Cnr: Linea Pilota per la microelettronica, siglato l’accordo per l’insediamento a Catania

Cnr e Chips Joint Undertaking (Chips JU) hanno firmato l’accordo che formalizza l’avvio del progetto.

(Prima Pagina News)
Venerdì 09 Maggio 2025
Catania - 09 mag 2025 (Prima Pagina News)

Cnr e Chips Joint Undertaking (Chips JU) hanno firmato l’accordo che formalizza l’avvio del progetto.

Ulteriore passo in avanti per la costituzione, in Sicilia, dell’infrastruttura tecnologica dedicata alla microelettronica di potenza che realizzerà i prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni.

 

È stato, infatti, siglato l’accordo tra il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr, coordinatore dell’iniziativa) e il Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU, l’organismo delegato dalla Commissione Europea a gestire il programma Chips Act), accordo che sancisce tutti i programmi di spesa dei fondi del progetto, pari a 360 milioni di euro, per i sette Paesi europei partecipanti all’iniziativa. A firmare l’accordo Stefano Fabris, Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia per il CNR e Anton Chichkov per ChipsJU.

 

L’accordo giunge a un anno dall’approvazione del progetto da parte dello stesso Governing Board di Chips JU: proprio nell’aprile 2024, infatti, l’infrastruttura catanese era stata selezionata come una delle tecnologie delle Linee Pilota del programma Chips JU, destinate a svolgere un ruolo cruciale nell’avanzamento dell’Europa in particolare nei settori più critici e ad alto impatto della microelettronica.

 

Il progetto, coordinato dal Cnr, rientra tra i quattro approvati in Europa – oltre a quelli in Francia, Germania e Belgio –nell’ambito del pacchetto legislativo approvato dalla Commissione Europea per incentivare la produzione di semiconduttori a livello europeo. Accanto al Cnr, gli altri partner sono la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione ChipsIT e il consorzio interuniversitario IUNET: insieme hanno formato il Consorzio Chip4Power per la gestione della realizzazione della linea pilota WBG, un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza.

 

L’iniziativa è fortemente sostenuta dal Governo italiano e dalla Regione Siciliana, che contribuiranno al cofinanziamento per l’Italia del progetto Linea Pilota WBG che ammonta a oltre 200 milioni di euro.

 

“Questo accordo rappresenta un traguardo strategico per il nostro Paese e per l’Europa. L’istituzione della Linea Pilota a Catania conferma inoltre il ruolo del Cnr come protagonista nell’innovazione scientifica applicata e nella costruzione di infrastrutture all’avanguardia”, dichiara la Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza. “È una sfida ambiziosa che rafforza il nostro impegno per l’indipendenza tecnologica europea nel settore dei semiconduttori, con importanti ricadute per l’industria e la crescita occupazionale”.

 

A livello operativo, la struttura del Cnr che condurrà le attività scientifiche è l’Istituto per la microelettronica e i microsistemi (Cnr-Imm), la cui sede principale è proprio a Catania. Il Direttore del Cnr-Imm Vittorio Privitera afferma: “È stato un processo lungo, ma siamo riusciti a convergere con gli organismi europei verso un progetto e un piano di spesa condivisi. La riuscita di questa iniziativa è motivo di orgoglio per il Cnr e per tutta la comunità scientifica nazionale”.

 

Tra le prime azioni previste, a Catania sarà realizzata una camera bianca per sperimentare il passaggio da innovazione scientifica a produzione su scala industriale.

 

Il progetto rappresenta anche un banco di prova per il trasferimento tecnologico pubblico-privato in un settore strategico come quello dell’industria dei semiconduttori.

 

Aggiunge il Direttore del Dipartimento scienze fisiche e tecnologie per la materia del Cnr (Cnr-Dsftm) Stefano Fabris: “L’infrastruttura sarà dedicata ai semiconduttori di potenza, un settore nel quale vantiamo competenze scientifiche e industriali solide, anche grazie anche alla consolidata collaborazione con STMicroelectronics in Italia. Sarà, infatti, un punto di contatto tra laboratorio e industria, essenziale per trasformare una scoperta in un processo ripetibile. Oggi l’Europa utilizza il 20 per cento della produzione mondiale di microelettronica mondiale, ma ne produce solo l’8 per cento: questa iniziativa contribuirà, quindi, significativamente alla realizzazione del ChipsAct europeo”.


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