M5S, Conte: "Casaleggio deve consegnare dati iscritti per legge"
"Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali".
(Prima Pagina News)
Giovedì 06 Maggio 2021
Roma - 06 mag 2021 (Prima Pagina News)
"Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali".
Non si placano le tensioni fra M5S e Rousseau. L'ex premier Giuseppe Conte aveva cercato di non entrare nella diatriba fra Vito Crimi e Davide Casaleggio, ma adesso la rifondazione del M5S è bloccata, perchè non si può votare online, dato che Casaleggio non ha attivato la piattaforma Rousseau, non essendo state esaudite le sue richieste di ottenere pagamenti, e non è possibile votare neanche su un'altra piattaforma, perchè lo stesso Casaleggio, che non riconosce il prolungamento della "reggenza" di Crimi, non ha voluto cedere i dati di tutti coloro che sono iscritti al Movimento.

"Casaleggio per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare. Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali", ha detto Conte al quotidiano "La Repubblica".

"Abbiamo predisposto tutto per partire. Siamo pronti. Questa impasse sta solo rallentando il processo costituente, ma certo non lo bloccherà. Verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio. Se Rousseau non vorrà procedere in questa direzione - ha proseguito Conte - chiederemo l’intervento del Garante della Privacy e ricorreremo a tutti gli strumenti per contrastare eventuali abusi. Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento".

Casaleggio, tuttavia, potrebbe avere difese legali tanto forti che fino ad oggi, stando a quanto riferiscono fonti del Movimento, non ha ceduto a mediazioni. Tanto che durante le riunioni tenutesi ieri - in seguito alla conferma, da parte della Corte d'Appello di Cagliari, della decisione di nominare un curatore speciale esterno al M5S, nel ricorso presentato dalla consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu contro la sua espulsione - ha fatto nuovamente capolino la possibilità di fondare, grazie a Conte, un altro Movimento, dotato di un nuovo Statuto.

E' possibile che Grillo recuperi il simbolo, preso in prestito dall'Associazione Movimento 5 Stelle, fondata con Casaleggio da Luigi Di Maio - in modo che il fondatore della prima Associazione non avesse obblighi dal punto di vista legale -, e ciò permetterebbe di mantenere i gruppi parlamentari, specialmente in Senato, dove vige una norma molto rigida in merito, oltre ad evitare a Conte e al nuovo M5S di subire un pesante contenzioso politico-giudiziario su ciò che resta del primo M5S, con gli ultimi espulsi, fra i quali figurano l'ex Ministro Barbara Lezzi e il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, che nutrono ancora speranze nei ricorsi per tornare ai vertici del Movimento.

Fino a ieri sera, la parola d'orine emersa nelle riunioni fra Crimi, Conte e gli altri vertici pentastellati era quella di allontanare, almeno per il momento, l'eventualità di una rifondazione del Movimento. "Non ce ne andiamo da casa nostra" è il leit motiv dei vertici, ma adesso, come Conte ha dichiarato, dovranno pronunciarsi gli avvocati e, probabilmente, anche il Garante della Privacy.

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