Covid-19, Simit: "Vaccinazione e trattamenti precoci fondamentali per ridurre ricoveri e decessi"
Il Past President della Simit, Claudio Mastroianni: "L'obiettivo più importante nel prevenire l'aggravamento della malattia è intervenire il più precocemente possibile".
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Mercoledì 06 Dicembre 2023
Firenze - 06 dic 2023 (Prima Pagina News)
Il Past President della Simit, Claudio Mastroianni: "L'obiettivo più importante nel prevenire l'aggravamento della malattia è intervenire il più precocemente possibile".
"Quasi 9mila morti da inizio anno: la vaccinazione e i trattamenti precoci sono fondamentali per ridurre ospedalizzazioni e decessi dovuti al Sars-CoV-2". Così gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), a Firenze per il XXII Congresso nazionale, che termina oggi.

"Per evitare l'infezione innanzitutto i soggetti fragili dovrebbero vaccinarsi. Questo è il messaggio più importante. Se poi anche loro si infettano, perché purtroppo i vaccini in alcuni soggetti possono essere inefficaci, è necessario intervenire precocemente con dei trattamenti che noi abbiamo a disposizione.

Abbiamo un farmaco antivirale a disposizione dei medici di medicina generale che può essere prescritto tranquillamente e ritirato nelle farmacie territoriali. Oltre a questa possibilità, c'è anche quella di effettuare delle terapie all'interno di ambulatori dedicati degli ospedali, sempre con antivirali o anche con anticorpi monoclonali, perché l'obiettivo più importante nel prevenire l'aggravamento della malattia è intervenire il più precocemente possibile", dice il Past President di Simit, Claudio Mastroianni.

Se l'efficacia neutralizzante in vitro di una buona parte degli anticorpi monoclonali si è notevolmente ridotta davanti alla proliferazione delle sottovarianti Omicron, evidenziano gli esperti, resta ancora efficace il sotrovimab, il cui profilo permette di prevenire gli effetti più gravi dell'infezione, perché la sua efficacia si è ridotta lievemente contro le sottovarianti Omicron Eg.5.1 (Eris) e Xbb (Kraken), e ha anche un'azione immunomodulante, dunque permette il potenziamento della reazione immunitaria anche nei pazienti immunodepressi, cosa che non accade con gli altri monoclonali, che hanno solltanto un effetto neutralizzante.

La lieve riduzione di efficacia in vitro è compensata non solo dai dati virologici e dal meccanismo di reazione, ma anche da aspetti farmacologici.

Studi recenti di real world evidence a livello mondiale hanno dimostrato l'efficacia del farmaco anche nelle nuove varianti di Omicron, e alcune linee guida europee, come quella inglese ne raccomandano l'uso in alternativa all'antivirale per via orale, qualora questo non possa essere somministrato.

"Gli anticorpi monoclonali nella gestione dell'infezione da Sars-CoV-2 sono stati una grande innovazione. Purtroppo l'attività di questi anticorpi è specifica per la proteina e quindi la variante che sta circolando in quel momento, e quindi parecchi anticorpi monoclonali che abbiamo utilizzato attualmente non sono efficaci.

Abbiamo a disposizione, soprattutto per i dati di real life su grosse casistiche, un anticorpo monoclonale che è in grado comunque di mantenere una certa efficacia e di proteggere contro la malattia severa, l'ospedalizzazione e i decessi", conclude Mastroianni.

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