Come sarà il nuovo Milan di Allegri? Tutte le opzioni e le idee per la rinascita rossonera

Ritorno al futuro per il Diavolo: tra vecchie certezze e nuove ambizioni, Allegri prepara un Milan più solido, cinico e italiano. Dalla scelta del modulo ai possibili colpi di mercato, ecco come potrebbe rinascere la squadra rossonera sotto la sua guida.

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Venerdì 18 Luglio 2025
Roma - 18 lug 2025 (Prima Pagina News)

Ritorno al futuro per il Diavolo: tra vecchie certezze e nuove ambizioni, Allegri prepara un Milan più solido, cinico e italiano. Dalla scelta del modulo ai possibili colpi di mercato, ecco come potrebbe rinascere la squadra rossonera sotto la sua guida.

Massimiliano Allegri sta già iniziando a lavorare in ritiro a Milanello nel principio della sua seconda esperienza da allenatore del Milan. L’ex tecnico di Sassuolo, Cagliari e Juventus, infatti, è tornato nel club in cui ha vinto lo Scudetto 2010/2011, il penultimo nella storia recente del Milan. I rossoneri hanno scelto di affidarsi all’esperto stratega calcistico per tornare a battagliare riguardo alle posizioni europee, magari con uno sguardo interessato anche alla lotta Scudetto.

Infatti, nonostante il mercato sia ancora in pieno svolgimento e il campo debba ancora dare informazioni concrete, i migliori bookmaker in Italia secondo Wincomparator valutano già il Milan come una delle potenziali protagoniste del prossimo campionato. Ma come si schiererà il Milan di Allegri? E quali saranno i capisaldi del suo gioco?

Un modulo “fluido”

Nel corso della sua carriera da allenatore, Massimiliano Allegri ha alternato svariati moduli. Ma, principalmente, quelli che hanno costruito la sua fortuna sono stati specialmente il 4-3-3 e il 3-5-2. Molto probabile, dunque, che il Milan riparta esattamente da queste basi.

 In caso di difesa a 4, dopo le partenze di Calabria e Theo Hernandez, Allegri potrebbe abbassare anche Saelemaekers e Pobega come terzini. Ovviamente la squadra è ancora incompleta e servirà il mercato per dare dettagli e definizioni. Potenzialmente, però, il Milan possiede uno dei tridenti d’attacco più devastanti dell’intero campionato (Pulisic-Gimenez-Leão) e, quindi, è presumibile che Allegri possa decidere di schierare spesso questi giocatori tutti insieme. Indipendentemente dal fatto che dietro ci si metta a 3 o a 4.

 Nel caso in cui l’ex allenatore due volte finalista di Champions League voglia impostare una difesa con 3 centrali, la scelta degli uomini sarà fondamentale. Tra i difensori attualmente al Milan forse soltanto Tomori è in grado di comportarsi come un trascinatore di reparto a livello tecnico e di movimenti, mentre giocatori come Pavlovic, Gabbia o Thiaw hanno bisogno di essere guidati adeguatamente per rendere in maniera ottimale.

 Una cosa è certa: come stiamo per vedere, le fortune del Milan dovranno passare soprattutto attraverso la centralità dei suoi interpreti in cabina di regia.

Obiettivo: controllare il gioco

Pur essendo spesso additato come un difensivista a causa della narrazione - più o meno voluta e desiderata ma sovente realistica - del “corto muso”, Allegri nasce come un allenatore offensivo. E, in un club che da sempre ha badato anche all’estetica oltre che al risultato (e in cui ha già saputo vincere convincendo), il tecnico toscano porterà con sé la volontà di controllare il gioco. Con un centrocampo quasi del tutto rivoluzionato.

 Infatti, dopo la cessione di Reijnders al Manchester City, sono arrivati una leggenda come Luka Modric e un prospetto ormai sempre più concreto come Samuele Ricci. Questi due elementi portano senz’altro una qualità prima presente in tono minore nel reparto mediano. Attraverso i piedi di questi calciatori, Allegri punta a comandare il gioco, così come anche ad “addormentare” la partita - ove si riveli necessario - per portare a casa il risultato.

 In attesa che il mercato volga al termine, Allegri ha comunque già le idee chiare. Bisogna vedere se riuscirà a trasmetterle pienamente ai suoi calciatori.


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