Lavrov: "Un incontro tra Mosca e Kiev in Vaticano? E' irrealistico"

"Non è elegante che Paesi ortodossi discutano in una sede cattolica delle questioni relative alla eliminazione delle cause fondamentali della guerra".

(Prima Pagina News)
Venerdì 23 Maggio 2025
Roma - 23 mag 2025 (Prima Pagina News)

"Non è elegante che Paesi ortodossi discutano in una sede cattolica delle questioni relative alla eliminazione delle cause fondamentali della guerra".

Un incontro tra delegazioni di Mosca e Kiev in Vaticano è "irrealistico". Così il Ministro russo degli Esteri, Serghiei Lavrov, secondo quanto riporta la Tass.

"Non è elegante che Paesi ortodossi discutano in una sede cattolica delle questioni relative alla eliminazione delle cause fondamentali" della guerra, ha detto il Ministro russo, aggiungendo che tra le "cause fondamentali" c'è "il percorso di distruzione della Chiesa ortodossa ucraina" ad opera di Kiev. 

"Penso che non sarebbe facile per lo stesso Vaticano ricevere delegazioni di due Paesi ortodossi in queste condizioni", ha concluso Lavrov.

"Non c'è ancora una decisione o un accordo sulla prossima piattaforma negoziale" per i negoziati tra Mosca e Kiev e "questa decisione non può essere presa da una sola parte" ma "richiede il consenso di entrambe". E' quanto ha detto il portavoce Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Interfax, rispondendo ad una domanda sui possibili negoziati in Vaticano e sulla possibilità di un accordo di principio in merito a nuovi negoziati a Istanbul.

Dopo aver incontrato Leone XIV per una possibile mediazione tra Russia e Ucraina in Vaticano, i Vescovi europei hanno evidenziato che "non siamo entrati nei dettagli delle proposte concrete, però ci siamo soffermati veramente sull'importanza di lavorare per una pace che sia una pace giusta, questo equilibrio tra pace e giustizia sembra una cosa molto importante nel suo pensiero".

Al quotidiano "La Repubblica", il Segretario di Stato, Card. Pietro Parolin, ha spiegato che non c'è una data per eventuali colloqui di pace tra Mosca e Kiev alla Santa Sede. L'offerta del Vaticano come luogo per condurre i negoziati resta valida, ma non ci sono stati segnali d'apertura su un possibile incontro a giugno: "Il Santo Padre ha espresso disponibilità a facilitare il dialogo tra le parti, ma non ho ricevuto riscontri in questo senso".

Intanto, non si fermano gli attacchi da parte dei russi: Kiev ha fatto sapere che ieri l'esercito russo ha condotto 658 attacchi aerei su 17 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, che hanno danneggiato case, veicoli e un istituto scolastico.

Su Facebook, lo Stato Maggiore dell'Esercito ucraino ha fatto sapere che nel corso delle ultime 24 ore sono morti 1.050 soldati. Stando alla stessa fonte, dall'inizio dell'invasione, sono morti 978.700 russi. 

Dall'altra parte, Mosca ha riferito che la notte scorsa le forze ucraine hanno lanciato 92 droni sul territorio russo. Stando al Ministero della Difesa, 24 droni sono stati intercettati sulla regione di Mosca, dopo i 22 di ieri.

Durante gli ultimi giorni, dato l'intensificarsi degli attacchi da parte delle forze di Kiev, gli aeroporti internazionali di Mosca sono stati chiusi al traffico a singhiozzo, con centinaia di voti in ritardo.

Nella regione di Lipetsk, i rottami di un drone ucraino, intercettato dai sistemi di difesa antiaerea, sono caduti su una zona industriale nell'area di Yelets, causando un incendio. E' quanto ha riferito il governatore, citato dalla Tass, aggiungendo che otto persone sono rimastee ferite dalla caduta dei detriti.


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