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Meloni sente Zelensky e i leader Ue: "Convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti fondamentale per pace giusta e duratura".
Meloni sente Zelensky e i leader Ue: "Convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti fondamentale per pace giusta e duratura".
Mosca “non può avere l’impressione di essere ricompensata per questa guerra”. Così, in conferenza stampa congiunta con l'omologo francese Emmanuel Macron, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Secondo il leader di Kiev, “la questione territoriale è la più difficile” e i russi non vogliono fermarsi, nonostante le ingenti perdite registrate. Servono comunque delle garanzie di sicurezza, per assicurare alla popolazione ucraina “che non si ripeterà un’aggressione”, ha continuato Zelensky.
Mosca non dà segnali di volere la pace, “continua a uccidere e distruggere”, ha detto Macron. Per quanto riguarda le garanzie di sicurezza, il Capo dell'Eliseo ha osservato che queste non possono essere stabilite senza coinvolgere Kiev e gli alleati europei: "Le garanzie di sicurezza non possono essere discusse senza l’Ucraina e i suoi alleati europei, dato che riguardano anche la sicurezza europea", ha detto.
“Questa potrebbe essere una settimana lavorativa cruciale per la diplomazia: proseguono gli intensi colloqui per porre fine alla guerra in Russia. Tutti accolgono con favore la spinta per la pace, tranne la Russia. In questa guerra, c’è un aggressore e una vittima. Il nostro compito è fare tutto il possibile per sostenere la vittima e non per premiare l’aggressore. L’obiettivo è raggiungere una pace giusta e duratura, non un accordo che prepari il terreno per una prossima guerra”.
E' quanto ha dichiarato, al termine del Consiglio Ue Difesa, l'Alto Rappresentante Europeo, Kaja Kallas, secondo cui “un finanziamento solido per l’Ucraina è fondamentale. Oggi i ministri hanno insistito sulla necessità di concordare con urgenza le opzioni di finanziamento. Un finanziamento pluriennale rappresenterebbe un punto di svolta per la difesa dell’Ucraina. Un’Ucraina più forte significa una fine più rapida della guerra di Putin, perché prima Putin si renderà conto che non può sopravvivere a noi, prima questa guerra finirà. Il nostro lavoro per costruire consenso e finanziamenti continua. I rischi devono essere condivisi, questo è molto chiaro: il Consiglio europeo di dicembre sarà cruciale a questo proposito”.
I ministri, ha evidenziato Kallas, hanno anche parlato “di un aumento del nostro sostegno militare all’Ucraina. L’Europa ha già fornito all’Ucraina oltre 187 miliardi, più di chiunque altro. Dobbiamo continuare a intensificare i nostri sforzi. La logica è molto semplice: più l’Ucraina è forte sul campo di battaglia, più forte è al tavolo dei negoziati. Abbiamo anche discusso di cosa le nostre due missioni potrebbero fare di più per rafforzare l’Ucraina. Fanno parte del sostegno dell’Unione Europea alle Garanzie di Sicurezza. Puntiamo a concludere la pianificazione per l’ampliamento delle missioni il prima possibile”.
In merito alla cooperazione industriale con Kiev nella difesa, ha concluso Kallas, “abbiamo discusso di come mobilitare ulteriori finanziamenti privati, anche attraverso la Bei. Europa e Ucraina devono costruire insieme, produrre insieme e innovare insieme. È una situazione vantaggiosa per entrambe le parti. L’Ucraina vanta un’esperienza sul campo di battaglia, e ne abbiamo bisogno anche per la nostra industria della difesa. Sono lieta che un numero maggiore di Stati membri si stia muovendo in tal senso”.
“Oggi si è tenuto un confronto importante e costruttivo, quello del Consiglio Affari Esteri, per riaffermare il ruolo centrale degli Stati membri dell’UE, per l’idea di una difesa europea comune sempre più solida, efficiente ed efficace. Abbiamo evidenziato la necessità di valorizzare le missioni dei nostri contingenti all’estero già attive, evitando duplicazioni e prevedendo il coinvolgimento di altre Nazioni partner. Infine, abbiamo sottolineato che, per un’industria della difesa europea sempre più forte e integrata, è sempre più necessario standardizzare i requisiti e le capacità, stimolando la concorrenza e la competitività anche delle nostre industrie. Resta immutato il nostro sostegno all’Ucraina e alle iniziative Nato e UE in materia”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi pomeriggio a una conversazione telefonica con il Presidente Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina.
Il Presidente Meloni ha commentato con gli altri leader, i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l’approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky. Ha inoltre ribadito l’importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura.
Alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe, il Presidente Meloni ha infine auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale". E' quanto ha fatto sapere Palazzo Chigi, in una nota.
La Nato sta prendendo in considerazione la possibilità di essere "più aggressiva" nella reazione agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte di Mosca. A dichiararlo, al Financial Times, è il presidente del comitato militare dell'Alleanza atlantica, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
"Stiamo studiando tutto sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando", dice, aggiungendo che un "attacco preventivo" potrebbe essere "un'azione difensiva", ma "è più lontano dal nostro normale modo di pensare".
"Riteniamo che la dichiarazione di Giuseppe Cavo Dragone sui potenziali attacchi preventivi contro la Russia sia un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà dell'alleanza di continuare a muoversi verso un'escalation", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, in riferimento all'intervista rilasciata dall'ammiraglio Cavo Dragone al Financial Times. "Consideriamo la dichiarazione come un tentativo deliberato di minare gli sforzi volti a trovare una via d'uscita alla crisi ucraina", ha proseguito Zakharova, citata dalla Tass.
