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All'incontro partecipano altri 5 Stati: Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan. Il summit si tiene dopo la visita di numerosi esponenti politici europei e cinesi
(Foto: L'arrivo di Putin in Tagikistan)
All'incontro partecipano altri 5 Stati: Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan. Il summit si tiene dopo la visita di numerosi esponenti politici europei e cinesi
(Foto: L'arrivo di Putin in Tagikistan)
Vladimir Putin è in visita di Stato in Tagikistan.
Si fermerà nel Paese asiatico dall'8 al 10 ottobre, dove incontrerà il presidente Emomali Rahmon.
Lo riporta la TASS.
Della delegazione russa ne fanno parte i vice primi ministri Alexey Overchuk e Marat Khusnullin, nonché alti funzionari dell'amministrazione presidenziale, il ministro della Difesa Andrey Belousov, il capo della Guardia nazionale russa Viktor Zolotov, il ministro degli Interni Vladimir Kolokoltsev, il ministro dello Sviluppo economico Maxim Reshetnikov, il ministro delle Finanze Anton Siluanov, il ministro della Giustizia Konstantin Chuychenko, il ministro dell'Industria e del Commercio Anton Alikhanov, il ministro del Lavoro Anton Kotyakov, il ministro dell'Istruzione Sergey Kravtsov, il ministro della Salute Mikhail Murashko e il ministro dei Trasporti Andrey Nikitin.
Nella giornata di oggi 9 ottobre Putin parteciperà al secondo vertice Russia-Asia centrale, che si concentrerà sull'ulteriore cooperazione tra la Russia e i paesi della regione.
Domani10 ottobre parteciperà a una riunione del Consiglio dei Capi di Stato della CSI.
"La sessione si concentrerà sullo sviluppo di partenariati commerciali e di investimento e sul rafforzamento dei legami all'interno della CSI. Rafforzare la cooperazione in questo settore è una priorità della politica estera russa", ha affermato il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov.
Putin e Rahmon affronteranno inoltre questioni internazionali e regionali di attualità e discuteranno di questioni di sicurezza nell'ambito della CSI.
Valuteranno inoltre l'istituzione di un nuovo formato "CIS Plus".
Dopo la visita di esponenti politici cinesi ed europei, lo "Zar" sembra correre ai ripari per cercare di arginare la puntuale perdita di influenza di Mosca in quella strategica regione del centro asia, vitale per gli interessi russi ma appetibile per altre potenze. In gioco ci sono lo sfruttamento di enormi quantità di materie prime e influenza politica in un teatro altamente sensibile.
Il vertice tra Russia e le 5 ex repubbliche sovietiche dell'Asia centrale (Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan) è solo il secondo dalla caduta dell'Urss nel 1991.
Dopo il vertice di Dushanbe, si prevede che i capi di Stato della CSI firmeranno circa 20 documenti.
Non è escluso che Putin e il presidente azero Ilham Aliyev potrebbero anche avere un faccia a faccia a margine del vertice della CSI a Dushanbe.
"Di solito, durante tali eventi, si svolgono incontri bilaterali. Ci saranno sia incontri prestabiliti che brevi colloqui, o incontri concordati dai leader durante la sessione", ha spiegato Ushakov.
È prevedibile che Putin tenga una conferenza stampa alla fine della sua visita di tre giorni al termine di tutti gli eventi.