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Velasco: "Chi era alla prima assoluta ha approcciato molto bene".
Velasco: "Chi era alla prima assoluta ha approcciato molto bene".
Buona la prima. L’Italia vince e convince all’esordio nei Campionati del Mondo in svolgimento in Thailandia superando la Slovacchia con un secco 3-0 (25-21; 25-14; 25-17) nella sfida valida per la prima giornata della Pool B a Phuket.
La sfida, senza storia, consente a capitan Danesi e compagne di ottenere la 30esima vittoria consecutiva in match ufficiali e soprattutto di muovere la classifica di in girone che ha visto il Belgio battere Cuba (3-0) nella prima gara di giornata al Saphan Hin Municipal Stadium.
Domani giornata senza match utile per lavorare in vista della sfida con Cuba in programma domenica 24 agosto alle ore 12:00 (italiane).
Il primo sestetto mondiale dell’Italia è composto da Orro in regia, Egonu opposto, Nervini e Sylla schiacciatrici, Fahr e Danesi al centro, e De Gennaro libero. Dall’altra parte coach Masek sceglie Kosekova come palleggiatrice, Sunderlikova in diagonale, Herelova e Hrusecka al centro, Sepelova e Palgutova schiacciatrici, e Jancova libero.
Dopo un avvio piuttosto equilibrato (6-6) le azzurre piazzano il primo break del match trovando con un muro di Orro e un ace di Nervini lo scatto per il 10.6 che costringe coach Masek al timeout.
La grande abnegazione in difesa delle slovacche e qualche fiammata offensiva di Sunderlikova non bastano ad una Slovacchia che scambio dopo scambio, con Egonu e Fahr sempre più incisive, scivola a – 5 (17-12). Un paio di sbavature in attacco delle azzurre riportano le slovacche sul -2 con Velasco che chiama subito timeout per spegnere l’entusiasmo delle avversarie.
Dopo la sospensione Fahr mette giù un importante attacco al centro a cui segue il mani fuori di Sepelova ed una bella giocata di seconda di Orro (19-16). Sunderlikova mette giù una diagonale ed un ace di gran classe (20-19) a cui segue un errore al servizio della stessa Sunderlikova ed una fast sparacchiata out da Hrusecka.
Quando poi Fahr mette giù sottorete un pallone giocato con troppa delicatezza dalle avversarie, l’Italia si ritrova nuovamente sul +4 (23-19). Un check preziosissimo chiamato dalla panchina azzurra trasforma una ricezione errata dal potenziale 23-22 al 24-21 Italia. È lo scatto decisivo poi tramutato nel 25-21 che consegna nelle mani delle azzurre il primo set.
Dopo la pausa le azzurre partono decisamente con altro piglio piazzando un 4-0 con Danesi, Nervini (a muro) Egonu e nuovamente Nervini (pallonetto), che costringe coach Masek subito al timeout.
L’Italia si spinge sino all’8-0 con Egonu particolarmente efficace, mentre la Slovacchia trova il primo punticino del set con una bella diagonale di capitan Palgutova (10-1). La Slovacchia incassa il colpo e non riesce più a risalire la china mentre Danesi e compagne, oramai in ritmo, non tolgono il piede dall’acceleratore chiudendo con un perentorio 25-14 il secondo set in cui si vedono in campo anche Cambi e Antropova (subito efficace) nel doppio cambio per Egonu e Orro e Giovannini per Nervini. Dopo qualche momento di equilibrio (3-3) anche nel terzo game è l’Italia a prendere subito il largo: Nervini, Sylla, Fahr ed Egonu scavano il primo gap (8-5) mentre dall’altra parte la sola Sanderlikova prova a tenere il passo delle azzurre. E nello specifico proprio l’opposta slovacca riesce a suonare la carica per le sue che restano agganciata 13-10 mostrando grande carattere.
Ma l’Italia non si fa sorprendere trovando con Nervini ed Egonu lo scatto giusto (18-11). È il break decisivo, quello che spiana la strada verso la prima vittoria al mondiale con il risolutivo 25-17 griffato anche dall’esordio di Omoruyi.
“Era la prima di un Mondiale ed anche chi ne ha giocato altri avrà certamente sentito la partita – ha esordito il CT azzurro Julio Velasco –. Nello specifico però chi era alla prima assoluta ha approcciato molto bene. Nervini ad esempio è sembrata una veterana così come le altre esordienti: devo dire che le ragazze stanno molto bene dal punto di vista mentale anche se contro squadre che hanno un gioco diverso rispetto ad esempio alle Finali di VNL dove si affrontano le squadre più forti, qualche difficoltà era preventivabile.
Ad esempio la Slovacchia a dispetto di una fisicità importante, sviluppa un gioco diverso con tanti attacchi sulle mani del muro, tanti pallonetti ed giocando palloni non altissimi. Questo a volte può creare dei problemi anche se in generale in tutte le altre “prime” partite di questo mondiale la squadra sfavorita ha fatto sempre ottimi primi set. Poi però sono venuti fuori i veri valori altrove come qui a Phuket.
Abbiamo deciso di arrivare qui in Thailandia a ridosso dell’esordio perché abbiamo preferito accorciare l’attesa sul posto perché riteniamo che siano piuttosto lunghe tre settimane. Si tratta di una competizione lunga e difficile che va vissuta step by step”.
“Siamo molto contente di questa partita – ha analizzato la centrale azzurra, Sarah Fahr - serviva vincere per rompere il ghiaccio in una manifestazione così importante. Non nascondo che l’inno sia stato un’emozione pura perché ci siamo dette che vogliamo godercela, possibilmente divertirci, e approcciare a questo Mondiale step by step. Credo che siamo state brave giocando un buon match che ci consente di muovere la classifica del girone. Adesso però dobbiamo essere altrettanto brave a voltare subito pagina per pensare immediatamente alla prossima sfida con Cuba”.