Rai, Speciale Tg1, Elena Sofia Ricci: “Grido per un nuovo Rinascimento”
“La pandemia ha portato alla ribalta in maniera drammatica le difficoltà di un mondo incantato che vive di fantasia ed immaginazione ma insieme di una quotidianità fatta di lavori precari, finanziamenti incerti, progetti artistici interrotti. Nasce da questo 'Grido per un nuovo Rinascimento'”.
di Pino Nano
Martedì 26 Ottobre 2021
Roma - 26 ott 2021 (Prima Pagina News)
“La pandemia ha portato alla ribalta in maniera drammatica le difficoltà di un mondo incantato che vive di fantasia ed immaginazione ma insieme di una quotidianità fatta di lavori precari, finanziamenti incerti, progetti artistici interrotti. Nasce da questo 'Grido per un nuovo Rinascimento'”.

"Grido per un nuovo rinascimento" non è altro che un vero e proprio grido di dolore, uno straordinario e straziante manifesto pubblico, corale, appassionato, articolato, lanciato da tantissimi artisti, tecnici e maestranze che ogni giorno in Italia e nel mondo danno forma peso qualità e vita allo spettacolo. Lo racconta così il suo ultimo progetto cinematografico l’attrice Elena Sofia Ricci a Speciale TG1 dell’altra sera.

Immaginate per un momento a cosa realmente sia diventata oggi RAI Cinema, o RAI Fiction, nel panorama internazionale dell’intrattenimento, una vera industria produttiva da difendere e tutelare in ogni forma possibile.

A tenere a battesimo il docufilm alla Festa del Cinema di Roma è stata Maria Elisabetta Casellati, Presidente del Senato.

“Nessuno ha dimenticato le ferite lasciate aperte dai tanti mesi passati a fari spenti. Nessuno può ignorare le macerie che ancora rimangono. Ma, al contempo, vi è la voglia di ricostruire su queste sofferenze le premesse della rinascita possibile. Questo – dice la Presidente del Senato-è lo spirito che ha animato la scelta di istituire una “Giornata nazionale dello spettacolo”. Una proposta, che oggi è legge, che ho convintamente sostenuto e seguito con grande attenzione nelle diverse fasi del suo iter parlamentare”.

Esordisce così la Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, invitata alla Festa del Cinema di Roma per la “prima” del documentario "Grido per un nuovo rinascimento", docufilm interamene dedicato al mondo dello spettacolo e alla profonda crisi del settore costretto dalla pandemia da Covid ad un fermo senza precedenti. Peggio che una guerra.Non tralascia nessuno la Presidente nel ricordare chi le ha permesso di raggiungere concretamente questo obiettivo che, tra televisione cinema teatro e mondo della comunicazione, investe direttamente decine di migliaia di maestranze solo in Italia. Si pensi alla grande macchina organizzativa della RAI e a tutto quello che ne consegue.

A chiusura di una manifestazione che finalmente ha riportato il grande pubblico nelle sale, oggi vogliamo rendere omaggio allo spettacolo. Lo spettacolo – sottolinea ancora la Presidente del Senato- tra tutte le forme di arte è quella che maggiormente ci è mancata nella pandemia, perché è una dimensione basata sull'incontro con il pubblico, sulla condivisione di impressioni ed emozioni. Il nostro omaggio allo spettacolo vuole essere anche un modo di guardare con realismo e concretezza a cosa significa far funzionare una "fabbrica delle esperienze" che deve conciliare visione artistica e sostenibilità economica. Quando lo scorso 24 ottobre 2020, lo spettacolo si è fermato, sale e teatri sono stati chiusi. Tanti eventi sono stati cancellati, tanti lavori bruciati, piccole e grandi produzioni sono andate in fumo”.

Come dimenticarlo?

“Parliamo di attori, cantanti, musicisti, danzatori, interpreti. Ma anche – aggiunge la Presidente Maria Elisabetta Casellati-di quell'esercito silenzioso di sceneggiatori, scenografi, costumisti, tecnici delle luci, fonici, truccatori che, con la metodicità del proprio lavoro, con un impegno professionale senza orari, sa dare corpo alla creatività e all'intuizione artistica, trasformando l'estro, le emozioni e i vissuti di grandi maestri e artisti in un prodotto da vivere e condividere con il pubblico”.

È quanto mai vero. I lavoratori dello spettacolo attraverso il buio dell'emergenza pandemica hanno visto radicalizzarsi la lotta quotidiana per la sopravvivenza. E oggi vogliono interrogarsi sul proprio ruolo e sulle prospettive di un intero comparto.

Il film, che in sala è stato accolto da vari applausi a scena aperta, e che Speciale TG1 ha mandato in onda domenica sera 24 ottobre scorso grazie all’impegno di Paolo Del Brocco e RAI Cinema, è il racconto ideato da Elena Sofia Ricci, Stefano Mainetti e Elisa Barrucchieri, dell'evento del 24 Giugno 2020 organizzato da artisti, tecnici e maestranze al Teatro 8 degli Studios in Roma, proprio per dare visibilità ai problemi del comparto dei lavoratori dello spettacolo. Una performance nella quale si sono fusi recitazione, danza, balletto, melodramma, musica, con decine di protagonisti diversi, nata per porre l'attenzione sia su chi va in scena o lavora sul set, ma dedicata anche ai tanti mestieri dello spettacolo. Hanno partecipato a questa “prova d’autore” 160 associazioni di settore non visibili e poco conosciute, ma anche operatori di macchina, truccatori, tecnici, fonici, doppiatori, professionisti degli effetti speciali, direttori di edizione, scultori, musicisti, pittori, uomini e donne tanto necessari alla creazione di uno spettacolo quanto i volti amati che danno immagine e voce agli spettacoli stessi.

Commuove il grazie della Presidente del Senato: “Desidero ringraziare gli autori che con questo bel documentario hanno scelto di dare voce alle tante diverse anime dello spettacolo. Facendoci scoprire come il linguaggio universale dell'Arte, della Musica, della Poesia, della Danza, del Dramma sia il frutto di un sodalizio tra chi sta davanti e dietro la luce dei riflettori”.

Non a caso, il documentario "Grido per un nuovo rinascimento" è accompagnato da un omaggio ad un grande maestro della fotografia e del cinema italiano, che è Pietro Coccia.

Maria Elisabetta Casellati davanti ad una platea in religioso silenzio per la sua partecipazione alla Festa del Cinema ricorda alla sua solita maniera, da donna protagonista anche nelle crisi peggiori che il Paese attraversa che “Investire sullo spettacolo deve essere una comune priorità politica e culturale di oggi e di domani. Perché un Paese che ha nel suo patrimonio genetico l'eccellenza nell'arte e nella cultura non può rimanere agli ultimi posti delle classifiche europee per il livello di investimenti nello spettacolo”.

Per il documentario “Grido per un nuovo rinascimento” non poteva essere festa di lancio più solenne e anche più commovente di questa. Perché quella comunità che oggi celebra insieme la prima Giornata Nazionale dello spettacolo non dimentichi mai la verità rivelata nel finale del documentario: "Arte non è ciò che il Mondo è, Arte è ciò che il Mondo diventerà".

 

 

 


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