MO: Otto Paesi islamici dicono "Si" al Piano Trump

I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Qatar ed Egitto rilasciano una dichiarazione congiunta in cui ribadiscono l'importanza della partnership con gli USA per garantire la pace nella regione. Nessuno sfollamento, ricostruzione, aiuti umanitari e impegno di Israele a non annettere la Cisgiordania

(Foto: Incontro tra Donald Trump e i leader di numerosi Paesi islamici al Palazzo di Vetro dell'ONU lo scorso 23 settembre) 

di Renato Narciso
Martedì 30 Settembre 2025
Tel Aviv - 30 set 2025 (Prima Pagina News)

I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Qatar ed Egitto rilasciano una dichiarazione congiunta in cui ribadiscono l'importanza della partnership con gli USA per garantire la pace nella regione. Nessuno sfollamento, ricostruzione, aiuti umanitari e impegno di Israele a non annettere la Cisgiordania

(Foto: Incontro tra Donald Trump e i leader di numerosi Paesi islamici al Palazzo di Vetro dell'ONU lo scorso 23 settembre) 

I ministri degli Esteri di 8 Paesi islamici: Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Qatar ed Egitto, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui accolgono con favore i "sinceri sforzi" del presidente USA Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza "e affermano la loro fiducia nella sua capacità di trovare una via per la pace".

Lo riporta il quotidiano Times of Israel.

Nella dichiarazione si legge che i suddetti Paesi “ribadiscono l'importanza della partnership con gli USA per garantire la pace nella regione".

 I ministri degli esteri arabi e musulmani prendono particolarmente in considerazione il fatto che il piano prevede la fine della guerra, la ricostruzione di Gaza, la prevenzione dello sfollamento dei palestinesi e l'avanzamento di un processo di pace globale.

 Hanno anche accolto con favore il suo annuncio della scorsa settimana, secondo cui non permetterà a Israele di annettere la Cisgiordania".

"I ministri affermano la loro disponibilità a impegnarsi in modo positivo e costruttivo con gli USA e le parti per finalizzare l'accordo e garantirne l'attuazione, in modo da garantire pace, sicurezza e stabilità per i popoli della regione", affermano i massimi diplomatici degli otto paesi.

"Ribadiscono – infine - il loro impegno congiunto a collaborare con gli USA per porre fine alla guerra a Gaza attraverso un accordo globale che garantisca la fornitura illimitata di aiuti umanitari sufficienti a Gaza, nessuno sfollamento dei palestinesi, il rilascio degli ostaggi, un meccanismo di sicurezza che garantisca la sicurezza di tutte le parti, il completo ritiro israeliano, ricostruisca Gaza e crei un percorso per una pace giusta sulla base della soluzione dei due stati, in base alla quale Gaza è pienamente integrata con la Cisgiordania in uno stato palestinese in conformità con il diritto internazionale come chiave per raggiungere la stabilità e la sicurezza regionale".


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