Regionali, Salvini: "In Calabria risultato straordinario, il centrodestra è unito"

"Pro-Pal? Mi preoccupa la violenza, che certa sinistra finge di non vedere o addirittura giustifica".

(Prima Pagina News)
Martedì 07 Ottobre 2025
Roma - 07 ott 2025 (Prima Pagina News)

"Pro-Pal? Mi preoccupa la violenza, che certa sinistra finge di non vedere o addirittura giustifica".

Quello ottenuto in Calabria è un “risultato straordinario, storico, emozionante. Trainiamo la coalizione in città importanti come Lamezia Terme e abbiamo numeri fantastici a Reggio Calabria: abbiamo conquistato col lavoro la fiducia della maggioranza dei calabresi, e mi riferisco soprattutto al Ponte sullo Stretto. Mi ricompensa di tanto impegno, la Lega cresce e unisce, anima fondamentale del centrodestra. In Calabria abbiamo quasi raddoppiato i voti rispetto alle Politiche”.

A dirlo, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, è il vicepremier, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini.

“Il centrodestra è unito come lo è da decenni, i cittadini ci scelgono per questo. Anzi, io continuo a sperare che anche in Europa ci possa essere un accordo di tutte le forze alternative alle sinistre, vedremo oggi con il voto per salvare la poltrona alla Salis se qualcuno nel segreto dell’urna tradirà il centrodestra europeo”, continua Salvini.

Per quanto riguarda le manifestazioni Pro-Pal, evidenzia: “La democrazia non è mai preoccupante, che tanti giovani si interessino e manifestano è una buona notizia. Mi preoccupa invece la violenza, che certa sinistra finge di non vedere o addirittura giustifica. Ragazzi, parlo direttamente a voi: non fatevi strumentalizzare o coinvolgere in atti violenti. Bloccare un treno o un’autostrada è un reato penale, si rischiano anni di carcere. Un conto è chiedere pace e giustizia per la Palestina, un altro conto è bloccare le stazioni o mandare all’ospedale 125 poliziotti. Attenti ai “cattivi maestri”, che nel secolo scorso hanno rovinato un’intera generazione”.

Sugli scioperi, “la legge è ferma agli anni Novanta e intanto è cambiato il mondo. Il diritto allo sciopero non si tocca, ma vanno rivisti tempi, modi e anche eventuali sanzioni. Proprio per non inasprire lo scontro ho evitato di precettare, venerdì scorso, nonostante il garante avesse giudicato illegittimo lo sciopero selvaggio proclamato dalla Cgil. Risultato? Un’adesione bassa ma milioni di italiani lasciati a piedi, con una giornata rovinata e danni per centinaia di milioni di euro. Landini è un irresponsabile, usa i lavoratori per fare una sua personale battaglia politica contro tutto e tutti, svilendo il significato stesso dello sciopero. D’ora in poi, chi rompe paga, e chi non rispetta le regole pure”.


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