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"Non abbiamo pressioni perchè sappiamo da dove veniamo. Stavamo con la testa sott’acqua, ora l’abbiamo tirata fuori e cominciamo a respirare. E ora che respiriamo dobbiamo spingere".
"Non abbiamo pressioni perchè sappiamo da dove veniamo. Stavamo con la testa sott’acqua, ora l’abbiamo tirata fuori e cominciamo a respirare. E ora che respiriamo dobbiamo spingere".
Lottare fino all'ultimo per approdare in Champions League, ma senza pressioni o rimpianti. E' questo il mantra di Mister Claudio Ranieri.
“Non abbiamo pressioni perchè sappiamo da dove veniamo. Stavamo con la testa sott’acqua, ora l’abbiamo tirata fuori e cominciamo a respirare. E ora che respiriamo dobbiamo spingere. La pressione ce l’hanno gli altri, che stanno lassù dall’inizio”, ha spiegato il tecnico, durante la conferenza stampa in vista del match contro la Fiorentina, che si terrà all'Olimpico domenica alle 18.
Quella contro i Viola, difatti, sarà un vero e proprio spareggio per conquistare il quarto posto, che ora è a due lunghezze dai giallorossi: “E’ una lunga lotta per qualcosa di importante. Non mi piace promettere, ma sono una persona positiva e ambiziosa. Voglio il massimo da me stesso e dai giocatori. Alla fine vedremo quello che abbiamo fatto, ma senza rimpianti”.
Per quanto riguarda il suo futuro, Ranieri è categorico: “Nulla può farmi cambiare idea, fare un altro anno sarebbe uno sbaglio per la Roma”. Il quarto posto giallorosso, peraltro, resterebbe un'impresa "inferiore" rispetto a quella compiuta con il Leicester: “Più di Leicester non c’è niente, quello che è successo lì è qualcosa di incredibile”.
La Fiorentina, ha proseguito tornando all'attualità, è “una signora squadra, che contro il Betis ha perso ma ha tutte le carte per andare in finale di Conference League. Hanno buonissimi giocatori e grande qualità”.
Anche se è andato in goal per undici volte in Serie A, e sedici volte in totale, Dovbyk è ancora bersaglio di critiche: “Credo ancora in lui, non è un acquisto sbagliato, perchè quando prendi il capocannoniere della Liga significa tanto. Ha portato punti importanti, come primo anno è positivo”.
La notizia positiva è che “la squadra sta bene, tranne Dybala ci siamo tutti: anche Nelsson e Saud sono recuperati”. Quest'abbondanza ha portato, spesso, a prendere decisioni difficili, come impiegare meno calciatori come Paredes, Hummels e Saelemaekers: “Essendo tutti disponibili, scelgo quelli più confacenti nel cercare la vittoria” contro gli avversari di turno, perciò “quando dico che scelgo la sera prima è la verità”, ha concluso Ranieri.