Breaking news infrastrutture - Pnrr, i Comuni trainano gli investimenti nel Mezzogiorno

Tre cantieri su quattro in fase esecutiva al Sud, tempi di progettazione dimezzati grazie a PNRR e assistenza tecnica.

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Giovedì 27 Novembre 2025
Roma - 27 nov 2025 (Prima Pagina News)

Tre cantieri su quattro in fase esecutiva al Sud, tempi di progettazione dimezzati grazie a PNRR e assistenza tecnica.

Il Pnrr si conferma un volano decisivo per gli investimenti pubblici, in particolare nel Mezzogiorno, dove i Comuni stanno giocando un ruolo da protagonisti.

Secondo il Rapporto Svimez 2025, gli investimenti comunali nel Sud sono raddoppiati tra il 2022 e il 2025, passando da 4,2 a 8 miliardi di euro, in larga parte grazie alla capacità di attuazione delle misure legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla maggiore flessibilità introdotta con la revisione delle regole di finanza pubblica.

Il Pnrr destina al Mezzogiorno circa 27 miliardi di euro per opere pubbliche, con un focus particolare sulle infrastrutture sociali.

La fotografia aggiornata al 31 ottobre 2025, elaborata da Svimez in collaborazione con Ance, mostra che tre cantieri su quattro nel Sud sono oggi in fase esecutiva, un dato in linea con quello del Centro-Nord.

Tuttavia, emerge una differenza nella fase di completamento: mentre nel Centro-Nord il 25% dei progetti è già arrivato al collaudo, nel Mezzogiorno questa quota si ferma al 16,2%.

L’analisi si concentra su interventi per un valore complessivo di circa 17 miliardi di euro, affidati prevalentemente a Comuni e Regioni per la realizzazione di infrastrutture sociali: nidi e servizi per la prima infanzia, edilizia scolastica, sanità territoriale e servizi di prossimità.

Integrando i dati del sistema Regis, Svimez evidenzia come il tracciamento consenta di monitorare l’avvio e la fase esecutiva dei progetti, ma non ancora in modo capillare lo stato di avanzamento fisico dei cantieri, che rimane un punto sensibile per la governance complessiva del Pnrr.

Un elemento chiave che emerge dal rapporto è la maggiore efficacia dimostrata dai Comuni rispetto alle Regioni nella gestione dei cantieri Pnrr. Nel Mezzogiorno, le opere di infrastrutturazione sociale a titolarità comunale risultano in fase avanzata per il 51,5% del valore complessivo delle risorse, contro appena il 33% dei progetti in capo alle Regioni.

Questa differenza si conferma lungo l’intero territorio nazionale e suggerisce che la prossimità ai bisogni delle comunità locali, unita al supporto tecnico mirato, favorisca una più rapida traduzione delle risorse in cantieri attivi. Decisivo, in questo quadro, è stato il rafforzamento delle capacità amministrative locali.

Le attività di assistenza tecnica fornite dai centri di competenza nazionali alle amministrazioni responsabili degli interventi hanno consentito di accelerare e standardizzare gli iter autorizzativi e progettuali.

Il Rapporto Svimez segnala che con il Pnrr si sono significativamente ridotti i tempi medi di progettazione delle opere, con una sostanziale convergenza tra Sud e Centro-Nord: nel Mezzogiorno si è passati da 20,4 a 7,1 mesi, mentre nel Centro-Nord da 16,8 a 7,4 mesi.

Tra i modelli organizzativi che hanno avuto maggiore impatto, spicca quello messo in campo da Invitalia. Il modello operativo dell’agenzia nazionale è stato adottato da 778 amministrazioni e ha contribuito a colmare storici divari nei tempi di progettazione, supportando gli enti nella predisposizione dei progetti, nella gestione delle procedure e nella pianificazione degli interventi.

Questo si è tradotto in un’accelerazione concreta degli investimenti in infrastrutture sociali: aumento dei posti nei nidi e nei servizi per l’infanzia, miglioramento delle mense scolastiche, modernizzazione degli edifici scolastici e potenziamento della sanità territoriale.

Il quadro tracciato da Svimez restituisce un Mezzogiorno più dinamico sul fronte degli investimenti pubblici, ma ancora alle prese con la sfida di portare rapidamente a compimento i cantieri avviati. La capacità dimostrata dai Comuni nel trasformare le risorse del Pnrr in opere in fase esecutiva rappresenta un segnale positivo per la coesione territoriale e per la riduzione dei divari infrastrutturali, a condizione che la spinta riformatrice e il supporto tecnico non si esauriscano con la fase emergenziale del Piano, ma diventino patrimonio strutturale della pubblica amministrazione italiana.


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