Taste of Italy 2026: il Made in Italy torna protagonista a Houston

Presentata la dodicesima edizione della fiera che si terrà a marzo a Houston con tantissime novità, importante riferimento per importatori, distributori e professionisti del trade agroalimentare alla ricerca del vero Made in Italy.

(Prima Pagina News)
Giovedì 26 Giugno 2025
Roma - 26 giu 2025 (Prima Pagina News)

Presentata la dodicesima edizione della fiera che si terrà a marzo a Houston con tantissime novità, importante riferimento per importatori, distributori e professionisti del trade agroalimentare alla ricerca del vero Made in Italy.

Il meglio dell’enogastronomia italiana si prepara a sbarcare a Houston per l’edizione 2026 di Taste of Italy, la fiera che dal 2015 crea connessioni e occasioni di business tra le aziende produttrici dello stivale, gli importatori e i distributori degli USA. La cittadina del Texas, nota per essere sede del centro spaziale della Nasa, infatti, dall’1 al 3 marzo 2026 si animerà di masterclass e attività, degustazioni e sommelier competition, per far conoscere i veri sapori italiani ai professionisti del trade di ben 14 stati del Sud America.

 

Per festeggiare la dodicesima edizione, quest’anno la manifestazione si presenterà in una veste nuova, una vera e propria versione 2.0 con una serie di novità che sono state svelate in anteprima assoluta ieri a Roma, negli spazi del MIMIT alla presenza di Elena Lorenzini, Vice Capo Gabinetto di Alfonso Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Giancarlo Righini Assessore al Bilancio, all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Alessia Paolicchi Direttore della IACC TEXAS Italy America Chamber of Commerce di Houston, Salvatore Rebecchini docente di economia dell’Università degli Studi Internazionali di Roma-UNINT, Francesca Alicata, Chief External Relations di Simest e Giordano Emo Capodilista, Vicepresidente Confagricoltura.

 

“Il Texas si conferma anche quest’anno lo Stato americano con la più alta crescita di presenza di prodotti italiani, sia in termini di export agroalimentare sia di insediamento di imprese attente alla qualità e sempre più sensibili al valore che il Made in Italy rappresenta”, apre Elena Lorenzini.

 

“Questo evento risulta importante anche per quanto riguarda il rapporto con l’America soprattutto in un periodo in cui si parla di dazi. Mi sembra che il presidente Trump sia una persona che alza molto la posta con grandi annunci. Devo dire che l’immagine di ieri di Giorgia Meloni che si intrattiene a parlare con il presidente americano rinforza l’idea che l’Italia sia un ponte tra gli USA e l’Europa”, dichiara il senatore Marco Scurria.

 

“Questo evento per noi rappresenta molto. Siamo felici che le istituzioni siano al nostro fianco per questo progetto. Io sono arrivata nel Texas nel 2009 da una piccola cittadina toscana. Il Texas se fosse uno stato a sé, sarebbe oggi l’ottava economia mondiale per prodotto interno lordo. Cresce ad un ritmo costante da quasi venti anni. La media di età è di 35 anni, è uno stato giovane e questo significa vivacità e dinamismo, che è uno stato dove l’iniziativa di fare business e di crescere viene considerata un valore assoluto.”, sottolinea la Paolicchi.

 

“Credo che la promozione del Made in Italy debba essere sostenuta dalle istituzioni. La presenza dei ministeri rafforza il ruolo delle aziende che si affacciano al mercato estero - dichiara l’assessore Righini - e rappresenta una garanzia di corretti rapporti commerciali. Ed è per questo che sono felice che la Regione Lazio sia al fianco di Taste of Italy 2026. Sono convinto che le fiere siano importanti opportunità commerciali e occasioni di incontri b2b con i buyers per questo la regione, coerentemente con le indicazioni del governo nazionale, ha attivato una selezione molto attenta delle fiere a cui partecipare e attuato un piano pluriennale di programmazione. Ad oggi, le aziende e gli imprenditori del nostro paese possono già conoscere le fiere che ci vedranno al loro fianco nel 2028 e 2029”.

 

La prima novità annunciata nel corso della presentazione, moderata da Stefano Albano, CEO di Vero USA e co-organizzatore del Taste of Italy insieme ad Alessia Paolicchi, è stata la durata della kermesse che sarà estesa da uno a tre giorni per dare la possibilità a tutti di partecipare agli eventi in programma favorendo, inoltre, le occasioni di incontro e networking. Tra le novità c’è anche l’accessibilità: il secondo giorno di kermesse, infatti, sarà a porte aperte. I consumatori avranno così l’opportunità di scoprire e gustare autentici prodotti italiani, imparando caratteristiche, storie e curiosità.

 

Il maggiore focus, però, sarà dedicato agli espositori che, presenti in un numero più ampio rispetto alle passate edizioni, attraverso Taste of Italy 2026, potranno trovare connessioni con un numero maggiore di buyer di altissimo livello, non solo del Texas ma anche degli stati limitrofi come Arizona, Nevada, California e Florida, trovando così più vaste occasioni di business favorite anche dall’istituzione di un buyer program con agenda appuntamenti e vip buyer.

 

Anno dopo anno così Taste of Italy si conferma un grande contenitore per tessere affari e accrescere le conoscenze con un sempre più nutrito calendario di appuntamenti che, per questa edizione, coinvolgeranno anche i giorni antecedenti alla manifestazione a conferma del crescente interesse in merito ai prodotti del nostro Paese che, soprattutto negli Stati Uniti e in Texas, sono da sempre molto richiesti. Questo mercato è in costante espansione soprattutto per prodotti come vino, olio extravergine di oliva, pasta secca e salse.

 

Nel 2023, l’esportazione di prodotti alimentari italiani verso gli Stati Uniti ha portato a un fatturato di oltre 7,3 miliardi di dollari. Il Texas, in particolare, ha importato merce italiana per un valore di 377 milioni di dollari. Le importazioni in questo Stato sono dunque aumentate del 74% negli ultimi dieci anni, rendendolo per crescita uno dei principali mercati.

 

Houston, soprattutto, è stata oggetto di una forte espansione di ristoranti italiani di alta qualità, motivo per il quale la città è stata scelta per ospitare un evento di tale portata che, solo nel 2025, ha visto la partecipazione di oltre 500 buyer con ben 90 espositori e oltre 400 prodotti presentati.


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