Medicina,nuovi successi contro il cancro, questa volta è la Calabria e la sua Università capofila della ricerca

Successo di un gruppo di ricercatori dell’Università della Calabria per una ricerca oncologica che ha trovato dignità di pubblicazione nella rivista mondiale scientifica “Molecular Cancer Therapeutics”, dell’American Association for Cancer Research.

di Franco Bartucci
Giovedì 09 Luglio 2020
Cosenza - 09 lug 2020 (Prima Pagina News)

Successo di un gruppo di ricercatori dell’Università della Calabria per una ricerca oncologica che ha trovato dignità di pubblicazione nella rivista mondiale scientifica “Molecular Cancer Therapeutics”, dell’American Association for Cancer Research.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati con il titolo: “Statins reduce intratumor cholesterol affecting adrenocortical cancer growth” (Le statine riducono il colesterolo intratumorale inibendo la crescita del carcinoma adrenocorticale). Nell’ordine gli autori sono: Dr. Francesca Trotta , Dr. Paola Avena , Dr. Adele Chimento , Dr. Vittoria Rago , Dr. Arianna De Luca , Dr. Sara Sculco , Dr. Marta C. Nocito , Dr. Rocco Malivindi , Dr. Francesco Fallo , Dr. Catia Pilon , Dr. Raffaele Pezzani , Dr. Francesco Massimo Lasorsa , Dr. Simona N. Barile , Dr. Luigi Palmieri , Dr. Antonio M. Lerario , Dr. Vincenzo Pezzi , Dr. Ivan Casaburi and Dr. Rosa Sirianni. Il lavoro mira ad individuare una nuova e più efficace terapia per il trattamento del carcinoma surrenalico, un tumore raro con prognosi infausta. Un campo che riscuote sempre più interesse è quello del “repurposing”, ossia la possibilità di riadattare al campo oncologico farmaci utilizzati per il trattamento di altre patologie. Tale approccio facilita il passaggio dalla sperimentazione preclinica a quella clinica. Questo lavoro, finanziato dall’AIRC con un Investigator Grant, valuta gli effetti antitumorali delle statine, farmaci attualmente in uso per il trattamento dell’ipercolesterolemia. In condizioni normali la cellula surrenalica ha a disposizione una notevole quantità di colesterolo che viene utilizzato per la sintesi di ormoni steroidei come il cortisolo, l’aldosterone e il DHEA. Alla base del progetto c’era l’idea che la cellula tumorale surrenalica potesse utilizzare il colesterolo endogeno per sostenere meccanismi proliferativi, e che quindi le statine, inibendo la sintesi di colesterolo, potessero controllare tali meccanismi ostacolando la crescita e la progressione tumorale. L’ipotesi è stata supportata da dati sperimentali raccolti sia su linee cellulari che su modelli animali anche grazie ad una preziosa collaborazione con i centri di ricerca di Bari, coordinato dal Prof. Palmieri, e di Padova, diretto dal Prof. Fallo e del dott. Lerario, dell’Università del Michigan, che ha effettuato l’analisi bioinformatica di database di pazienti con ACC. Il gruppo di lavoro è stato coordinato dalla prof.ssa Rosa Sirianni e dal dott.Ivan Casaburi, del dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, entrambi subito dopo la laurea, durante i primi anni della Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica, sono entrambi partiti per gli Stati Uniti, per Dallas la prof.ssa Sirianni, e per Philadelphia il dott. Casaburi, vivendo esperienze scientifiche simili con gruppi di ricerca internazionali. La formazione in un laboratorio estero, in cui la ricerca è resa più facile dalla disponibilità di fondi, aiuta a sviluppare una visione critica del disegno sperimentale e dei dati che ne esitano, anche grazie ad un confronto continuo con tutti i membri del gruppo di ricerca. “Il lavoro ed il successo ottenuto in tale ricerca – tiene a sottolineare la coordinatrice, prof.ssa Rosa Sirianni - è frutto di tanto impegno e sacrifici da parte di tutto il gruppo, grazie anche al finanziamento AIRC, con il quale è stato possibile retribuire il lavoro delle dottoresse Francesca Trotta e Paola Avena, primi nomi sulla pubblicazione. Purtroppo, per assenza di fondi alla ricerca, troppo spesso vediamo ricercatori validi lasciare le nostre Università, per poi fare carriera all'estero. Mentre Francesca ha intrapreso un’altra strada lavorativa, Paola, che lavora con noi da oltre un decennio, nonostante gli anni di esperienza maturati anche all'estero, i titoli di studio e le specializzazioni conseguite, è ancora in condizioni di precarietà. La resistenza delle persone viene spesso messa a dura prova, ed è solo la passione per questo lavoro che ci tiene in laboratorio fino a tardi ogni giorno. Paola non si è fermata neppure durante il periodo di quarantena, ha continuato a viaggiare da Rossano ogni giorno per essere in laboratorio e portare avanti la nostra ricerca. Questa pubblicazione – conclude la prof.ssa Sirianni - arriva nel momento giusto perché è un modo per dire a tutti grazie, per i sacrifici e per l’impegno profuso. Ovviamente il ringraziamento maggiore va all'AIRC, quest'anno parteciperemo alla nuova call, in quanto c'è bisogno di approfondire le nostre conoscenze su questo tumore per poter delineare una terapia sempre più efficace”. (Nella foto i ricercatori UniCal, Ivan Casaburi, Francesca Trotta, Paola Avena, Rosa Sirianni)


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

“Molecular Cancer Therapeutics”
cancro
PPN
Prima Pagina News
ricerca oncologica
Università della Calabria

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU