Gaza: identificati i cadaveri di due ostaggi. Netanyahu: "Chi si metterà contro di noi la pagherà cara"

Il valico di Rafah sarà riaperto la prossima settimana. Katz: "Se Hamas si rifiuta di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sua sconfitta totale".

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Giovedì 16 Ottobre 2025
Roma - 16 ott 2025 (Prima Pagina News)

Il valico di Rafah sarà riaperto la prossima settimana. Katz: "Se Hamas si rifiuta di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sua sconfitta totale".

Sono stati identificati i cadaveri di altri due ostaggi consegnati da Hamas: si tratta di Inbar Hayman, l'ultima donna che non aveva ancora fatto ritorno in Israele, e il sergente maggiore Muhammad al-Atrash. E' quanto ha fatto sapere l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, osservando che “i rappresentanti delle Forze di difesa israeliane hanno informato le famiglie degli ostaggi che i loro cari sono stati restituiti a Israele e che la loro identificazione è stata completata”.

“Hamas è tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo. Non scenderemo a compromessi su questo punto e non risparmieremo sforzi finché non restituiremo tutti i corpi degli ostaggi, fino all’ultimo”, ha poi evidenziato l'ufficio del premier.

Ieri sera, Hamas ha consegnato due bare con i resti dei due ostaggi, dichiarando di aver recuperato tutti i cadaveri “che è riuscita a raggiungere”. A Gaza, il gruppo fondamentalista islamico detiene ancora i resti di altri 19 ostaggi.

Durante il trasferimento dei due corpi da Gaza, il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha minacciato la ripresa della guerra, se Hamas non dovesse rispettare l'accordo di pace, dichiarando di aver dato ordine all'esercito di approntare un “piano per annientare” il gruppo terroristico palestinese, in caso di ripresa dei combattimenti. “Se Hamas si rifiuta di rispettare l’accordo, Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, riprenderà i combattimenti e agirà per ottenere la sconfitta totale di Hamas, per cambiare la realtà a Gaza e raggiungere tutti gli obiettivi della guerra”, dichiara l'ufficio di Katz.

Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno fatto sapere, prima della consegna, di aver rispettato gli impegni previsti dall’accordo di cessate il fuoco, restituendo gli ostaggi ancora vivi e i corpi “che è riuscita a raggiungere”. "Ciò che resta dei corpi degli ostaggi" non ancora restituiti "richiede grandi sforzi e attrezzature speciali per la ricerca, e stiamo compiendo grandi sforzi per risolvere questo problema", hanno dichiarato.

Intanto, l'emittente saudita Al-Hadath ha riferito che, a causa di problemi di logistica e di sicurezza, il valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, non riaprirà oggi, e neppure domani, ma potreppe essere riaperto a metà della prossima settimana. Attualmente, Israele non ha rilasciato informazioni ufficiali. Il valico era stato bloccato nei giorni scorsi dalle autorità di Tel Aviv, come ritorsione verso Hamas per non aver consegnato i corpi di tutti e 28 gli ostaggi deceduti a Gaza.

“La lotta non è ancora finita, ma una cosa è chiara: chiunque alzi la mano contro di noi sa che pagherà un prezzo molto alto”. Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso di una commemorazione delle vittime del 7 ottobre e dei militari morti a Gaza, in corso presso il Monte Herzl, a Gerusalemme. “Siamo determinati a portare a termine una vittoria che influenzerà la nostra vita per molti anni. Israele è in prima linea nello scontro fra barbarie e illuminismo”, ha continuato Netanyahu. “Siamo impegnati per il ritorno di tutti i rapiti. I caduti hanno lavorato per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra e noi li raggiungeremo”, ha evidenziato.

Altri 14 palestinesi sono stati uccisi e portati negli ospedali di Gaza dall'alba di stamani, tra cui 8 cadaveri recuperati dalle macerie. E' quanto fanno sapere fonti mediche, citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. A seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di pace con Israele, a Gaza sono iniziati scontri a fuoco tra Hamas e i clan rivali.


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