La presidenza russa, ripresa da Ria Novosti, ha riferito che domani Vladimir Putin riceverà l'inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, per parlare del piano di pace in Ucraina.
Kiev, da parte sua, insiste sull'urgenza di un contatto personale tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump. E' quanto riferisce Rbc Ucraina, riportando una fonte informata sui fatti. Dopo l'incontro tra le delegazioni ucraina e statunitense a Miami, non è stata ancora decisa una data, e neppure la sede, per il prossimo round di negoziati, ma Kiev ha evidenziato la neccessità di un confronto diretto tra i due leader per discutere i prossimi passi a livello politico. "Vogliamo far capire che per noi non è sufficiente incontrarci solo per ratificare un accordo. Ci sono questioni che il presidente dell'Ucraina ritiene necessario discutere direttamente con il suo omologo statunitense. Speriamo che questa posizione venga ascoltata", ha detto la fonte, aggiungendo che i contatti di lavoro tra le due parti stanno continuando con regolarità.
"Noi dobbiamo ricordare che da 1.300 giorni muoiono in guerra tra i 1.200 e i 1.500 russi e ucraini ogni giorno. Per questo tutti noi non possiamo che volerne la fine immediata. Tutto l'Occidente, tutto il mondo ormai vuole una pace, una tregua, sta alla Russia arrivare alle condizioni perché questo ci sia. La Russia sa quali sono le linee rosse che non si può chiedere all'Ucraina di superare. Putin le conosce perfettamente. E sa benissimo cosa l'Ucraina non può cedere". E' quanto ha detto, al Corriere della Sera, il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"L'Ucraina ha perso prima la Crimea, adesso tre province, e la prossima volta? Bisogna avere la certezza che questa sia l'ultima volta che la Russia prova a distruggere l'Ucraina. Ci stiamo lavorando tutti. Però per la fine bisogna essere in due, per volere la pace bisogna essere in due - ha proseguito Crosetto-. Il piano Trump può funzionare? Ho sentito molte critiche, io stesso ne ho fatte. Il tema è che si inizia sempre da qualcosa. Quindi la parte buona è che qualcuno abbia deciso di provare a discutere su una proposta. Ora va cambiata, va resa accettabile da parte dell'Ucraina in primis. Ma dobbiamo farlo a tutti i costi. Come la pace a Gaza".
Dal 24 febbraio 2022 al 1° dicembre 2025, la Russia ha perso circa 1.173.920 soldati, di cui 1.060 morti nel corso delle ultime 24 ore. E' quanto fa sapere lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina su Facebook, secondo quanto riferisce Ukrinform. Alle 22 di ieri sera, ci sono stati 155 scontri tra le Forze Armate ucraine e quelle russe lungo la linea del fronte, oltre un terzo dei quali avvenuti nel settore di Pokrovsk.
I colloqui di ieri a Miami si sono incentrati sulla definizione del nuovo confine con la Russia, in base ad un accordo di pace. E' quanto hanno fatto sapere ad Axios due funzionari ucraini, secondo cui il vertice di cinque ore è stato difficile e intenso" ma produttivo. Per Axios, "gli Stati Uniti vogliono che l'Ucraina ceda il controllo dell'intera regione" del Donbass, in modo da convincere Putin a firmare la pace.
"Nella notte tra le 23:30 (ora locale) del 30 novembre fino alle 7:00 del 1° dicembre, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 32 droni ucraini ad ala fissa: quattro droni sul territorio della regione di Belgorod, quattro droni sul territorio della regione di Bryansk, quattro droni sul territorio della regione di Krasnodar, quattro droni sul territorio della regione di Novgorod, quattro droni nella regione di Rostov, tre droni sulle acque del Mar d'Azov, tre droni nella regione di Leningrado, due droni nella regione di Voronezh, un drone nella regione di Volgograd, uno nella regione di Kursk, uno nella regione di Smolensk e uno nella regione di Tula". E' quanto ha fatto sapere il ministero russo della Difesa.
"Oggi, a seguito del lavoro dei team negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha riferito sui principali parametri del dialogo, sui suoi punti salienti e su alcuni risultati preliminari", ha scritto, su Telegram, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in riferimento ai colloqui di Miami.
"E' importante che i colloqui siano stati costruttivi e che tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l'obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell'Ucraina", ha aggiunto Zelensky, esprimendo la sua "gratitudine agli Stati Uniti, alla squadra di Trump e al presidente degli Stati Uniti personalmente per il tempo investito così intensamente nella definizione dei passi per porre fine alla guerra".
"Continueremo a lavorare - ha proseguito, secondo quanto riferisce Ukrinform -. Attendo con ansia di ricevere un rapporto completo dal nostro team durante un incontro personale". Come riferisce Ukrinform, il segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa, Rustem Umerov, ha detto che i colloqui di Miami hanno portato a importanti progressi verso il raggiungimento di una pace giusta e all'avvicinamento delle posizioni di Kiev e Washington.
Penso che ci siano "buone possibilità" che si raggiunga un accordo tra Russia e Ucraina, dopo i colloqui a Miami. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con i cronisti a bordo dell'Air Force One. Secondo il tycoon, lo scandalo sulla corruzione in Ucraina, che ha coinvolto Andriy Yermak nel corso dei colloqui per mettere fine al conflitto tra Kiev e Mosca, non è stato di aiuto.
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