L’altro sabato ad Africo alla presenza del ministro dell’interno Matteo Piantedosi è stata inaugurata la nuova caserma dei carabinieri ospitata in una villetta confiscata a una potente famiglia di ndrangheta della zona. Erano attesi anche - ma la notizia non è mai stata confermata - la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Sono passati trent’anni dall’uscita di scena di Bettino Craxì, dopo i mille linciaggi morali e materiali subiti, ma nessuno può dimenticare quella pagina di storia, che noi abbiamo chiesto di ricostruire ad un grande cronista politico come Raffaele Malito, che di quella fase è stato anche un protagonista di primo piano.
Non è da escludere un’adeguata riflessione sulla figura del Presidente del CNEL.
Abbiamo chiesto allo scrittore Mimmo Nunnari, storico del Mezzogiorno e autore di decine di saggi sulla Questione Meridionale una chiave di lettura del 25 aprile legata al momento politico attuale, e nella sua analisi il giornalista richiama il ruolo della vecchia DC.
Da 140.000 euro in poi e fino a 5,3 milioni i lavori pubblici potranno essere assegnati direttamente, senza una procedura pubblica di gara.
Sono in pochi ad ammetterlo, ma Matteo Renzi è il più bravo di tutti. Fra i politici italiani, non teme e non ha concorrenti. Parola di Pierferdinando Casini.
L’On. Giorgia Meloni, nel recente Question Time, ha ribadito la sua contrarietà all’utilizzo del Meccanismo di Stabilità Europeo, ed ha lasciato nel vago i tempi di ratifica del Trattato, malgrado l’Italia sia rimasta l’unico Stato a non averlo ratificato.
“Occorre però far presto, a squarciare il velo sull’abbandono della Calabria e sui suoi mali, che mettono a nudo una situazione di vuoto in territori dove lo Stato non c’è e l’insidia maggiore è quella mafiosa, che si propone di colmare i vuoti sociali ed economici della regione”.
Cutro e la tragedia dei migranti letta questa volta da un grande scrittore meridionalista come Mimmo Nunnari. L’analisi che ne fa qui l’intellettuale calabrese è fuori da ogni mediazione, diretta e immediata come solo lui sa fare quando racconta la gente e le emozioni del sud Italia. Un affresco e anche una denuncia di una delle pagine più tristi della storia del Paese.
Dopo la visita di Giorgia Meloni a Cutro i ragazzi delle scuole riflettono sulla vita e sulla morte in mare.
Cosa farà Elly Schelein?Dove andrà? Con chi si alleerà? Quanto fastidio potrà dare alla maggioranza di Governo? C’è da fidarsi di lei?
La tragedia di Cutro, i morti in mare, l’arrivo di Mattarella, i silenzi di queste ultime ore, come va letta questa pagina amara della vita e della storia del Paese? Abbiamo chiesto un’analisi a Mimmo Nunnari, meridionalista e scrittore che del Mediterraneo è stato per lunghi anni cantore e romanziere ineguagliabile.
C’è anche una spiegazione semplice semplice sul perché ha vinto Elly Schlein alle primarie del pd. E bisogna ancora una volta rifarsi a quel che sosteneva Giulio Andreotti: il potere logora, ma chi non ce lo ha. In questo caso il potere ha logorato chi lo ha avuto.
Abbiamo chiesto al sociologo e scrittore prof. Rocco Turi una sua opinione sul recente viaggio di Giorgia Meloni in Ucraina, e ne viene fuori un editoriale pieno di orgoglio nazionale.
“Tra pochi giorni- commenta il sociologo Prof. Rocco Turi- sarà eletto il nuovo segretario nazionale del Pd il quale fino ad ora ha dimostrato di essere un partito anti-italiano, ma agli italiani è necessario spiegarlo…”