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Storica firma a Tripoli tra ERMA e Todini Costruzioni Generali: la nuova autostrada collega Tunisia e Tripoli, stabilità e sviluppo per la Libia e opportunità per l’Italia.
Storica firma a Tripoli tra ERMA e Todini Costruzioni Generali: la nuova autostrada collega Tunisia e Tripoli, stabilità e sviluppo per la Libia e opportunità per l’Italia.
Il 6 novembre, presso il prestigioso Al Khuld Palace di Tripoli, si è svolta la cerimonia ufficiale di firma del contratto tra l’autorità libica ERMA e Todini Costruzioni Generali, vincitrice della gara internazionale per la realizzazione del lotto 4.3 della grande autostrada costiera Emsaad-Ras Ejdyer. Il progetto, sostenuto da BTP Infrastrutture, segna l’avvio dei lavori sulla tratta che collega la frontiera tunisina a Tripoli, per un percorso di circa 160 km.
L’evento, trasmesso in televisione a livello nazionale e seguito dal Primo Ministro e dal Ministro dei Trasporti libici, nonché dal Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli e dall’Ambasciatore italiano Gianluca Alberini, testimonia le grandissime aspettative riposte nella realizzazione dell’infrastruttura, nota anche come “Autostrada della Pace”. L’autostrada, lunga complessivamente 1.750 km, sarà elemento chiave per il rilancio economico e la stabilizzazione della Libia, offrendo vantaggi concreti in termini di mobilità, sicurezza per tutta l’area mediterranea, e contrasto all’immigrazione clandestina.
Finanziata nell’ambito del Trattato di Amicizia Italia-Libia, la grandiosa opera rientra in un piano da 5 miliardi di dollari dedicato allo sviluppo infrastrutturale del Paese, con contratti affidati esclusivamente a imprese italiane. Il Consorzio PMC Mediterraneum, guidato da BTP Infrastrutture con partecipazione di ANAS e ITS Controlli Tecnici, riveste da anni un ruolo centrale nel Project Management Consulting, assumendo funzioni operative, gestionali e legali su tutto il progetto.
L’inizio dei lavori è fissato per la primavera del 2026 e il Governo libico si impegna a garantire piena sicurezza nei cantieri, tutelando personale e infrastrutture, oltre alle operazioni di sminamento. La firma del contratto non rappresenta solo la partenza effettiva di una delle più grandi opere in Nord Africa, ma rafforza la cooperazione tra Italia e Libia e sostiene l’imprenditoria italiana, sempre più strategica anche alla luce della cessazione imminente degli investimenti legati al PNRR.
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