La RAI a Sanremo, “Una tribuna politica”. La Meloni mandi a casa tutti.
RAI & Festival di Sanremo, un'altra spietata analisi del Sociologo Rocco Turi.
di Rocco Turi
Domenica 12 Febbraio 2023
Roma - 12 feb 2023 (Prima Pagina News)
RAI & Festival di Sanremo, un'altra spietata analisi del Sociologo Rocco Turi.

Oltre a spettacolo di bassa “cultura popolare”, come dice Amadeus, in che modo può essere definito il Festival di Sanremo 2023?

Una “Tribuna politica”?

Si, una Tribuna politica - in concomitanza con le elezioni regionali - contro il governo Meloni la quale, nonostante la diplomazia nelle sue parole, è molto irritata -lo dicono dall’entourage della Presidente del Consiglio in cui da più parti si richiedono le immediate dimissioni di Carlo Fuortes, Amministratore delegato della Rai; richiesta che ha trovato l’approvazione esplicita di Lucio Malan e di Tommaso Foti, Presidenti dei gruppi di Fratelli d’Italia in Camera e Senato.

E’ parere unanime come Fedez, attraverso la sua performance, abbia “toccato il fondo” ma non è stato il rapper a provocare in Giorgia Meloni il fastidio necessario per rendere incontenibile la sua rabbia. Le menzogne della Rai - che aveva confermato la dichiarazione sulla responsabilità personale del rapper per la scena della foto strappata di Galeazzo Bignami - sono di una gravità stratosferica che in altri Paesi sarebbero state immediatamente penalizzate.

 Dovunque c’è sempre una “lingua lunga” e scoprire che quella scena era stata addirittura provata, mette la Rai in posizione indifendibile e il Governo nella necessità di dover intervenire al più presto.

Tutto il festival era stato “studiato” a scopo politico in concomitanza con le elezioni regionali in Lazio e Lombardia, quindi non solo un festival finto in cui le canzoni passavano in secondo piano ma una studiata “tribuna elettorale”.

Eppure, dall’alto della loro “esperienza”, Salvini e Berlusconi avevano immediatamente suggerito il cambio del vertice Rai fra le prime decisioni del nuovo governo (loro sì che se ne intendono!), ma la Meloni aveva scelto di dare spazio immediato ai tanti fronti politici nazionali ed internazionali con i quali sta riportando l’Italia al prestigio che i vecchi governi avevano depauperato.

Dare alla sinistra che aveva fatto le nomine in Rai la possibilità di organizzare il festival di Sanremo, è stata a mio parere una grossa ingenuità da parte del Governo che solo ora si accorge come la “società concessionaria” abbia violato la pluralità del servizio pubblico.


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