Onu, fischi e applausi per Netanyahu: "Vogliamo finire il lavoro a Gaza il più velocemente possibile"

"I palestinesi non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele".

(Prima Pagina News)
Venerdì 26 Settembre 2025
Roma - 26 set 2025 (Prima Pagina News)

"I palestinesi non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele".

Applausi e fischi, stamani, per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al Palazzo di Vetro a New York per partecipare all'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).

Per diverse volte, il presidente dell'Assemblea è stato costretto a richiamare la sala all'ordine, mentre alcune delegazioni sono uscite come segno di protesta.

In apertura al suo discorso, Netanyahu ha ricordato i successi ottenuti da Israele contro l'Iran, gli Houthi in Yemen, in Siria e contro i leader di Hamas nella Striscia di Gaza, poi ha illustrato la sua 'mappa del terrore dell'Iran', che lui stesso ha aggiornato.

"L'anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell'Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa", ha detto Netanyahu, per poi chiedere "il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite contro l'Iran" e ringraziando il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per le sue azioni contro Teheran.

"Abbiamo promesso che l'Iran non avrebbe avuto la bomba nucleare e abbiamo avuto successo. Ma dobbiamo rimanere vigili", ha proseguito. "Vogliamo finire il lavoro a Gaza il più velocemente possibile", ha detto ancora Netanyahu, ricordando che a Gaza City ci sono gli ultimi militanti del movimento fondamentalista islamico-palestinese. 

"Gli ultimi componenti di Hamas sono a Gaza City e hanno giurato di ripetere le atrocità del 7 ottobre ancora e ancora, a prescindere da quanto le loro forze siano state danneggiate". "E' per questo -ha aggiunto Netanyahu - che Israele deve finire il lavoro e farlo il più rapidamente possibile. Molti nel mondo non ricordano il 7 ottobre, ma noi ricordiamo. Israele ricorda".

Ancora, rivolgendosi ad Hamas in merito agli ostaggi ancora prigionieri, e ha lanciato un'accusa contro i palestinesi: "Non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele". Quindi, ricordando di aver fatto installare degli schermi nella Striscia di Gaza, ha aggiunto: "Liberate gli ostaggi, e deponete le armi. Se lo farete vivrete, se non lo farete Israele vi darà la caccia".

Durante il suo intervento, Netanyahu ha indossato una giacca su cui è attaccato un qr code che rinvia al "sito web sulle atrocità" con tutta la documentazione relativa all'attacco compiuto da Hamas contro Israele il 7 ottobre del 2023. Il premier israeliano ha mostrato "una grande spilla", esortando a "prendere i cellulari e inquadrare il Qr: vedrete perché combattiamo e perché dobbiamo vincere". "Il 7 ottobre Hamas ha condotto l'attacco peggiore contro gli ebrei dall'Olocausto, hanno decapitato uomini, stuprato donne, bruciato bambini vivi, questi mostri hanno preso in ostaggio 200 persone".

Secondo quanto riporta Channel 12, l'ufficio del premier israeliano ha chiesto alle Idf di installare altoparlanti in tutta la Striscia di Gaza, cosicché i residenti della Striscia possano sentire il suo discorso all'Onu. L'emittente cita fonti dell'esercito, secondo cui quest'iniziativa potrebbe essere un rischio operativo per i combattenti, che dovranno abbandonare le linee di difesa e le zone dove sono stanziati per montare gli altoparlanti.

Ieri, invece, l'ufficio del premier aveva iniziato una campagna informativa senza precedenti nella Grande Mela, con decine di enormi cartelloni pubblicitari e camion intorno al Palazzo di Vetro e a Times Square, su cui compaiono una scritta, "Remember October 7th", e il codice Qr, la cui scansione indirizza ad un sito web, che è accessibile soltanto fuori da Israele, e documenta le atrocità compiute da Hamas il 7 ottobre 2023.


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