Gaza: uccisi un'operatrice umanitaria e i suoi due figli piccoli

Oxfam Italia: "Quando è stata uccisa era incinta. Nell'attacco è rimasto ferito anche suo marito".

(Prima Pagina News)
Venerdì 26 Settembre 2025
Roma - 26 set 2025 (Prima Pagina News)

Oxfam Italia: "Quando è stata uccisa era incinta. Nell'attacco è rimasto ferito anche suo marito".

Il mondo del volontariato umanitario piange un'altra vittima a Gaza: lo scorso 20 settembre, Tasneem, una psicologa di 27 anni che lavorava per Juzoor for Health and Community Development, organizzazione partner di Oxfam, è rimasta uccisa in un attacco delle Idf, insieme ai suoi due figli, Sham di 5 anni e Suleiman di 3.

E' quanto riferisce Oxfam, che ha dato notizia della morte della ragazza nella giornata odierna.

"Siamo sconvolti per quanto successo - ha spiegato Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - quando è stata uccisa Tasneem era incinta, dopo aver già perso l'anno scorso un altro figlio, Muslam. Nell'attacco è rimasto ferito anche suo marito". Tasneem "era una persona coraggiosa, che non si tirava mai indietro nell'aiutare gli altri - ha detto Umiayeh Khammash, direttore di Juzoor - Nonostante il costante pericolo ha continuato il suo lavoro fino alla fine. La sua morte, insieme a quella dei suoi figli, è una tragedia straziante. Si continuano a uccidere coloro che cercano di aiutare. È incomprensibile e deve finire. Quando è troppo è troppo".

Intanto, da lunedì a mercoledì, tre attacchi israeliani hanno interessato strutture sanitarie, impedendo l'assistenza medica a intere comunità. Anche le sedi di altri due partner di Oxfam a Gaza sono state distrutte.

Nella giornata di lunedì sono andati distrutti una clinica della Palestinian Medical Relief Society (PMRS) e gli uffici di Al Ataa, un'associazione di donne che si batte per l'emancipazione e la protezione dei gruppi vulnerabili. Mercoledì, invece, è stata colpita la sede amministrativa e il principale centro medico della Pmrs, portando a dieci il totale dei centri dell'organizzazione distrutti, di cui uno a Khan Younis, nel sud della Striscia, e nove nel nord.

"Siamo sopraffatti dal dolore, dalla tristezza e da un profondo senso di ingiustizia - ha detto il dottor Bassam Zaquot, responsabile della PMRS nella Striscia di Gaza - In un solo istante, il lavoro cruciale svolto dai nostri medici e operatori umanitari è stato distrutto, le nostre strutture sono state completamente spazzate via. In questa situazione siamo costretti a sospendere il lavoro delle nostre équipe mediche mobili a Gaza per garantirne l'incolumità". "L'attacco sistematico agli operatori umanitari deve finire, la comunità internazionale intervenga al più presto", ha continuato.


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