Napoli, Via Toledo: intitolare una strada a Berlinguer è un errore storico e politico

Lettera aperta al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

(Prima Pagina News)
Lunedì 02 Giugno 2025
Roma - 02 giu 2025 (Prima Pagina News)

Lettera aperta al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

La recente decisione dell’amministrazione comunale di Napoli di intitolare una strada nel cuore di via Toledo a Enrico Berlinguer solleva più di una perplessità. Non si mette in discussione la figura umana o la coerenza personale dell’ex segretario del Partito Comunista Italiano, ma è necessario, per rispetto della verità storica e della pluralità democratica, distinguere tra ciò che Berlinguer è stato e ciò che oggi si vuole far apparire.

Berlinguer non è mai stato uno statista. Non ha mai ricoperto ruoli istituzionali di governo nel nostro Paese. È stato, per tutta la sua vita politica, il segretario di un partito che — pur rappresentando una parte importante dell’elettorato — si è sempre collocato all’opposizione dell’ordinamento democratico liberale, mantenendo fino alla fine legami ideologici con l’Unione Sovietica, anche quando i carri armati schiacciavano la libertà in Ungheria, in Cecoslovacchia e in Polonia.

Il suo celebre “strappo da Mosca”, per quanto simbolico, non coincise mai con una reale abiura del comunismo. Il PCI restò un partito marxista-leninista fino alla fine degli anni ’80. Chi oggi dipinge Berlinguer come una figura di riferimento istituzionale o come un "padre della patria", fa un’operazione storicamente scorretta e politicamente discutibile.

Intitolare una strada così centrale a Napoli a una figura che rappresenta una parte e non il tutto della nostra storia repubblicana, rischia di essere una forzatura ideologica. Il centro di una grande città come Napoli dovrebbe essere uno spazio condiviso, non terreno di rivendicazioni simboliche di una parte politica.

Caro Sindaco Gaetano Manfredi, questa decisione appare più come un gesto di compiacenza verso una sinistra nostalgica che un atto di riconoscimento istituzionale. Sarebbe stato più corretto — e più rispettoso della nostra pluralità democratica — scegliere un luogo meno centrale oppure valutare figure che abbiano realmente rappresentato l’unità nazionale.

Per questo chiediamo che si rettifichi la decisione e si restituisca alla memoria collettiva un senso di equilibrio e verità storica. La toponomastica non è solo un esercizio simbolico: è un messaggio permanente ai cittadini, e non può essere piegata all’ideologia del momento.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Enrico Berlinguer
Gaetano Manfredi
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU