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Il nuovo Comando avvicina ancora di più l’Esercito ai cittadini e al territorio.
Il nuovo Comando avvicina ancora di più l’Esercito ai cittadini e al territorio.
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, si è svolta a Palazzo “Scipio Slataper” la cerimonia di costituzione, del Comando Territoriale Nazionale dell’Esercito.
Nel suo intervento, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha sottolineato: “Con oggi si conclude la prima fase della trasformazione dell’Esercito, che ci ha visti uniti nel rispondere con determinazione a un mondo profondamente cambiato. Il territorio, come un tempo, torna al centro della nostra architettura operativa, fondata su prontezza, identità e capacità di risposta. E so che è in buone mani: la vostra esperienza, il vostro entusiasmo e il senso di responsabilità che vi anima sono la chiave per reinterpretare al meglio questo ruolo. Un ruolo che si fonda su deterrenza e difesa: non semplici concetti operativi, ma garanzie concrete di sicurezza, libertà e futuro per il nostro Paese. Su queste basi costruiamo l’Esercito che la nostra Nazione si merita”.
Il Gen. C.A. Mirra nell’esprimere gratitudine per la fiducia accordatagli nel designarlo quale primo Comandante del nuovo Comando Territoriale Nazionale, ha evidenziato: “Il Comando raggruppa in sé molteplici e diversificate competenze, caratterizzate da una forte interazione tra mondo militare e civile, per massimizzare il contributo dell’Esercito alla difesa e sicurezza del territorio nazionale”.
Il Comando Territoriale Nazionale nasce con l’obiettivo di portare l’Esercito sempre più vicino ai cittadini e per una sempre maggiore collaborazione tra enti, autorità e cittadini, contribuendo alla diffusione della cultura della Difesa.
Il Comandante del Comter sarà anche il Comandante Militare della Capitale e svolgerà funzioni di Alta Rappresentanza relative alla piazza di Roma, inoltre, avrà la responsabilità delle attività di presidio, della promozione del reclutamento e della gestione e programmazione delle aree addestrative.
Il Comando Territoriale Nazionale ha alle dipendenze gli assetti dell’area infrastrutturale della Forza Armata e i Comandi Militari Esercito (CME), per il tramite dei due Comandi Territoriali “intermedi”.
In particolare, il Comando Forze Operative Sud assume la denominazione di Comando Territoriale Sud dell’Esercito Italiano (Comter Sud), con sede sempre a Napoli, presso lo storico Palazzo Salerno. Il Comter Sud, guidato dal Generale di Divisione Andrea Di Stasio, ha alle proprie dipendenze i Comandi Militari dell’Esercito di Umbria, Abruzzo-Molise, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nel percorso di trasformazione delle Forze Operative Sud, il Generale Di Stasio ha voluto porgere, nei giorni scorsi, un deferente saluto a tutte le Bandiere e gli Stendardi delle unità dipendenti dal Comfop Sud, transitate, dallo scorso 16 settembre, alle dipendenze della Divisione “Acqui”. In tale occasione, ha incontrato, presso la caserma Sernia - Pedone di Foggia, i Comandanti delle Brigate “Granatieri di Sardegna”, “Aosta”, “Pinerolo”, “Sassari” e “Garibaldi”, nonché i Comandanti dei Reggimenti dipendenti.
Contestualmente, il Comando Forze Operative Nord assume la denominazione di Comando Territoriale Nord (Comter Nord), con sede a Padova e comandato dal Generale di Divisione Ugo Cillo. Il Comter Nord ha alle proprie dipendenze i Comandi Militari dell’Esercito di Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Toscana.
La cerimonia di avvicendamento del Comandante delle Forze Operative Nord, avvenuta lo scorso 26 settembre, è stata l’occasione per salutare tutti i Comandanti dei reparti operativi delle Brigate “Ariete” e “Pozzuolo del Friuli”, che da oggi transitano — con la riconfigurazione prevista dal Nuovo Modello Esercito — alle dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri di Verona.
La costituzione del Comando Territoriale Nazionale si inserisce nel più ampio processo di trasformazione che l’Esercito sta portando avanti e che mira a costituire strutture, unità e processi adeguati e funzionali alle esigenze dettate dai moderni scenari operativi. Basata sui pilastri di tecnologia, addestramento e valori, la spinta innovativa sta coinvolgendo tutti i settori chiave dell’Esercito per garantire allo strumento militare terrestre maggiore dinamismo, flessibilità e iniziativa, evitando duplicazioni e riducendo la burocrazia.
Inoltre, la revisione consentirà alla Forza Armata di concentrarsi maggiormente sull’operatività, per affrontare al meglio le sfide future con lo scopo di rendere più efficiente la struttura organizzativa in aderenza ai criteri organizzativi di unicità di comando, riduzione dei livelli gerarchici, semplificazione ordinativa e razionalizzazione delle risorse disponibili.