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"Attivato anche uno sportello che permetterà di poter conoscere quali sono i percorsi di accreditamento, dalla compilazione per arrivare alla “care card”, fino a tutti i riferimenti normativi che serviranno al comparto".
"Attivato anche uno sportello che permetterà di poter conoscere quali sono i percorsi di accreditamento, dalla compilazione per arrivare alla “care card”, fino a tutti i riferimenti normativi che serviranno al comparto".
All’ASP istituto Romano di San Michele a Roma si è tenuta sabato 11 ottobre scorso la 2a edizione della giornata regionale del Caregiver; molta attenzione e’ stata dedicata ai giovani caregiver, chiamati spesso a far convivere studio, cura e aspirazioni personali sul futuro.
l presidente Unicoop Lazio, Lorenzo Stura ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dall'Assessore Maselli, sottolineando in particolare la riattivazione della legge sulla cooperazione sociale, la legge 18, che è stata, oltre che rivitalizzata e modernizzata, anche rifinanziata.
Sottolineata inoltre l’importanza della Legge 5 sul riconoscimento della figura del caregiver. In quest'ambito il presidente ha evidenziato il ruolo delle cooperative sociali nell’ambito della rete, prevista dalla normativa sui caregiver, che rappresenta un passo importante nelle politiche di integrazione socio-sanitaria. La visione di rete permetterà di raggiungere prima gli obbiettivi indivuati dalla legge.
“Unicoop quest'anno ha voluto valorizzare questa fondamentale figura con attività che mettano in comune e colleghino tre mondi che dovrebbero dialogare in quel sistema di rete: il sistema pubblico dei servizi sociosanitari, il terzo settore e le cooperative sociali e il sistema produttivo locale, che diventa parte integrante di welfare di comunità.
Da una prima analisi, - ricorda il Presidente - c'e ancora un importante numero di soggetti che necessita di ottenere un accompagnamento per essere effettivamente riconosciuti, e su questi noi ci stiamo concentrando. L’individuazione di questi soggetti da' l’opportunità di capire qual è la loro posizione in questa filiera che si sta costruendo, oltre che a dargli una posizione garantita con diritti riconosciuti.
Attraverso questa analisi, inoltre, è possibile intraprendere un’attività direttamente sul territorio con le realtà che noi rappresentiamo, ossia le cooperative sociali. Infine, sarà necessario accompagnare i Caregiver, dare loro una formazione tecnica più specifica possibile, seppure non riconosciuta, ma comunque importante, raccogliere le analisi e condividerle con le Asl e poi certificare, in seguito, anche le competenze raggiunte.
Unicoop ha già predisposto un corso informativo e attivato uno sportello che permetterà di poter conoscere quali sono i percorsi di accreditamento, dalla compilazione per arrivare alla “care card”, fino a tutti i riferimenti normativi che serviranno al comparto”.