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"Come abbiamo fatto a ottenere questi risultati? Abolendo iniziative che servivano a cercare di favorire partiti che volevano comprare consenso facile dai cittadini e garantendo a quei cittadini un lavoro e un destino migliore".
"Come abbiamo fatto a ottenere questi risultati? Abolendo iniziative che servivano a cercare di favorire partiti che volevano comprare consenso facile dai cittadini e garantendo a quei cittadini un lavoro e un destino migliore".
“Se noi fossimo quelli che distruggono la coesione perché vogliamo distruggere il Mezzogiorno, i numeri dicono una cosa diversa e che il Mezzogiorno negli ultimi due anni è la locomotiva d’Italia”.
Così la premier, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche durante le comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio Ue.
“Come abbiamo fatto a ottenere questi risultati? Abolendo iniziative che servivano a cercare di favorire partiti che volevano comprare consenso facile dai cittadini e abbiamo garantito a quei cittadini di avere un lavoro e migliorare il loro destino”, ha aggiunto Meloni.
La seconda proposta della Commissione Europea relativa al bilancio recupera soltanto una parte dei problemi legati alla coesione, ma c'è ancora molto da lavorare sui fondi per l'agricoltura: a livello nazionale “occorre ricordare la situazione in cui il governo si è trovato: sulla programmazione 2014-20 – con la programmazione finita da due anni – c’erano 47 miliardi ed era stato speso, dopo due anni dalla fine della programmazione, il 54% di queste risorse. Quindi oltre 20 miliardi di euro che servivano a rafforzare il Meridione d’Italia e a rafforzare il divario fra i territori non erano state utilizzate dal centrosinistra. Motivo per cui noi abbiamo fatto una riforma dei fondi di coesione e sanato questo divario”, ha proseguito Meloni.