Carola Carulli, segno zodiacale Leone, romana, classe 76, giornalista professionista dal luglio 1999 è uno dei volti più amati e soprattutto più seguiti del TG2 di Gennaro Sangiuliano. Segni particolari, soprattutto brava, con alle spalle una gavetta durissima e una carriera interamente costruita sulle sue sole capacità professionali.
Oggi Carola ha l’età giusta per tracciare un primo bilancio della sua vita. Dice: “Posso cominciare con il dirti che ho sempre voluto scrivere, mi è sempre piaciuto raccontare le vite degli altri e il mestiere della giornalista è stato il mio unico sogno da bambina e da ragazza poi”.
Il sorriso di Carola è coinvolgente e avvolgente insieme, non può passare inosservato, ed è anche questa sua straordinaria apertura caratteriale al mondo che la circonda che fa di questa professionista della TV di Stato un personaggio emergente. “Finito il liceo classico mi iscrivo a lettere e comunicazione e cinema a Roma Tre, ma contemporaneamente inizio a scrivere per un quotidiano locale, la “Voce di Roma”. E’ stata dura. Coprivo i turni di notte, poi di giorno stavo all’università a studiare.
Mi specializzo in cultura e spettacolo quasi subito, e la mia prima esperienza importante una volta finiti gli studi la vivo alla radio. E’ a “Radio globo” che imparo i primi segreti del mestiere, ad usare la voce per esempio, a fare la speaker, e soprattutto a specializzarmi in musica.
Tantissima radio in quegli anni, ma anche tanta televisione. Faccio tanta cronaca nelle tv local. Poi arrivano le prime conduzioni, le prime dirette, fino alla prima chiamata in rai. Mi chiamano per una sostituzione estiva al Tg2. Era il 2001. Mi fanno un contratto di un mese. Da quel momento la Rai diventa la mia seconda famiglia. Per 10 anni faccio la precaria al Tg1, sempre nella redazione cultura, e qui ho la fortuna di lavorare con Vincenzo Mollica e soprattutto con Maria Rosaria Gianni, da entrambi ho imparato moltissimo tanto che poi ho avuto una rubrica di teatro tutta mia.
Poi ancora, per vari anni faccio il tg1 mattina con Monica Maggioni e Franco di Mare, ed è lì che imparo a fare televisione sul serio. Tanti servizi di cronaca, sono quelli che più ti formano come cronista, e tantissime inchieste di cultura, fino ad approdare poi al tg2”. Carola Carulli non perde mai il suo sorriso devastante e contagioso e pur facendo capire che forse avrebbe preferito restare dove stava, quindi al TG1, invece un giorno la spostano al TG2: “Ero senza padrini politici, una testata alla fine valeva l’altra. Importante era restare in casa Rai, e così è andata”.
In compenso però porta a casa il suo primo contratto vero, a tempo indeterminato. Al TG2 finisce a “Costume e Società”, dove diventa di fatto conduttrice, e poi al TG2 della notte. Man mano che il tempo passa le danno la conduzione del TG delle 18.15, dove oggi chiunque la può seguire e ammirare.
“Nei fatti il Tg2 diventa la mia vera famiglia, e alla redazione cultura faccio l'inviata dei grandi eventi, da Sanremo che seguo da tanti anni al festival di Venezia al salone del libro di Torino. Oggi sono specializzata in libri con una mia rubrica “Achab libri” e “Tg2 weekend”. Sono la responsabile anche della musica e seguo gli eventi del cinema quando ci sono i festival.
A luglio farò 20 anni di Rai” Carola non lo dice, ma dopo 20 anni di RAI è ancora redattore ordinario, primo gradino della scala gerarchica, probabilmente paga lo scotto di non fare politica e di non essersi legata a nessuno.
Ma questo la rende libera, libera in tutti i sensi. Tutto qui? Lei torna a sorridere: “No, ora sto finendo di scrivere il mio primo romanzo, già acquistato da una grande casa editrice, ma questo ancora non lo sa nessuno. In futuro invece vorrei avere un programma tutto mio sui libri. Sai sognare non costa niente”.
Dietro tutto questo suo successo c’è un pezzo importante della sua storia familiare: “Se sono qui è grazie a mio padre, che ha sempre creduto in me. Sono arrivata dove sono arrivata grazie a lui, che ha sempre fortemente creduto in me e nel mio lavoro.
Avrei potuto avere un bel posto in banca, alla Banca d'Italia magari, dove hanno lavorato mio zio e mia madre, ma io sono una testarda e non avrei mai potuto occuparmi di altro se non di racconti e di cronaca quotidiana”.
Auguri Carola, e che il 2021 ti possa portare i riconoscimenti dovuti e conquistati sul campo.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News