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“Loro hanno una grandissima capacità di riaggressione quando perdono palla, dobbiamo riuscire a pulire la palla e a metterla in sicurezza creando qualche occasione”.
“Loro hanno una grandissima capacità di riaggressione quando perdono palla, dobbiamo riuscire a pulire la palla e a metterla in sicurezza creando qualche occasione”.
La Spagna è una squadra formidabile, ma l'Italia può farle male. Parola di Giacomo Raspadori, che dalla conferenza stampa a Casa Azzurri avvisa le Furie Rosse.
“La Spagna è una squadra di grandissimo livello, ma dobbiamo concentrarci su di noi, conosciamo il nostro valore e sappiamo di avere tutte le carte in regola per poterle fare male”, dice.
Gli iberici allenati da De La Fuente hanno un punto di forza: “Loro hanno una grandissima capacità di riaggressione quando perdono palla, dobbiamo riuscire a pulire la palla e a metterla in sicurezza creando qualche occasione”.
Raspadori, peraltro, è uno degli attuali Campioni Europei: fu lanciato a sorpresa da Roberto Mancini, poco prima dell'avventura del 2021, che terminò con la formidabile vittoria in finale a Wembley contro l'Inghilterra. Rispetto a quell'edizione, spiega, sono “molto più maturo, consapevole di quelli che sono i miei mezzi, lì ero alle prime convocazioni, era una cosa inaspettata, non che quella di oggi sia stata scontata, per nulla, anzi è motivo di grande orgoglio far parte di questo gruppo”.
In questa Nazionale, l'attaccante del Napoli ritrova Luciano Spalletti, con cui ha vinto anche uno Scudetto: “Spalletti è sempre lo stesso, in ogni istante trasmette la sua carica che sia a livello tattico o motivazionale. Qui ha meno tempo rispetto al club e quindi cerca di imprimere il più possibile il suo credo, noi dobbiamo essere bravi nelle riunioni e negli allenamenti ad assimilare il più possibile”.
Raspadori tenta di metterlo in difficoltà, ma non in senso negativo. Cerca lo spazio che, in questi ultimi tempi, non è riuscito a trovare. “Mi sto giocando al massimo le mie chance come ho sempre fatto e come ognuno dei 26 sta cercando di fare, cerchiamo di mettere in difficoltà il mister nelle scelte, provando a rendere al meglio in ogni allenamento per guadagnarci un’occasione. Io sono molto ambizioso, voglio ritagliarmi più spazio possibile, non mi considero più un giovane, ho 24 anni e l’obiettivo è avere più continuità”.
Ed è proprio questo che gli manca, ma non si sente sottovalutato: “Non mi sento sottostimato, sono in un gruppo di giocatori fortissimi, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti degli altri colleghi sentirsi così – spiega Raspadori -. Sicuramente non ho avuto quella continuità che avrebbe portato certi benefici, ma c’è da non mollare mai e lavorare ogni giorno per costruirsi l’occasione. Continuerò a fare così. La mancanza di continuità può portare a un po' meno di brillantezza, ma per come sono fatto io non penso di aver perso qualcosa, penso di essere al 100%”.