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Boato all’alba in una stazione di rifornimento GPL, vetri in frantumi e auto incendiate. L’onda d’urto ha scosso l’intera zona est della Capitale.
Boato all’alba in una stazione di rifornimento GPL, vetri in frantumi e auto incendiate. L’onda d’urto ha scosso l’intera zona est della Capitale.
Un’esplosione devastante ha sconvolto Roma nelle prime ore del mattino del 4 luglio 2025, quando una cisterna di gas GPL è andata a fuoco all’interno di una stazione di servizio in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino. Il bilancio provvisorio parla di almeno 13 feriti, tra cui otto agenti di polizia e cinque civili. La zona è stata messa in sicurezza mentre proseguono le operazioni dei vigili del fuoco per scongiurare nuovi pericoli.
Erano le 8:05 quando un’esplosione improvvisa ha scosso il quartiere est della Capitale. Il fragore, avvertito a chilometri di distanza, ha fatto tremare i vetri degli edifici e causato momenti di forte panico tra i residenti. Diversi testimoni raccontano di aver pensato a un terremoto o a un attentato, vista la potenza del boato.
Il punto dell’incidente è una stazione di rifornimento di gas GPL situata accanto a una scuola. Secondo le prime ricostruzioni, a innescare l’esplosione sarebbe stato un guasto durante le operazioni di carico del gas da una cisterna esterna.
L’esplosione ha coinvolto anche diverse pattuglie di polizia intervenute per mettere in sicurezza l’area. Otto agenti, tra cui sei del Reparto Volanti e due del Commissariato Tor Pignattara, hanno riportato ustioni di varia entità. Sono stati tutti trasportati in ospedale ma non risultano in pericolo di vita.
Tra i civili, cinque persone sono state ricoverate: tre presso il Policlinico Umberto I e due al San Giovanni. Altri abitanti dei palazzi circostanti sono stati medicati sul posto a causa di vetri rotti, schegge e contusioni.
L’onda d’urto ha danneggiato numerose abitazioni tra via dei Gordiani e via Romolo Balzani. I vetri delle finestre sono andati in frantumi e diverse automobili parcheggiate sono state distrutte dalle fiamme. Il quartiere è stato completamente bloccato per permettere ai soccorritori di operare in sicurezza.
La viabilità è andata in crisi su tutto l’asse Prenestina-Togliatti, con deviazioni al traffico e interruzioni temporanee del trasporto pubblico. Sul posto sono stati allestiti due PMA (Posti Medici Avanzati) per garantire assistenza immediata ai feriti e ai soccorritori.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata informata immediatamente dell’accaduto e ha attivato un canale diretto con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e con il sottosegretario Alfredo Mantovano. Le istituzioni stanno seguendo da vicino l’evoluzione della situazione, con un focus particolare sulle condizioni dei feriti e sulla messa in sicurezza dell’area.
La Procura di Roma ha avviato un’indagine per disastro colposo, al momento senza indagati. Gli inquirenti stanno valutando eventuali irregolarità nei protocolli di sicurezza della stazione di servizio e nel trasferimento del gas.