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Al roadshow “Energie per il Futuro dell’Export” oltre cento imprese dell’area del Golfo incontrano Sace, che punta a rafforzare il sostegno a iniziative infrastrutturali, energetiche e industriali con un portafoglio di nuove operazioni fino a 2 miliardi di euro nel 2026.
Al roadshow “Energie per il Futuro dell’Export” oltre cento imprese dell’area del Golfo incontrano Sace, che punta a rafforzare il sostegno a iniziative infrastrutturali, energetiche e industriali con un portafoglio di nuove operazioni fino a 2 miliardi di euro nel 2026.
Dubai è stata la tappa internazionale del roadshow “Energie per il Futuro dell’Export”, l’iniziativa itinerante con cui SACE incontra imprese e stakeholder per ascoltare le esigenze degli esportatori italiani e costruire nuove opportunità di business. Alla giornata hanno partecipato oltre cento aziende provenienti da tutta l’area del Golfo, attive in settori chiave come infrastrutture, energia, food & beverage, manifatturiero e meccanica strumentale, confermando l’attrattività del Made in Italy in un mercato in forte espansione.
Nel corso dell’evento SACE, l’Export Credit Agency controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha ribadito il ruolo strategico degli Emirati Arabi Uniti come piattaforma per l’export e gli investimenti italiani nella regione. Accanto a un portafoglio già significativo di impegni in essere, la società ha annunciato l’intenzione di sostenere nel 2026 nuovi progetti per un valore potenziale fino a 2 miliardi di euro, con particolare attenzione a infrastrutture, transizione energetica, innovazione tecnologica e filiere produttive ad alto contenuto di know-how.
L’obiettivo è accompagnare le imprese italiane – grandi gruppi ma anche PMI – lungo l’intero ciclo dei progetti, dalla fase di scouting delle opportunità alla strutturazione finanziaria, offrendo garanzie e strumenti assicurativi per ridurre i rischi dei mercati esteri. L’iniziativa di Dubai conferma inoltre la volontà di SACE di presidiare stabilmente l’area con i propri uffici e con una rete di partnership locali, così da trasformare la crescita degli Emirati e i loro piani di investimento infrastrutturale in un volano per l’export italiano.
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