Caltanissetta, diritto alla salute, l'appello di Giuseppe: sono disabile, ma mi negano ricoveri
L'uomo è disabile dal 13 ottobre 2009 per un'emorragia cerebrale al tronco.
(Prima Pagina News)
Giovedì 21 Ottobre 2021
Caltanissetta - 21 ott 2021 (Prima Pagina News)
L'uomo è disabile dal 13 ottobre 2009 per un'emorragia cerebrale al tronco.
Una storia di ricoveri negati, nonostante la disabilità. E' quella che racconta Giuseppe Pasqualetto, 58enne di Caltanissetta, disabile dal 2009 a causa di un'emorragia al tronco encefalico.

"Mi chiamo Giuseppe Pasqualetto, nato nel 1963, e residente a Caltanissetta; il 13/10/2009 sono diventato disabile perché a causa di emorragia cerebrale al tronco (inoperabile): 3 estrema unzione, 2 tracheostomia, blocco renale, sindrome di Lyell, 717 gg. di ricovero (compresi 90 gg. in coma vegetativo). Certificato dai medici, ho sempre bisogno della fisioterapia in regime di ricovero". 

"Sono stato ricoverato: all’ospedale S. Elia di Caltanissetta; all’ospedale Villa Sofia di Palermo; al centro neurolesi Bonino/Pulejo di Messina (3 volte), durante la mia degenza in un periodo è mancata l’acqua ed ho inviato una mail di protesta al Dott. Aliquò, Direttore generale di quel periodo, vennero nella mia stanza il Direttore scientifico, Prof. Placido Bramanti, ed il Direttore sanitario, non ricordo il suo nome, il Bramanti mi chiede il motivo della mia lamentela, rispondo, con buona educazione: in un ospedale non può/deve mancare l’acqua, aggiunge lui: per adesso manca l’acqua ed è così, ed io, a sua volta rispondo: io con l’acqua fisiologica non mi lavo, lei se vuole accertarsi, ulteriormente, vada in bagno e verifichi. Risultato: non mi ricoverano più, perché ogni volta che chiamavo mi rispondevano oggi, domani, tant’è che ad oggi non mi ha chiamato nessuno", prosegue. "Non ho nulla contro i professionisti e le maestranze del Bonino/Pulejo, rimane un ottimo centro".

L'uomo è stato ricoverato anche "all'ospedale “S. Maugeri” di Ribera (AG) (4 volte), ma il primario, Dott. Salvatore Condello, dopo che gli ho chiesto, educatamente, di essere dimesso qualche giorno prima perché avevo prenotato una visita oculistica dal Prof. Avitabile, a Catania, il 6 ottobre 2020, per una diplopia all'occhio sinistro conseguenza della patologia, mi ha risposto che l'ospedale Maugeri non è un albergo, che sono stato favorito, non so da chi, e che fino a quando ci sarà lui non mi ricovererà più".

Sono quindi seguiti ricoveri "al centro di riabilitazione Gli Angeli di Padre Pio di San Giovanni Rotondo (3 volte); all'ospedale Oasi Maria SS. di Troina (EN) (1 volta), per esami diagnostici. Ho chiamato, pure, l'ospedale di Cefalù (PA), mi è stato risposto che non mi possono ricoverare perché è passato troppo tempo dall’evento drammatico. Ho fatto, pure, richiesta al centro Vanico di Castelvetrano (TP) ma non mi possono ricoverare perché anche l'ospedale Maugeri ha usato l'articolo 56. Ovviamente non posso ricoverarmi a pagamento, se consideriamo che fino a Luglio 2020 prendevo, circa, 285€ e poi, circa, 651. Come dicevo ho sempre bisogno della fisioterapia, i medici, non io, mi hanno consigliato di fare terapia robotica ed idroterapia, che in Sicilia, purtroppo, non si effettua tranne, in maniera ridotta, la robotica, al centro neurolesi Bonino/Pulejo di Messina".

"In considerazione" del fatto "che non mi vogliono ricoverare più mi sono messo a cercare ed ho trovato al Sud una struttura adatta al mio caso, Gli Angeli di Padre Pio di San Giovanni Rotondo, ma per andarci ci vuole l’autorizzazione che rilascia l’azienda sanitaria della provincia di appartenenza, che normalmente non autorizza. Era il 2016, mi sono informato ed ho preso un appuntamento (a causa della mia disabilità non ho più la patente di guida ed ogni volta che mi devo spostare devo chiedere cortesie a terze persone, al centro di San Giovanni Rotondo non posso andarci a pagamento perché prendo una pensione bassissima), tramite il Cup, con il fisiatra, Dott. Gladinoro Fava, il quale mi dice: lei dopo 15 anni cosa spera di migliorare? Rispondo seccato: intanto se ci vado sono c... miei, poi non sono 15 anni ma 7".

"Nel 2017 mi invitano a seguire lo stesso iter. Il Dott. Gladinoro Fava mi dice: considerato che sarebbe la terza volta che richiede di andare a Gli Angeli di Padre Pio le dico no perché dobbiamo dare spazio ad altre persone; rispondo seccato: guardi dottore che ci sono stato una volta soltanto; lui aggiunge: lo deve dire a me? Rispondo: e lei lo deve dire a me? Nel 2019, la richiesta è stata sempre un’odissea ma quest’anno è stata peggio. Alla fine di Gennaio 2019 sono andato dal Dott. Salvatore Ferrara, responsabile dell’U.O.C. di Caltanissetta, per richiedere l’autorizzazione per il ricovero a Gli Angeli di Padre Pio, che mi ha mandato dal Dott. Gladinoro Fava, dopo prenotazione al CUP, il 5 febbraio 2019 ho fatto la visita e dopo aver compilato il verbale nel quale certifica che avevo bisogno delle cure".

"Il 13 febbraio ho consegnato la richiesta al protocollo dell’ASP2, con il n. 153, mi è stata concessa l’autorizzazione il 31/07/2019, dopo tante proteste, adducendo la responsabilità del ritardo alla mancanza di personale. Ho inviato diverse mail al Direttore generale dell’ASP 2, Dott. Ing. Alessandro Caltagirone, ma non mi ha mai dato nessuna risposta. Mi è stato, pure, detto, informalmente, da un amico che lavora all'ASP, che è inutile fare richiesta per andare a San Giovanni Rotondo perché la stessa ASP non autorizzerà".

"Ho segnalato il mio problema a 1000 persone, tra politici ed agenzie di comunicazione, ma nessuno - sottolinea Giuseppe - ha sentito il dovere di rispondermi. Dove devo ricoverarmi? A Messina no, a Ribera no, a San Giovanni Rotondo no, a Castelvetrano no, a Cefalù no".

"Vi racconto una storia dove sono stato attore. Credo che Ippocrate si stia rotolando nella Sua tomba per il tradimento al Suo giuramento. Ecco la storia: il 26/10/2020 sono stato convocato dalla commissione medica, locale, dell'Inps di Caltanissetta, formata dal Presidente Calì Rosario, componenti Licciardello Musmeci Michela e Mannella Valentina Katia, per effettuare la visita di revisione della pensione di invalidità e dell'indennità di accompagnamento. Tra le altre cose, sul verbale è stato scritto: "Cambi posturali difficoltosi ma possibili in autonomia. Sale e scende dalla bilancia senza ausilio. Saltuari tremori a riposo arti superiori. Lieve ipostemia sx e moderata a dx aa sia superiori con pressione consensualmente ridotta", io non posso mangiare da solo se non vengo aiutato, non posso lavarmi (compresa la barba) se non esegue il tutto una terza persona, uso il deambulatore 24h al giorno. Ma poi durante la visita di revisione, proprio il Presidente mi ha aiutato a salire e scendere dalla bilancia perché da solo non ci riuscivo. Non capisco se hanno mentito i medici delle revisioni precedenti o i medici della revisione attuale", conclude.

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