siamo giunti a questo punto, lo dobbiamo in gran parte alla nostra infedeltà, ad avere lasciato che altri decidessero al posto di Dio cosa è giusto e cosa non lo è, ad avere consentito che, in nome della tolleranza, si consentisse l’ omicidio dei bambini nel ventre materno, l’ uccisione dei malati e degli anziani, la degenerazione della morale cristiana e la corruzione dei bambini e dei giovani.

L’ emergenza legata al Covid è conseguenza di “anni di ribellione alla legge del Signore, di peccati e di vizi che gridano vendetta al cospetto di Dio.

La Provvidenza ci mostra come può diventare il mondo quando abbandona la Signoria di Gesù Cristo e si pone sotto la schiavitù di Satana. Le mie non sono parole apocalittiche, come qualcuno sostiene, ma un severo monito come Pastore della Chiesa Cattolica a tornare a Dio, a riconoscere che dove non regnano Cristo Re e Maria Regina, impera la crudele tirannide del demonio che promette la fratellanza universale, ma vuole solo la nostra dannazione. Vorrei fare mie le parole di Giovanni Paolo II che pronunciò al’ inizio de suo Pontificato nel 1978: “Non abbiate paura. Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Nelle sue mani sono i destini di ciascuno di noi, degli Stati e della Santa Chiesa. Egli non permetterà che soccombiamo sotto gli assalti del Nemico del genere umano (cioè satana ndr).

Ritorniamo tutti a Gesù con la fiducia del figliol prodigo che chiese umilmente al padre di perdonarlo e di accoglierlo nella sua casa. Ritorniamo ad essere cristiani, fieri della nostra fede e della civiltà che la religione ha edificato nel corso di duemila anni di Storia e di cui la nostra amata Patria, l’ Italia, è stata la culla.

Ritorniamo a difendere, nell’ impegno civile e politico, quei valori non negoziabili che oggi vediamo negati e conculcati. Soprattutto vi prego, vi scongiuro, ritorniamo a vivere nella grazia di Dio, a frequentare i sacramenti e a praticare le virtù, ad essere cristiani coerenti con le promesse del Battesimo, autentici testimoni di Cristo”.

Lo ha dichiarato, in un videomessaggio in occasione del ‘Torino No paura day’ di ieri in Piazza Castello nel capoluogo piemontese, Monsignor Carlo Maria Viganò.

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