"Non c'è alcun interesse francese su Generali, sono speculazioni", "i pericoli per Generali vengono dall'Italia, questa è la realtà, non vengono dall'estero". Lo ha detto il ceo di Generali, Philippe Donnet, in audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario a Palazzo San Macuto.
"Gli azionisti per me sono tutti uguali, italiani o stranieri è una differenza che per me non ha senso", ha proseguito.
"In Italia, nostro primo mercato, siamo il numero 1 nell'assicurazione vita, numero 1 nell'assicurazione danni e in attività di asset management. Abbiamo quasi 25 miliardi di premi assicurativi, un risultato operativo di quasi 3 miliardi, abbiamo quasi 14mila dipendenti, 14 milioni di clienti con una forza distributiva molto potente e capillare di 40mila venditori, una famiglia su 3 è assicurata da noi e 1 impresa su 4 è assicurata da noi", ha evidenziato Donnet.
"Le Generali oggi sono il leader di assicurazioni in Europa e noi non lo vediamo come una debolezza ma come una forza. In questi ultimi anni abbiamo lavorato per rafforzare la presenza in Europa, diventando il secondo player assicurativo in Portogallo e Grecia", ha aggiunto.
"Siamo il primo gruppo assicurativo in Europa da lungo tempo, facciamo quasi 70 miliardi di premi assicurativi in Europa, quando i nostri concorrenti principali Allianz e Axa ne fanno 55 miliardi, quindi una differenza di quasi 15 miliardi in Europa", ha poi ribadito.
"Siamo presenti in 50 Paesi, stiamo offrendo servizi a 67 milioni di clienti nel mondo grazie alla collaborazione di 75mila dipendenti. Abbiamo un fatturato vicino a 76 miliardi di euro di premi assicurativi, di cui 20 miliardi a valenza sociale e ambientale. Gestiamo 710 miliardi di euro di asset finanziari. Un terzo della nostra attività assicurativa si fa in Italia, il 90 percento si fa in Europa".
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