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Elezione del Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Carlo Bartoli prende il posto di Carlo Verna con un successo quasi scontato e prevedibile sin dalla prima ora. Il portavoce del Gruppo Falleri – Giornalisti 2.0, Maurizio Pizzuto, parla di un successo meritato, che conferma ai vertici della categoria un uomo nuovo e un collega di grande respiro culturale.
Elezione del Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Carlo Bartoli prende il posto di Carlo Verna con un successo quasi scontato e prevedibile sin dalla prima ora. Il portavoce del Gruppo Falleri – Giornalisti 2.0, Maurizio Pizzuto, parla di un successo meritato, che conferma ai vertici della categoria un uomo nuovo e un collega di grande respiro culturale.
Per il Gruppo Falleri – Giornalisti 2.0 non si poteva registrare risultato migliore di questo: “Alla guida dell’Ordine- commenta Maurizio Pizzuto a nome dell'intero
Gruppo- arriva un collega che ha sempre creduto nel ruolo fondamentale dell’associazionismo e della democrazia, ma soprattutto vince un giornalista che ha alle spalle un percorso di tanto lavoro e di tantissimo impegno professionale. A Carlo Bartoli come Gruppo Falleri- Giornalisti 2.0 auguriamo che possa finalmente favorire la crescita della categoria, in difesa dei più deboli e di quelli che non hanno voce, e soprattutto staccando la spina e una volta per tutte ai vecchi carrozzoni e alle vecchie logiche spartitorie che anche nel mondo della comunicazione e del giornalismo hanno creato mille distorsioni. Siamo certi che Carlo Bartoli saprà esercitare il suo ruolo con il giusto protagonismo e la giusta serenità. Buon lavoro dunque Presidente Bartoli”.
Ma vediamo chi è Carlo Bartoli. A raccontarsi è lui stesso sul sito ufficiale di “Contrordine, Giornalisti per la Riforma” e lo fa in questo modo.
“Ho iniziato a collaborare con Paese Sera per poi lavorare a Tirreno e Nazione. Al Tirreno dal 1986, ho lavorato in varie redazioni come vicecaposervizio, poi come caposervizio e vicecaporedattore. In passato ho collaborato con la testata economica Il Mondo.
“Nel 2013 ho gestito l’esperimento di Digital First per il gruppo Espresso Repubblica alla redazione di Prato. Nel 2014 ho gestito l’allargamento dell’esperienza Digital First assumendo anche la guida delle redazioni di Montecatini e Pistoia.
“Attualmente continuo a studiare l’evoluzione del giornalismo, con particolare attenzione alla deontologia applicata al mondo digitale e all'etica dell'informazione; svolgo interventi e comunicazioni nei principali festival del giornalismo italiani (Perugia, Varese, Prato) e per vari Ordini professionali interessati a un confronto con la professione giornalistica.
“Dall'anno accademico 2012/2013 tengo il corso di Comunicazione giornalistica (6 cfu) all’Università di Pisa, dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Per tre anni ho tenuto anche un corso focalizzato sul giornalismo digitale (6 cfu).
“Ho scritto il libro “Introduzione al giornalismo” per Ets, di cui nel 2017 è uscita la seconda edizione. Nel 2018 è uscito per Carocci un mio contributo sull'etica dell'informazione all'interno del volume "Etiche applicate" a cura di Adriano Fabris. Nel luglio 2019 ho pubblicato per Pacini editore "L'ultimo tabù", un libro che indaga le modalità con cui media, bloggers e utenti dei social media comunicano e commentano i suicidi.
“Dal 2010 sono presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, dal 2018 sono presidente della Fondazione dell'Odg, per due mandati sono stato consigliere generale dell’Inpgi. In precedenza, sono stato presidente dell’Associazione stampa toscana (2001-2006) e componente del consiglio nazionale della Federazione nazionale della stampa e della Commissione contratto. Ancor prima, in tre occasioni diverse, sono stato eletto nel Comitato di redazione del Tirreno”.
Come dire? L’uomo giusto al posto giusto. In bocca al lupo Presidente